Arriva da Terni una storia di cronaca che fa riflettere sul coraggio e sull’amore di una madre verso il proprio figlio, dedito all’uso di stupefacenti. Una pusher di 52 anni è stata arrestata dalla Polizia di Terni. Si tratta di una donna italiana accusata per vari reati, fra cui estorsione e spaccio di sostanza stupefacente. A condurre gli inquirenti a lei è stata proprio la madre di un cliente, un ragazzo, che si era sobbarcata l’onere di pagare i debiti di droga del figlio.
Pusher “fiscale” arrestata a Terni: rilasciava ricevute alla madre del suo cliente
Dalle indagini della Squadra Mobile della Questura di Terni è emerso che la donna era diventata l’abituale pusher di un giovane ternano. Il ragazzo nel corso del tempo aveva maturato con lei un ingente debito per pagarsi la droga. Quando non era più riuscito a pagarlo, la pusher era ricorsa alla madre del giovane, una pensionata. La madre non era riuscita a sottrarsi alle pressanti richieste della pusher che in più occasioni l’ha minacciata.
Costretta anche a vendere alcuni oggetti di sua proprietà per pagare i debiti del figlio, quando si vedeva con la pusher per i pagamenti, si era trovata di fronte un’insolita fiscalità. Ogni qual volta pagava una parte del debito, la donna le rilasciava una sorta di ricevuta. Una precisione da strozzina che alla fine le è costata cara.
La madre del suo cliente, dopo diversi pagamenti, non era più riuscita a far fronte a quel debito. Si era rivolta così ai poliziotti della Squadra Mobile per denunciare il fatto. A riprova di quanto sopra aveva esibito le ricevute di tutti i pagamenti fatti fino ad allora. Le indagini ed i processi hanno portato alla sua condanna a sette anni di reclusione. L’ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Terni.
Uso di droga: è in netta crescita tra i più giovani
Il caso sopra riportato apre a una riflessione più ampia sull’abuso di droghe tra i più giovani. Un fenomeno allarmante la cui sempre maggiore diffusione è stata confermata dll’ultima relazione sulle tossicodipendenza in Italia. Dal rapporto presentato in Parlamento a giugno scorso emerge che in generale il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia nel 2023, anno di riferimento, è in netto aumento.
Soprattutto, si legge nella relazione “si conferma la crescita del consumo di sostanze psicoattive tra i giovani tra i 15 e i 19 anni rispetto all’anno precedente: quasi 960mila, pari al 39% della popolazione studentesca, riferiscono di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita e oltre 680mila (28%) nel corso dell’ultimo anno. Le percentuali di studenti che riferiscono di aver usato almeno una volta nel corso dell’anno sono: cocaina dall’1,8% al 2,2%, stimolanti dal 2,1% al 2,9%, allucinogeni dall’1,6% al 2% e Nuove sostanze psicoattive dal 5,8% al 6,4%. La cannabis rimane la sostanza più usata dai giovani, ma vede una diminuzione della prevalenza rispetto al 2022 (22,2% contro il 23,7%)“.