La Ternana Women inciampa ancora, ma lo fa con la testa alta e la consapevolezza di un gruppo che sta costruendo il proprio futuro passo dopo passo. Al "Moreno Gubbiotti", contro un Como esperto e cinico, le rossoverdi hanno ceduto per 4-2 in una gara già indirizzata nel primo tempo, ma che ha comunque mostrato segnali incoraggianti sul piano della reazione e del carattere.
Il punteggio, severo nella forma, non racconta fino in fondo la storia di una partita che ha messo in luce il grande potenziale tecnico e umano di una squadra giovanissima, la più giovane di tutta la Serie A femminile.
Il primo tempo, chiuso 0-3, è stato una fotografia dei limiti d’esperienza che ancora pesano sulla Ternana Women. Le reti di Nischler (doppietta) e Pavan sono nate da episodi gestiti con troppa leggerezza, ma senza mai far mancare l’impegno. “La squadra è costantemente in partita – ha spiegato Cincotta –. Guardando i dati, nel primo tempo abbiamo avuto più densità, più possesso e più tiri in porta, ma quello che conta poi è lo 0-3 del Como. Abbiamo delle disattenzioni dovute all’inesperienza: siamo la squadra più giovane con più under di tutta la Serie A e devo concedere la possibilità di errore”.
Un’analisi lucida, quella del tecnico, che non nasconde le difficoltà ma allo stesso tempo mostra fiducia nel gruppo: “Errori su errori rendono tutto più difficile, il margine d’errore è ridottissimo, ma le ragazze dimostrano sempre carattere e voglia di stare nella metà campo avversaria. Spesso ci troviamo sotto in modo immeritato per la prestazione globale, ma l’errore individuale ci mette in salita. E quella salita, purtroppo, ce la costruiamo da sole”.
Nel secondo tempo, però, la Ternana Women ha dimostrato di avere cuore e carattere. Sotto di tre reti, le rossoverdi hanno riaperto la gara con il rigore trasformato da Valeria Pirone, sempre più leader del gruppo. La risposta del Como è arrivata con Kerr, ma ancora Pirone, dagli undici metri, ha accorciato le distanze fissando il punteggio sul 2-4. Nel finale, la sfortuna ci ha messo del suo, con Breitner che ha colpito il palo nei minuti di recupero.
“Mi prendo tutte le responsabilità – ha detto Cincotta con grande onestà –. Il mio compito è migliorare queste ragazze. Se commettono ancora ingenuità, dai portieri agli attaccanti, il responsabile sono io. È giusto che io lavori meglio e di più, per far sì che i nostri portieri parino di più e non commettano certi errori. Sta a me migliorare”.
Il tecnico, che ha costruito una carriera fatta di successi e valorizzazione di giovani talenti, ha ribadito la sua fiducia nel progetto: “Prendiamo dei gol che ci facciamo da soli, ed è qualcosa che mi rattrista, ma non mollo mai. So che devo dare il meglio di me per ripartire. Ci sono stati sette errori individuali nelle ultime gare, sulle palle inattive siamo troppo vulnerabili, ci stiamo lavorando ma evidentemente non abbastanza. Il responsabile sono io. Sono convinto che con l’esperienza queste giovani ragazze sbaglieranno meno e saranno più pronte”.
La Ternana Women, neopromossa in Serie A dopo una stagione trionfale, si sta misurando con un livello tecnico e tattico molto più alto, in un torneo dove la differenza la fanno i dettagli. È normale pagare dazio all’inizio, soprattutto quando si affrontano squadre con maggiore abitudine a certi ritmi e pressioni. Ma ciò che emerge, di settimana in settimana, è un gruppo che cresce nella consapevolezza e nell’identità di gioco.
“Le nostre tre portiere non hanno mai giocato in Serie A – ha aggiunto Cincotta –. Stiamo cercando di farle crescere, e non posso chiedere loro di essere esperte da subito. L’esperienza gliela posso dare solo facendole giocare. Posso essere il peggiore del mondo, ma ho una caratteristica: non mollo mai. Sono una valigia piena di entusiasmo, e questo in campo si vede. Ogni volta iniziamo con troppe disattenzioni, e diventa una montagna troppo alta da scalare, ma il carattere c’è e non manca mai”.
Tra le voci più esperte dello spogliatoio, Valeria Pirone ha mostrato ancora una volta grande leadership. Autrice di una doppietta, ha preferito guardare oltre i numeri personali per richiamare l’attenzione sul lavoro collettivo: “A livello personale non ho soddisfazione: la soddisfazione arriva solo se faccio gol e vinciamo. Dobbiamo essere più attente, abbiamo avuto delle incertezze che ci hanno punito. Siamo dispiaciute, perché sappiamo che potevamo fare meglio in determinate situazioni”.
La numero 9 rossoverde ha poi sottolineato la necessità di continuare a lavorare: “Abbiamo perso un’altra partita, abbiamo sbagliato tanto, ma l’unica cosa che posso dire a nome di tutta la squadra è che dobbiamo concentrarci sulle piccolezze che ci stanno facendo male e pensare già a domani. Purtroppo è così: stiamo lavorando per uscire da questo periodo, non è facile, ma l’unico modo è allenarci meglio e stare più attente ai particolari”.