Una serata che doveva scivolare via tranquilla, come tante altre, si è trasformata in un incubo per diversi automobilisti ternani. È successo tutto nella tarda serata di lunedì 13 ottobre, quando, poco dopo le 22:30, la Questura ha ricevuto una prima segnalazione: un cittadino ha allertato le autorità riferendo della presenza di ben sette auto in sosta con i vetri in frantumi e gli specchietti divelti lungo via Farini, una delle arterie più frequentate del centro cittadino.
Ma non è finita lì. A distanza di pochi minuti, un secondo allarme è giunto da via Giovanni Battista Vico, a pochi isolati di distanza. Anche qui, altre vetture risultavano pesantemente danneggiate, in un raggio di pochi metri. A intervenire tempestivamente sono stati gli agenti della Squadra Volante della Polizia di Stato, che hanno avviato una battuta di ricerca immediata, perlustrando l’intera area in cerca di indizi o testimoni.
Durante i sopralluoghi, i poliziotti hanno documentato numerosi danni a deflettori, lunotti posteriori e altri elementi delle auto, lasciando poco spazio all’ipotesi di atti isolati. La dinamica dei danneggiamenti, infatti, fa pensare a un raid vandalico organizzato, forse compiuto da una o più persone in movimento tra le due vie.
Dopo pochi minuti di ricerche, la polizia ha individuato un giovane sospetto che, alla vista della pattuglia, ha tentato di fuggire a piedi. Il ragazzo è stato bloccato dopo un breve inseguimento. Si tratta di un minorenne di 16 anni residente a Narni Scalo. Durante l’identificazione il giovane è apparso nervoso e reticente. Un testimone presente sul posto lo ha riconosciuto come autore di almeno uno dei danneggiamenti, in particolare contro un SUV parcheggiato nelle vicinanze.
Il sospetto è stato quindi condotto in Questura, dove è stato denunciato per danneggiamento aggravato e successivamente riaffidato ai genitori. Secondo quanto riferito dalla Questura, proseguono le indagini per verificare un suo eventuale coinvolgimento in altri raid della stessa serata. La Procura per i Minorenni è stata immediatamente informata del caso.
Questi raid vandalici non sono isolati nel panorama nazionale. Ad esempio, a ottobre 2025 un gruppo di ragazzine minorenni ha vandalizzato diverse auto in sosta nel centro di Ostia (Roma), distruggendo gli specchietti retrovisori e filmando l’azione con i propri cellulari. Anche nella Capitale, a giugno 2025, piccoli gruppi di adolescenti sono stati sorpresi a Colli Portuensi mentre danneggiavano motorini parcheggiati con calci e pugni. Nelle settimane precedenti, il lido Marechiaro a Ostia era stato definito ostaggio di una baby gang in seguito a ripetuti atti vandalici.
Anche al di fuori dell’Umbria si sono verificati episodi simili. A luglio 2025, a Merate (Lombardia), cinque adolescenti sono stati denunciati dopo aver svuotato estintori all’interno di due parcheggi sotterranei, imbiancando di polvere bianca il piano interrato e decine di auto. A settembre 2025, a Marsala (Sicilia), due minorenni sono stati individuati grazie alle telecamere mentre foravano gli pneumatici di quattro auto in sosta.
Nel territorio umbro era già noto un caso analogo: nel febbraio 2025 i Carabinieri di Narni (Terni) avevano denunciato due ragazzini di 15 e 13 anni che, dopo aver rubato bevande alcoliche in un supermercato, avevano infranto i finestrini di otto auto parcheggiate. La stampa locale osserva come molti di questi raid siano finalizzati a “collezionare like” o visualizzazioni sui social. Questi episodi spesso si accompagnano alla cultura social del vandalismo giovanile, in cui l’atto viene filmato e condiviso sui social network. La viralizzazione di questi gesti sui social contribuisce a motivare il comportamento dei giovani vandali, alimentando una sorta di competizione per la visibilità online. Secondo i residenti, il solo costo di riparazione di uno specchietto danneggiato può superare i 100–150 euro. Le cronache dimostrano come atti di vandalismo da parte di minorenni possano provocare danni ingenti e suscitare grande allarme tra la popolazione.