L’arresto oggi a Terni nei confronti di un latitante sembra uscito da una sceneggiatura cinematografica di un film indipendente. Un uomo di 36 anni originario del Marocco, infatti, ha deciso di porre fine alla sua fuga, dopo due anni, consegnandosi volontariamente alla polizia. Questo gesto insolito apre un nuovo capitolo nell’operazione antidroga denominata “BigFoot”, avviata quasi due anni fa dalla polizia di Stato.

L’operazione “BigFoot” aveva come teatro la zona boschiva tra Giuncano e Villa Grotti, dove le forze dell’ordine avevano messo in atto un’importante operazione antidroga. Il 36enne, tuttavia, era riuscito a eludere l’arresto dando inizio a un lungo periodo di latitanza che lo avrebbe visto vivere in una costante fuga dalla giustizia.

Sono stanco di nascondermi“, queste le parole pronunciate dall’uomo al suo avvocato, che spiegano le motivazioni alla base della sua scelta di costituirsi. In una nota della polizia di Terni si legge, infatti, che l’uomo “si è presentato dal suo avvocato Francesco Mattiangeli dicendo che si voleva consegnare per porre fine al lungo periodo di latitanza“. L’avvocato che ha prontamente contattato la IV sezione antidroga della squadra Mobile per organizzare il suo arresto a Terni.

Dopo la sua consegna, il 36enne è stato trasferito in carcere in attesa di ulteriori sviluppi. Le autorità continueranno le indagini per identificare eventuali complici che lo hanno potuto aiutare a nascondersi. Nel frattempo, è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari Chiara Mastracchio, alla quale ha ammesso le sue responsabilità. Il suo avvocato ha richiesto la scarcerazione, in attesa dell’udienza di merito fissata per il 20 marzo.

Terni, arresto per operazione “BigFoot”: di cosa si tratta

L’arresto a Terni dell’uomo originario del marocco mette fine a quella che è stata chiamata l’operazione “BigFoot”. Questa, coordinata dalla procura di Terni e condotta dalla squadra Mobile con il supporto del servizio polizia scientifica, ha avuto inizio il 27 marzo 2021. Tutto è partito quando la squadra Volante è intervenuta su richiesta di una cittadina ungherese di 40 anni.

La donna aveva avuto un acceso diverbio con due uomini dopo aver acquistato insieme 200 euro di cocaina. Questi ultimi, in un gesto di estrema violenza, l’avevano scaraventata fuori dall’autovettura in località Giuncano, segnando così l’inizio di un’indagine complessa che avrebbe svelato una rete di spaccio ben organizzata nei boschi del Ternano.

L’attività investigativa, avvalendosi anche di presidi tecnologici, ha permesso di identificare diversi individui coinvolti nello spaccio di droga. Gli spacciatori, contattati telefonicamente, davano appuntamento agli acquirenti in specifiche zone boschive lungo la strada Valserra, dove venivano consegnate le dosi di stupefacente. I clienti venivano indirizzati verso Giuncano o Villa Grotti (Rieti) a seconda della loro posizione, per poi procedere allo spaccio con modalità analoghe.

L’indagine ha rivelato anche collegamenti tra le diverse piazze di spaccio, con alcuni acquirenti che confermavano di aver acquistato droga dallo stesso spacciatore in entrambe le zone. Oltre agli arresti principali, un terzo individuo è stato arrestato nei boschi di Polino per resistenza a pubblico ufficiale, dopo aver tentato di fuggire e aggredire un agente. Oggi, l’arresto a Terni del 36enne conclude un’operazione lunga e complessa durata quasi tre anni.