28 May, 2025 - 23:44

Ternana-Vicenza 3-1, mister Liverani: "I ragazzi sono professionisti seri. Il pubblico? Ci ha trascinati"

Ternana-Vicenza 3-1, mister Liverani: "I ragazzi sono professionisti seri. Il pubblico? Ci ha trascinati"

Una notte da Fere. Di quelle da cerchiare in rosso e ricordare per anni. La Ternana gioca la miglior partita della sua stagione e travolge il Vicenza con un perentorio 3-1 nella semifinale di ritorno dei playoff di Serie C. Grazie a questa prestazione monumentale, i rossoverdi di Fabio Liverani accedono alla finale dove ad attenderli ci sarà il Pescara di Silvio Baldini. In palio, una sola cosa: la Serie B.

Ternana-Vicenza 3-1, Liverani: “Dovremo fare ancora di più”

Mister Fabio Liverani, a fine gara, analizza con lucidità il percorso della sua squadra e si proietta già alla finale:
“Su quello che accadrà non lo posso sapere. Affronteremo un altro capitolo, che in partenza era come il Vicenza. È una squadra che in campionato non abbiamo mai battuto, ha un allenatore preparato ed esperto. Saranno due battaglie”.

Sul cammino compiuto finora, Liverani sottolinea:

“La prima partita era quella che mi preoccupava di più perché venivamo da un'inattività mentale più che fisica. Dopo, la squadra ha avuto una grande crescita per come avevamo pensato di lavorare e come i ragazzi avevano lavorato nel ritiro di Roma. Sono professionisti seri, si riposano, ci credono e vengono trascinati da un pubblico come quello di oggi. Ora dobbiamo recuperare sapendo che ripartiremo da zero. Due partite da fare, almeno centottanta minuti per vincere. Forse anche 210. Dobbiamo fare qualcosa di più rispetto alle gare di campionato, altrimenti non basterebbe”.

Liverani svela anche il metodo con cui ha riacceso la squadra:

“Lunedì saranno due mesi che sono qui, ma giocando ogni due giorni sembra siano sei. I ragazzi hanno lavorato bene, era evidente che dopo una lunga cavalcata ci fosse un rigetto. Li abbiamo accompagnati alla fine del campionato senza essere invadenti. Una volta raggiunto l'obiettivo, abbiamo tracciato una linea. Nei playoff c’è bisogno di tutti. Abbiamo migliorato chi aveva giocato poco e recuperato chi aveva giocato troppo. La squadra è rigenerata”.

E sui singoli:

“Sono cresciuti giocatori che magari erano stati presi meno in considerazione. Io ho dato la possibilità, loro hanno risposto presenti. Per vincere i playoff ho bisogno di 17, 18, 19 giocatori. In panchina oggi c'erano Romeo, Millico, Donnarumma, Corradini: tutti volevano esserci. Ciammaglichella, reduce da un infortunio e nonostante sia in prestito secco, ha fatto di tutto per essere disponibile. Questa è mentalità”.

L’idea difensiva e l’identità di gioco

Sul nuovo assetto tattico Liverani è chiaro:

“Io difficilmente ho giocato a tre nella mia carriera. Non mi piace una linea statica e solo difensiva. Donati e Martella sono due braccetti importanti: uno di piede, l’altro di gamba. È una linea a tre che mi piace e su cui si può lavorare. Se fossero stati statici, avrei fatto fatica. Invece mi hanno permesso questa scelta”.

Riguardo l’episodio del gol subito, il tecnico precisa:

“Mi è dispiaciuto il gol preso. È nata da una nostra ripartenza e ci siamo fatti trovare troppo sopra la palla. Era l’unico neo. L’unico vero cruccio era la differenza fisica con loro: non dovevamo prendere gol da corner”.

Sulla sofferenza sulle palle inattive, aggiunge con un sorriso:

“Bisogna che mi prendi qualcuno da un metro e novanta (sorride il tecnico). Il Vicenza ha sei giocatori sopra il metro e ottantotto. Dovevamo concedere qualche corner in meno. Sulle stature non ci si può far nulla”.

Le parole del presidente D’Alessandro

Grande soddisfazione anche nelle parole del presidente Stefano D’Alessandro, che si gode la finale con entusiasmo e orgoglio:
“Devo ringraziare i tifosi. Questa vittoria la dedico a loro, alla città, a chi non è potuto venire e a chi ci segue da fuori regione. Complimenti anche alla squadra e al mister”.

Il numero uno rossoverde sottolinea l’importanza del cammino fatto:

“È stato un crescendo dalla gara di Gorgonzola. Siamo arrivati dopo tre settimane di stop, contro una squadra che aveva già giocato. Quella sconfitta è stata una sberla utile, anche per l’ambiente. Al ritorno, la squadra e il tifo erano carichi. Abbiamo eliminato il Vicenza, che è arrivato secondo in classifica. Quando si alza il livello, anche noi riusciamo ad alzare l’asticella”.

Sul ritiro fatto prima dei playoff, D’Alessandro rivela:

Quel ritiro ha permesso al mister e alla squadra di ritrovare la giusta sintonia. Hanno vissuto cinque giorni insieme, lavorando in un ambiente sereno, lontano dalla città. I primi promotori del ritiro sono stati i ragazzi. Lo hanno richiesto loro per prepararsi al meglio”.

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Lorenzo Farneti
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