17 Jun, 2025 - 17:00

Terni, aggredisce un agente di Polizia e un carabiniere: 24enne nei guai

Terni, aggredisce un agente di Polizia e un carabiniere: 24enne nei guai

Altro episodio di violenza. L'episodio in questione, risale alla notte tra sabato e domenica scorsi, quando un 24enne è stato tratto in arresto dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Terni. L'uomo si è reso protagonista di un’aggressione ai danni sia alla Polizia Locale di Terni che ai militari dell’Arma. 

Terni, movida violenta: 24enne arrestato per aggressione a forze dell'ordine

Nei giardini Furio Miselli, nel cuore della movida cittadina, poco dopo la mezzanotte tra il 14 e il 15 giugno, una pattuglia della Polizia Locale è intervenuta per placare una lite tra ragazzi. 

Tra i giovani, c'era un ventiquattrenne in evidente stato di alterazione, il quale, alla richiesta degli agenti di calmarsi ed esibire i propri documenti, ha iniziato a inveire contro le forze dell'ordine con offese ripetute.

Nonostante l'arrivo in supporto della Sezione Radiomobile della Compagnia di Terni, il giovane avrebbe iniziato a spintonare e strattonare gli agenti, fino a colpire al volto, con un pugno, una vigilessa della Polizia Locale.

I Carabinieri sono riusciti ad immobilizzare il 24enne, con grande difficoltà, ma al momento di esser caricato sull’autoradio per esser portato in caserma, l'uomo avrebbe sferrato un violento calcio, colpendo ad un ginocchio uno dei militari. 

Arrestato positivo a cannabinoidi e alcol

Ancora una notte violenta. Il 24enne è stato condotto con fatica al Pronto Soccorso di Terni per accertamenti, dove è stato sottoposto anche ad esami tossicologici, risultando positivo ad alcol e cannabinoidi.

L'agente e il carabiniere feriti sono stati refertati presso la struttura sanitaria: i due hanno riportato lesioni con prognosi rispettivamente di cinque e quattro giorni.

Il giovane è stato arrestato e portato ai domiciliari in attesa dell’udienza per direttissima svoltasi ieri – lunedì 16 giugno. Il Giudice ha disposto la misura dell’obbligo di firma. Nel frattempo sono state attivate le procedure per l’emissione da parte del Questore, delle misure di prevenzione dell’avviso orale e del Daspo urbano.

Spoleto, agenti di polizia aggrediti: arrestata 33enne

Episodio di aggressione alle forze dell'ordine non isolato. A Spoleto, poche settimane fa, una donna 33enne, che si trovava nella sua abitazione, aveva iniziato a manifestare un comportamento aggressivo non appena ha visto i poliziotti.

In preda a un'esplosione di rabbia, la donna ha iniziato a insultare gli agenti, mostrando una chiara intenzione di opporsi al loro intervento. Nonostante i tentativi degli agenti di calmare la situazione, la donna ha continuato a opporsi violentemente. 

La sua aggressività è rapidamente degenerata, passando dagli insulti ai calci. Gli agenti hanno cercato di contenere la situazione usando tecniche di de-escalation, ma la 33enne ha continuato a resistere. A un certo punto, ha tentato di raggiungere e aggredire la vittima della lite iniziale, aumentando ulteriormente la gravità della situazione.

Di fronte all’ostinata resistenza della donna e alla minaccia concreta di ulteriori aggressioni, gli agenti non hanno avuto altra scelta che procedere con l'arresto. La donna è stata immobilizzata e condotta presso gli uffici del commissariato. Durante il tragitto e una volta giunta negli uffici, la 33enne ha continuato a opporsi, mostrando un comportamento violento e indisciplinato.

Articolo 337 del codice penale: resistenza a pubblico ufficiale

L'Articolo 337 del Codice Penale italiano rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la tutela dell'ordine pubblico e della legalità nel nostro paese. Questo articolo disciplina il reato di resistenza a pubblico ufficiale, stabilendo pene severe per chiunque opponga violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o a un incaricato di pubblico servizio mentre questi compie un atto del proprio ufficio o servizio.

Il testo dell'Articolo 337 del Codice Penale recita: "Chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale o a un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni."

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Emanuele Landi
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