Non si fermano e andranno avanti finchè non si riuscirà a trovare il colpevole, le indagini dei carabinieri coordinati dalla Procura di Terni, riguardo alla terribile aggressione ai danni di un’ex insegnante ternana di 83 anni, gravemente ferita al volto e al collo all’alba di ieri, nella sua abitazione ternana di via Cannizzaro, in zona stazione.
Anziana aggredita e colpita nella sua camera da letto
Un uomo si è introdotto nella sua abitazione, mentre la donna si trovava a letto, nella sua camera colpendola probabilmente con un’arma da taglio. Soccorsa, è stata poi medicata in ospedale con oltre cento punti di sutura per una prognosi di 25 giorni. Al momento -scrive l’Ansa- le sue condizioni sono stabili.
La Procura di Terni, nel contesto dell’indagine, ha diffuso una nota in cui si legge che lo stesso Ufficio, diretto dal procuratore Andrea Claudiani, “ha assunto la direzione delle indagini che vengono condotte in stretta collaborazione con il Norm ed il Roni dei carabinieri di Terni e con l’ausilio di personale del Ris dei carabinieri. Il magistrato titolare – si legge – procede a carico di ignoti per i reati di rapina aggravata e di lesioni con sfregio del viso. Le indagini sono in intenso svolgimento in ogni direzione e allo stato non sussistono ulteriori elementi suscettibili di divulgazione”. Al vaglio, anche le immagini di alcune telecamere presenti nella zona dell’edificio dove è avvenuta l’aggressione.
L’anziana ancora sotto choc
Ieri sera l’anziana era ovviamente ancora sotto choc. Ha potuto però parlare con gli inquirenti, per cercare di ricostruire la vicenda, ma ha potuto fornire pochi elementi su quell’uomo che secondo quanto riferisce la donna, era giovane, di carnagione chiara e non avrebbe mai parlato.
Molto probabilmente era un ladro, che però non avrebbe portato via niente dall’appartamento e sarebbe scappato dall’appartamento subito dopo l’aggressione senza frugare in armadi o cassetti. Ad attenderlo fuori, è l’ipotesi degli inquirenti, forse un basista in auto. Le indagini insomma andranno avanti, perchè si cercherà di analizzare ogni minimo dettaglio, comprese le frequentazioni della signora ultraottantenne. Nulla è escluso.
Ad ottobre, un’altra anziana (76 anni) nella zona di Campitello di Terni, mentre saliva le scale del suo palazzo, era stata assalita e morsa ad un braccio da un pitbull. Trasportata al Santa Maria di Terni le sue ferite erano state giudicate guaribili in 10 giorni.
Terni, violenza anche in carcere
Purtroppo episodi di violenza si sono verificati anche presso la casa circondariale di Terni, dove nella giornata del 6 gennaio, un detenuto si è rifiutato di rientrare in cella dopo aver fatto una doccia, aggredendo un agente con dei pugni. Uno scenario simile, o forse peggiore, il primo gennaio, quando un altro detenuto ha tentato di sfondare l’ingresso dell’infermeria con un estintore, dopo aver distrutto il vetro del box della polizia Penitenziaria nella sezione detentiva G, con il personale sanitario, composto da medici ed infermieri, costretto a barricarsi all’interno del locale farmacia per proteggersi dall’uomo in escandescenza.
Nello stesso giorno, un altro agente della Polizia Penitenziaria unico a presidiare contemporaneamente l’infermeria e la sezione G, era stato aggredito da due detenuti e aveva riportato un vistoso taglio frontale.
Il Sarap (Sindacato autonomo ruolo agenti penitenziaria) aveva denunciato l’episodio con il segretario generale aggiunto, Roberto Esposito: “L’aggressione -sottolinea il sindacalista- evidenzia ancora di più i problemi di sovraffollamento e la carenza di organico. Gli agenti penitenziari di Terni lanciano un appello per le continue aggressioni, il sovraffollamento sta portando al collasso il carcere ed il personale è ormai allo stremo. La prima linea, chiede di ripristinare la credibilità della polizia penitenziaria come deterrente, anziché affidarsi a costosi e inefficaci gruppi o manuali operativi”.