Un gesto di memoria che diventa anche segno di riconciliazione con la propria storia. La giunta comunale di Terni ha approvato la delibera che intesta l’area verde di via dell’Arringo alle vittime civili dei bombardamenti del 1943-1944, quando la città subì uno dei più duri colpi inferti alla popolazione italiana durante la Seconda guerra mondiale.
L’assessore alla Toponomastica Marco Iapadre, presentando la decisione, ha spiegato: “Con questa intitolazione vogliamo restituire dignità e memoria ai ternani che persero la vita sotto le bombe, e colmare una grave lacuna nella toponomastica cittadina. È un atto di verità e riconoscenza verso chi non ebbe voce, e un messaggio di consapevolezza per le nuove generazioni”.
L’iniziativa accoglie la richiesta formulata nel 2024 dall’ANPI di Terni, che aveva proposto di ricordare le vittime dei 108 bombardamenti subiti dalla città tra l’agosto 1943 e il giugno 1944. Un periodo che segnò in maniera indelebile la storia e l’identità della comunità ternana.
Il primo massiccio attacco risale all’11 agosto 1943, quando 72 bombardieri B-17, le cosiddette “Fortezze Volanti”, decollarono dalla Tunisia per colpire lo scalo ferroviario di Terni, ritenuto strategico dai comandi alleati per interrompere i rifornimenti tedeschi. Quel giorno, circa 500 bombe vennero sganciate sul centro urbano, provocando oltre 500 morti e radendo al suolo gran parte della città.
Da allora gli attacchi continuarono con regolarità per quasi un anno: 108 incursioni aeree complessive, 1.018 vittime civili, una città ridotta a macerie e una popolazione di appena 45.000 abitanti che visse tra i rifugi sotterranei e la paura quotidiana. Circa 1.200 edifici furono danneggiati o distrutti - scuole, ospedali, caserme, chiese - lasciando Terni quasi irriconoscibile.
L’assessore Iapadre, richiamando il valore simbolico dell’intitolazione, ha sottolineato: “La guerra distrusse le case e le vite dei ternani, ma non la loro capacità di rialzarsi. L’area di via dell’Arringo, vicina a uno degli ingressi ai rifugi sotterranei, rappresenta un punto di memoria viva, un luogo che racconta la paura e la resilienza di una città che seppe rinascere dalle sue rovine”.
L’iniziativa, istruita dalla Direzione Pianificazione - Territoriale Edilizia Privata, è stata approvata dopo il parere favorevole dell’organo consultivo per la toponomastica, espresso lo scorso 21 marzo 2025. L’Amministrazione ha così deciso di dare corso a quella che è stata definita “una ricucitura della memoria storica cittadina”, restituendo alle vittime civili il riconoscimento pubblico che finora mancava.
L’area scelta non è casuale. Via dell’Arringo si trova infatti a ridosso di uno degli accessi ai rifugi sotterranei che durante i bombardamenti offrirono riparo a centinaia di cittadini. Oggi, quello spazio verde diventa un simbolo di ricordo collettivo e impegno civile, un punto in cui la storia incontra il presente.
Nel comunicato ufficiale, l’Amministrazione comunale ha spiegato che “la toponomastica non è solo un elenco di nomi, ma una narrazione visiva della città e della sua identità. Intitolare un’area alle vittime civili dei bombardamenti significa riconoscere il dolore e la forza della comunità ternana, rendendo visibile ciò che per troppo tempo è rimasto nel silenzio”.
Il progetto, sottolineano da Palazzo Spada, si inserisce in una strategia di valorizzazione della memoria urbana che punta a connettere i luoghi della città con la loro storia e con le persone che l’hanno vissuta. L’obiettivo è costruire un percorso di memoria diffusa, dove la toponomastica diventi strumento di educazione civica e di coesione sociale.
La cerimonia di intitolazione sarà organizzata nelle prossime settimane, con la partecipazione delle autorità civili, delle associazioni dei familiari delle vittime e delle scuole. Un momento di raccoglimento, ma anche di trasmissione della memoria, perché come ricordano dall’ANPI, “il ricordo non è nostalgia, ma responsabilità verso il futuro”.