La Ternana Women di mister Antonio Cincotta sta vivendo un momento straordinario. Dopo quindici giornate, le rossoverdi si trovano in vetta alla classifica di Serie B femminile con 40 punti, a pari merito con il Parma Women, alimentando il sogno della promozione in Serie A. Tra le protagoniste di questa stagione c’è Adriana Gomes Farias, attaccante classe 1993 della Ternana Women, che ha raccontato in esclusiva a Tag24 Umbria la sua storia e le sue ambizioni. Nata a Lousada, in Portogallo, Adriana è cresciuta calcisticamente nel suo paese, dove ha collezionato successi significativi. La sua carriera inizia con il Boavista e il Benfica, con cui conquista per due volte la Coppa di Portogallo. Successivamente approda al Braga, un’altra tappa importante per la sua crescita calcistica e personale.

Dopo l’esperienza in Portogallo si trasferisce in Italia, dove indossa per tre stagioni la maglia della Sassari Torres. Seguono poi le esperienze con il Napoli Femminile, con cui conquista la promozione in Serie A, e con la Lazio, dove ripete l’impresa vincendo il campionato di Serie B. Da questa estate, Adriana Gomes Faria veste la maglia della Ternana Women, contribuendo al cammino trionfale delle Fere.

Ternana Women, Adriana Gomes Faria: “Mister Cincotta mi sta aiutando molto a crescere”

Come ti sei avvicinata al calcio e cosa ti ha spinto a sceglierlo come carriera?
“Da quando sono nata. Tutti ricordi che ho da bambina sono con un pallone in mano. Il mio sogno era diventare una calciatrice”.
Quali sono stati i tuoi idoli o punti di riferimento calcistici durante la tua infanzia in Portogallo?
“Da bambina mi piaceva molto Cristiano Ronaldo. Sono cresciuta ammirando le sue gesta al Real Madrid. Per noi portoghesi è stato un punto di riferimento. E’ il giocatore più importante della nostra storia per tutto quello che è riuscito a conquistare, soprattutto per il modo in cui lo ha fatto”.
Come il calcio portoghese ti ha formato come calciatrice e come persona?
“Mi ha fatto crescere tanto. Sono passata dal giocare per divertimento al giocare per una grande squadra come il Benfica. Mi ha fatto crescere molto, mi ha fatto conoscere le due facce della stessa medaglia, aumentando la mia consapevolezza. Mi ha fatto capire l’importanza di non mollare mai, sia come calciatrice, sia come persona”.
Quali differenze hai notato tra il calcio femminile portoghese e quello italiano?
“Sicuramente il calcio italiano è molto più tattico rispetto al calcio portoghese. Si lavora tanto su questo. E’ questa la più grande differenza”.
Come ti trovi a lavorare con mister Antonio Cincotta? In quale fondamentale ti sta aiutando a migliorare?
“Molto bene, il mister ha un curriculum molto importante. Un allenatore molto ambizioso. La sua idea di calcio è improntata sull’attacco. Ti chiede tanto sia tatticamente, sia nella fase di non possesso palla, però allo stesso modo a noi attaccanti lascia tanta libertà di scelta. Per me è molto stimolante. Tecnicamente mi sta aiutando molto a migliorare, è un allenatore che cura ogni singolo dettaglio”.

Una stagione da protagoniste

Quali sono le tue sensazioni dopo aver chiuso il girone d’andata al primo posto a pari merito con il Parma?
“Sensazione positiva. Siamo prime in classifica, stiamo facendo un percorso importante. Dobbiamo ancora crescere sotto diversi aspetti, siamo una squadra che lavora tanto e bene per cui sicuramente in questa seconda metà sono convinta che faremo ancora meglio”.
Nel prossimo turno di campionato affronterete il Lumezzane fuori casa, come vi state preparando al match? Quale insidie può nascondere una gara del genere?
“Con la consapevolezza che non ci sono partite facili in questo campionato. Bisogna approcciare alla gara con l’atteggiamento giusto per poter ottenere i tre punti. Il Lumezzane sta facendo un ottimo campionato, per cui l’atteggiamento sarà la chiave per sbloccare il match”.
Come descriveresti la tua intesa in campo con le tue compagne di reparto?
“Abbiamo un’ottima intesa. Lavorare con Valeria è sempre bello, è un piacere lavorare con una calciatrice così forte che ti aiuta tanto. Mi trovo bene ovviamente anche con Bonetti e Moraca, due calciatrici molto di assoluto livello”.
Durante queste quindici partite avete dimostrato spirito di sacrificio, coesione e determinazione, qual è il vostro segreto?
“Il segreto è non dare mai niente per scontato. Nel calcio conta poco quello che hai fatto prima, conta quello che farai nelle prossime partite. Siamo una squadra con qualità, ma lavoriamo molto, con tanta umiltà”.
Quali sono le tue passioni al di fuori del calcio?
“La palestra e il tennis, principalmente”.
Cosa ti piacerebbe fare in futuro, dopo la carriera da calciatrice?
“Sicuramente continuare a lavorare nel calcio. Mi piacerebbe fare l’allenatrice, mi piace tanto anche la parte atletica. Quindi una delle due”.