31 Jul, 2025 - 14:00

Terni, blitz antidroga nell'area boschiva di Miranda: sequestrate cocaina, hashish e armi bianche

Terni, blitz antidroga nell'area boschiva di Miranda: sequestrate cocaina, hashish e armi bianche

I Carabinieri della Compagnia di Terni e del Gruppo Forestale hanno messo a segno un'operazione che ha portato al sequestro di quasi 100 grammi di stupefacenti nell'area boschiva della frazione di Miranda. Un teatro di operazioni che da mesi rappresenta l'epicentro di una guerra silenziosa contro il traffico di droga, che ha trasformato le zone verdi del capoluogo in basi operative per spacciatori senza volto.

Il blitz, scattato nelle prime ore di questa mattina, ha fruttato 73 grammi di hashish e 24 grammi di cocaina, quest'ultima già confezionata in dosi pronte per la vendita al dettaglio. Ma il bottino dell'operazione si è rivelato più ampio delle aspettative: tra la vegetazione sono saltati fuori coltelli, mannaie, un'ascia e una pistola a salve priva del tappo rosso che la rendeva indistinguibile da un'arma vera.

Nonostante l'accurato setacciamento dell'area, i militari non sono riusciti a individuare i responsabili del deposito clandestino, segno che il sistema di allerta degli spacciatori ha funzionato come un meccanismo ben oliato. Il materiale rinvenuto, insieme ai resti di bivacchi improvvisati, è stato affidato all'ASM di Terni per lo smaltimento.

La strategia del gatto col topo nelle periferie ternane

L'operazione di Miranda si inserisce in una strategia più ampia che ha visto le forze dell'ordine intensificare la pressione sui cosiddetti "bivacchi della droga" disseminati nelle aree boschive che circondano Terni. Un fenomeno che ha trasformato angoli di natura in veri e propri fortini della illegalità, dove tende da campeggio dismesse e attrezzature di fortuna servono da copertura per depositi di stupefacenti e arsenali improvvisati.

Negli ultimi mesi, San Biagio di Cesi è emersa come l'altra faccia di questa medaglia sporca. A luglio, un'operazione simile aveva portato allo smantellamento di diversi accampamenti abusivi utilizzati come basi logistiche, con denunce multiple anche per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. I boschi tra Marmore e Piediluco, in località Mazzelvetta, completano questa geografia dell'illegalità che sfrutta l'isolamento naturale per sfuggire ai controlli.

La scelta di questi teatri operativi non è casuale: si tratta di luoghi isolati che permetteno agli spacciatori di muoversi come fantasmi in un territorio che conoscono metro per metro, mentre le forze dell'ordine devono navigare in un labirinto verde dove ogni sentiero può nascondere una sorpresa.

L'escalation estiva: maxi-operazioni, sequestri e 17 arresti

Il quadro si completa con i risultati delle maxi-operazioni estive che hanno visto Polizia e Carabinieri stringere il cerchio attorno alle organizzazioni del traffico di droga. Tra giugno e luglio, una serie di blitz coordinati ha portato a 17 arresti e 31 persone indagate, con il sequestro di ingenti quantità di eroina, cocaina e hashish.

Le basi operative degli spacciatori, secondo gli investigatori, erano disseminate in aree tanto appartate quanto insospettabili della città, in una rete che sfruttava la doppia faccia di Terni: quella industriale e visibile, e quella nascosta nei suoi polmoni verdi trasformati in camere di compensazione della droga.

Miranda nel mirino: la bonifica delle aree verdi continua

"Servizi di questa portata saranno ripetuti nelle prossime settimane", hanno fatto sapere i vertici ternani dell'Arma, tracciando una linea di continuità operativa che punta a restituire alla cittadinanza le zone che erano diventate terra di nessuno.

L'obiettivo dichiarato è duplice: ridurre lo spaccio sul territorio e bonificare aree che rappresentano un patrimonio naturale della comunità, trasformate in luoghi dove perfino una passeggiata può diventare un rischio calcolato.

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Federico Zacaglioni
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