01 Dec, 2025 - 08:00

Terni accende la Stella di Miranda, Francescangeli: "Luce e donne, un binomio di potenza dirompente"

Terni accende la Stella di Miranda, Francescangeli: "Luce e donne, un binomio di potenza dirompente"

Ieri sera al tramonto, in piazzale Frankl a Terni, Sara Francescangeli ha acceso il tripode della Stella di Miranda, inaugurando le festività natalizie del Comune di Terni ricevendo la staffetta podistica partita dalla frazione di Miranda. Il binomio luce-donna è di una potenza dirompente”, ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale, mentre la stella cometa - la più grande d'Europa - si illuminava sulla conca ternana per il 35esimo anno consecutivoL'assessora Alessandra Salinetti ha aperto la serata con un omaggio a tutte le donne e i saluti: “Grazie a Sara, nostro simbolo oggi di donna, che darà il via al Natale”.

È un rito che si rinnova da oltre tre decenni, capace di riunire istituzioni, associazioni e cittadinanza nel segno di una tradizione profondamente radicata nel cuore della città. Domenica 30 novembre, piazzale Frankl è tornato a essere il cuore pulsante dell’attesa natalizia per Terni. L’evento, organizzato dall’Amatori Podistica Terni insieme alla Pro Loco di Miranda, ha il suo fulcro in una staffetta podistica che parte dalla frazione di Miranda per portare simbolicamente la luce alla città, dove ad attenderla c’è la maestosa stella cometa alta 12 metri, divenuta il simbolo indiscusso del Natale ternano.

Il via ufficiale ai festeggiamenti e i ringraziamenti istituzionali

Il momento clou della serata è stato preceduto dai saluti istituzionali. A prendere per prima la parola sul palco allestito in largo Frankl è stata l’assessora Alessandra Salinetti, che ha voluto ringraziare gli organizzatori e introdurre il significato simbolico della serata. Rivolgendosi ai giornalisti e al pubblico presente, Salinetti è stata concisa ma sentita: “Devo ringraziare la Pro Loco di Miranda perché sono stati fantastici. Daniele Mancini ha collaborato veramente in maniera incessante e anche in silenzio. E voglio ringraziare Sara, nostro simbolo oggi di donna, che darà il via al Natale”.

Un passaggio di testimone che ha subito messo al centro la dimensione femminile della cerimonia, preparando il campo per l’intervento di Sara Francescangeli, presidente del Consiglio comunale, scelta per l’onore di accendere il tripode. Francescangeli ha iniziato il suo discorso ringraziando a sua volta la macchina organizzativa: “Ringrazio l’Amatori Podistica Terni che anche quest’anno ha organizzato la staffetta che ha portato la luce da Miranda a Terni. E un ringraziamento personale lo faccio al sindaco Bandecchi che mi ha voluto qui questa sera ad accendere il tripode”.

Ha poi sottolineato il valore unico di quel gesto per la comunità ternana: “Quella che da 35 anni illumina il Natale di Terni e dà il via al Natale di Terni, perché se è vero che le luminarie sono state accese due giorni fa, è soltanto con l’accensione della stella che da 35 anni comincia veramente il Natale a Terni”.

“Luce di donna”: il simbolo potente di speranza e rinascita

La parte centrale e più emozionante del discorso di Francescangeli è stata dedicata all’approfondimento del tema scelto per l’edizione 2025, “luce di donna”. La presidente del Consiglio comunale ha legato il gesto tecnico dell’accensione a una potente riflessione simbolica e personale. “Penso al privilegio che ho - ha detto Francescangeli - di essere donna in questo momento della mia vita nelle istituzioni a cui si aggiunge appunto l’orgoglio di accendere questa stella questa sera”, ha proseguito, prima di spiegare la connessione profonda tra i due elementi.

Il binomio luce-donna mi fa pensare alla luce come un simbolo potente e universale di speranza, di serenità, di rinascita, contrapposta alle tenebre che invece sono paura, buio, ignoranza. E così la donna, la donna che ha segno anch’essa come la luce”.

Francescangeli ha ampliato lo sguardo, attingendo a riferimenti culturali e religiosi per dare spessore al suo concetto: “Penso alla luce nella Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse che è il segno della presenza divina o anche nel Corano, Annur, la luce che ispira i cuori dei fedeli verso la divinità. La donna, altrettanto simbolo, prova della presenza divina, la donna che dà la vita, che la nutre, che la allatta, che la cresce”. Una visione che dalla sfera sacra si proietta in quella sociale: “Penso a tutte le donne impegnate nella società, in tutti i settori della società, dall’impegno sanitario, nella politica, nelle istituzioni, penso anche al loro impegno quotidiano nella piccola dimensione domestica che però è un tassello insostituibile nella struttura sociale”.

Concludendo il suo intervento, Francescangeli ha sintetizzato: “Questo binomio, luce e donne, secondo me è di una potenza e di una bellezza dirompente e straordinaria e sotto questo messaggio portato, lanciato da Terni a tutto il mondo io auguro a tutti un Natale sereno, un Natale di gioia e un Natale di luce”.

Il riconoscimento a un'eccellenza ternana: la Stella d’Oro a Francesco Corsetti

Prima del brindisi collettivo che ha chiuso la cerimonia, la serata ha riservato spazio per valorizzare le eccellenze del territorio. È stata infatti consegnata la “Stella d’Oro 2025” al dottor Francesco Corsetti, medico sportivo ternano di caratura internazionale. Corsetti, storico dirigente e atleta dell’Athletic Terni, è una figura di spicco nel mondo dello sport, noto per aver seguito e coadiuvato nella preparazione atleti del calibro di Gianmarco Tamberi, campione olimpico di salto in alto, in vista di competizioni ai massimi livelli. Il premio è stato attribuito per il suo contributo allo sport internazionale e per aver portato alto il nome di Terni in contesti di assoluto prestigio, rappresentando un perfetto esempio di come la passione e la professionalità radicate nel territorio sappiano proiettarsi con successo su scenari globali.

La manifestazione si è conclusa, come da tradizione, con un brindisi collettivo che ha unito amministratori, cittadini e organizzatori. La Stella di Miranda resterà accesa fino all’Epifania, continuando a vegliare sulla conca ternana, faro di una tradizione che unisce generazioni e rinsalda, anno dopo anno, l’identità di una comunità attraverso un semplice, potente gesto di luce, di memoria e di sguardo verso il futuro. Una serata che ha saputo coniugare la sacralità della tradizione con la celebrazione del presente, tra simboli universali e volti concreti di una città che si prepara al Natale.

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Federico Zacaglioni
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