Il primo storico esordio casalingo in Serie A della Ternana Women si conclude con una sconfitta beffarda. Al “Moreno Gubbiotti” di Narni, le rossoverdi cedono 4-3 al Napoli Femminile al termine di una partita vibrante, ricca di episodi e con un risultato che non rispecchia del tutto quanto visto in campo. Le umbre, trascinate dai gol di Lucia Pastrenge, Valeria Pirone e Marika Massimino, hanno messo in campo grinta e orgoglio, ma gli errori individuali hanno pesato come macigni sull’esito finale.
A fine gara, mister Antonio Cincotta analizza con lucidità una partita che lascia tanta amarezza ma anche segnali incoraggianti:
“Siamo state brave ad andare in vantaggio. Volevamo vincere questa partita a tutti i costi, sappiamo il valore della posta in palio, in un campionato che è cambiato: non si rigiocano più gli scontri diretti come lo scorso anno. Ora ogni partita pesa, e ogni punto può fare la differenza”.
Il tecnico rossoverde sottolinea come la squadra stia ancora adattandosi alla nuova categoria:
“Abbiamo commesso degli errori e dovremo lavorare velocemente per fare in modo che chi non ha mai giocato in questa categoria, ed è stato chiamato a fare la protagonista, conosca il prima possibile questo campionato. Deve farlo suo, alzando le prestazioni al livello che la Serie A richiede”.
Nonostante la sconfitta, Cincotta guarda al bicchiere mezzo pieno:
“Abbiamo imparato che, quando si viene rimontati, e nella nostra storia non era mai accaduto, mentalmente si deve e si può reagire. Abbiamo riaperto una partita che sembrava chiusa. È da questo che dobbiamo ripartire, con la voglia martedì di tornare in campo rendendoci conto che è mancato un soffio per portare a casa almeno un punto”.
Sul piano tattico, Cincotta ha spiegato la scelta di schierare la squadra con una difesa a tre e un atteggiamento offensivo:
“Volevamo mettere le due attaccanti più vicine e, soprattutto, schierare più calciatrici offensive contemporaneamente. Con Labate, Petrara, Pastrenge e Cimò abbiamo cercato di alzare la qualità e la pericolosità del nostro fronte offensivo”.
Un piano che aveva funzionato bene nei primi minuti:
“Abbiamo iniziato bene, passando meritatamente in vantaggio. Poi una serie di distrazioni ci ha messo in grave difficoltà. Ma le ragazze hanno avuto la forza di reagire, e questo è un segnale importante”.
Cincotta non nasconde l’emozione per il sostegno ricevuto sugli spalti, in quella che è stata una giornata storica per l’intera Umbria:
“Il pubblico è stato bellissimo. Lo avevo detto alle ragazze: dovevamo onorare l’impegno della società, che in pochi mesi ha creato un ambiente capace di essere così bello e attrattivo, attirando un pubblico che è venuto qui solo per noi. Mi dispiace non essere riusciti a regalare un punto, ma credo che tutti abbiano visto l’impegno e la voglia di non sentirsi mai battute”.
Il tecnico chiude con un pizzico di amarezza:
“Sul 4-1 poteva essere tutto compromesso, ma non è stato così. È mancato poco, e quel poco mi dà molta rabbia e fastidio. Ma ci servirà per crescere”.
A fine gara ha parlato anche Lucia Pastrenge, autrice del primo storico gol rossoverde in Serie A:
“Ci portiamo a casa l’atteggiamento positivo che abbiamo fatto vedere nel secondo tempo, senza mollare mai. Abbiamo fatto due gol nella ripresa, qualcosa non ha funzionato ma cerchiamo di andare avanti pensando alla prossima partita, che è importante per noi”.
La giovane centrocampista analizza la gara con lucidità:
“Sapevamo a cosa andavamo incontro, dobbiamo prendere il ritmo di questo campionato. Non vogliamo più pensare a questa partita: contro il Genoa sarà uno scontro diretto difficile, ma siamo pronte”.
E sulla gioia del primo gol in Serie A:
“Mi sono trovata la palla sui piedi e non ci ho pensato due volte. Eravamo partite col piede giusto, poi qualcosa non ha funzionato, ma nel secondo tempo si è visto lo spirito della Ternana. Dedico il gol alla mia famiglia, che mi supporta sempre. Mi dispiace non aver portato a casa i tre punti, pensiamo già alla prossima”.
Il gol del 2-4 porta la firma di Valeria Pirone, che ha accorciato le distanze dal dischetto. La bomber campana ha analizzato con esperienza la partita e la fase di crescita del gruppo:
“Sappiamo che in questo campionato grinta e voglia non bastano. Dobbiamo fare qualcosa in più. A volte vince chi sbaglia meno, e oggi siamo state noi a sbagliare di più. Ci assumiamo le nostre responsabilità, abbiamo perso uno scontro diretto ma il campionato è lungo. Ora ci concentriamo sul match di Genova”.
Pirone evidenzia la differenza di esperienza rispetto alle avversarie:
“Il Napoli ha già diversi anni di Serie A alle spalle e sa gestire i momenti della partita. Non voglio cercare alibi o scuse, ma è la realtà: sanno reagire e restano concentrate. Noi dobbiamo imparare a fare la differenza in quei momenti. Dopo il gol abbiamo avuto un calo, poi una ripresa e di nuovo un calo. Ci stiamo lavorando con lo staff e con le ragazze”.
Infine, un pensiero per i tifosi e la città:
“Per molte era il vero esordio in casa in Serie A, un’emozione difficile da gestire. Potrei trovare tante scusanti, ma la verità è che siamo state meno brave di loro in certe situazioni. Questa sconfitta ci insegna tanto. Ci dispiace non essere riuscite a regalare una vittoria ai tifosi e a chi ci supporta ogni giorno. Dobbiamo solo continuare a lavorare e portare a casa più punti”.