Che i tecnici dell’ASM stessero cercando di risolvere il problema dei blackout in centro a Terni, Tag24 Umbria lo aveva anticipato all’avvio dei lavori a caccia di un cavo danneggiato. I mezzi della multiutility ternana erano sbarcati in via Tre Colonne, in piena ZTL e nell’area più antica e di pregio della città, lo scorso 19 agosto. All’indomani dell’ultima interruzione nell’erogazione di corrente che aveva paralizzato per più di un’ora l’intero centro ternano.
La buona notizia è che l’ASM ha finalmente trovato la causa dei tre blackout estivi che avevano messo in crisi esercizi commerciali, abitazioni e locali del centro storico. Tutta colpa di un cavo danneggiato, come si vede dalla foto fornita dalla multiservizi partecipata da ACEA e dal Comune di Terni. La seconda buona notizia è che, trovata la causa dei guasti e delle interruzioni elettriche, è stato possibile scartare il rischio che ad andare in tilt fosse la smart grid ternana.
A rompersi, infatti, per cause che saranno valutate dalla Direzione servizi elettrici di ASM e di TDE – Terni Distribuzione Elettrica, è stato un cavo di media tensione. Si tratta di cavi di potenza, da utilizzare nelle applicazioni del settore delle utility, con particolari caratteristiche costruttive e strutturali legate ai valori in gioco delle sollecitazioni elettriche.
Terni, niente più blackout in centro: trovato il cavo danneggiato in via Tre Colonne
“I tecnici di ASM – spiega l’azienda in una nota – hanno concluso nei giorni scorsi l’intervento di riparazione del guasto. Che martedì 6 agosto e domenica 18 agosto ha determinato l’interruzione di energia elettrica in alcune parti del centro della città di Terni, precisamente nelle zone di Corso del Popolo, Via Lungonera, via Aminale, via Roma e via Cavour“.
In realtà il primo blackout era avvenuto il 23 luglio. Ed era stato il più lungo dei tre, con disagi diffusi per negozi e operatori commerciali del centro storico. I lavori sono cominciati dopo il primo sopralluogo della squadra di pronto intervento, già in occasione dell’interruzione del 18 agosto. Quando con l’ausilio di particolari strumentazioni, gli uomini dell’azienda di via Capponi hanno individuato il tratto interessato dal guasto. Dal 19, poi, l’intervento delle ruspe e degli operai in via Tre Colonne, nell’area compresa tra corso del Popolo e il Duomo.
“Nei giorni successivi – continua l’azienda – congiuntamente con un’impresa specializzata di Orte, ASM ha sostituito il cavo danneggiato con uno nuovo a 20kV della lunghezza di circa 75 metri“.
La rottura del cavidotto esclude il sovrautilizzo della rete, che è gestita con un sistema intelligente di diagnostica
L’intervento è stato particolarmente complesso per la presenza della pavimentazione pregiata del centro cittadino. Ma soprattutto per gli scarsi spazi a disposizione per l’esecuzione del giunto di media tensione di riparazione.
“Siamo soddisfatti per l’eliminazione in tempi rapidi del guasto, grazie all’impegno dei nostri tecnici – dicono da ASM e TDE -. Perché la lesione al cavo di media tensione avrebbe potuto determinare ulteriori problemi ai cittadini. La soluzione definitiva del guasto è avvenuta ad una sola settimana dall’individuazione del tratto danneggiato. Grazie alla tempestiva reazione nella giornata di domenica 18 agosto della squadra di pronto intervento di ASM ed alla collaborazione dei tecnici comunali“.
L’ASM negli anni recenti ha investito notevolmente sulla tenuta della rete. Realizzando un sistema di telecontrollo e monitoraggio intelligente. Tra l’altro ASM è stata beneficiaria di importanti finanziamenti di ricerca nell’ambito delle smart grid. Che hanno consentito di realizzare un progetto pilota teso a sviluppare un modello della rete con avanzati programmi di simulazione. Che permettesse la sperimentazione delle possibilità di aumentare la caricabilità della rete elettrica e migliorare la qualità del servizio di fornitura dell’energia elettrica. Il fatto che sia stata scartata l’ipotesi di sovraccarichi di rete, testimonia il buon funzionamento dell’infrastruttura anche in un periodo critico come quello estivo. Quando aumenta la domanda di energia per condizionatori ed elettrodomestici in area urbana.