La bomba esplode nel pomeriggio. Ed è una buona notizia se la si va ad interpretare con gli occhi della prospettiva finalizzata all'acquisizione della Ternana Calcio. Torna in sella Carlo Mammarella, uno che il rossoverde ce l'ha nel cuore e che a Terni ha la sua seconda casa. Torna in sella il DS che ha costruito la squadra che ha sfiorato la promozione in B persa solo ai rigori a Pescara. E anche l'ex giocatore e dirigente più vicino a Stefano Bandecchi e più legato, anche affettivamente, al sindaco ed ex patron della Ternana che sta facendo i salti mortali per cedere il club di via Della Bardesca.
Stavolta Carlo Mammarella torna in sella con un compito ben preciso: quello di tagliare i costi. Sfoltire la rosa, abbassare il monte ingaggi, cedere i giocatori che non faranno parte del progetto Ternana del futuro. E provare ad azzerare anche lo staff tecnico di Liverani, che D'Alessandro aveva blindato con un triennale.
Ecco ilcomunicato della Ternana.
"Al fine di preparare la Ternana calcio ad un trasferimento di proprietà che permetta alla nuova realtà di poter svolgere nel migliore dei modi ed in piena autonomia i prossimi campionati il sig. Carlo Mammarella, in veste di Direttore Sportivo, inizierà da oggi domenica 29 giugno a proporre l’attuale rosa e l’attuale staff della ternana ad altre squadre. Il fine ultimo sarà quello di permettere alla nuova compagine societaria di poter agire in perfetta autonomia. Tale operazione viene compiuta nel rispetto della cittadinanza, della tifoseria e della gloriosa maglia della Ternana calcio".
La notizia è stata, infatti, immediatamente condivisa sul proprio profilo Instagram anche dal sindaco Stefano Bandecchi. "La Ternana sta lavoranto per la cessione", il laconico commento del sindaco di Terni. Sempre più coinvolto nell'operazione salvataggio. Ma anche un segnale evidente della fiducia che Carlo Mammarella riscuote a Palazzo Spada, come uomo e manager calcistico. Per lui un ruolo delicatissimo e di importanza fondamentale: quello di consegnare in poche settimane ai potenziali acquirenti (che quindi evidentemente fanno passi in avanti nel processo di acquisizione del club) una società più sostenibile nei costi fissi di gestione.
Appesantita da contratti pluriennali confermati nelle ultime due stagioni, la Ternana ha costi lordi di gestione della rosa che si avvicinano ai 7 milioni di euro ai quali si aggiungono anche le partite relative alla logistica, ai dipendenti, al settore giovanile e ai tesserati che sono stati tagliati nonostante contratti in essere.
La mossa di rimettere in sella l'eroe della promozione targata Lucarelli-Bandecchi e il manager che ha lasciato un'impronta di serietà e competenza accanto a Ignazio Abate, rappresenta una scelta che lo investe di grande responsabilità in vista della fase di transizione verso la cessione alla nuova proprietà.
Carlo Mammarella ha ancora un anno di contratto con la Ternana e quindi l'operazione-ritorno non appesantirà le casse di via della Bardesca. Anzi, è stata messa in atto per cercare di migliorarle in vista dell'arrivo dei nuovi soci. Che evidentemente hanno rilevato il forte squilibrio tra costi fissi e capacità di generare entrate del club rossoverde.
Il mandato che è stato affidato a Mammarella, da quanto si apprende, è quello di gestire la transizione senza smobilitare, senza depauperare il valore della rosa rossoverde. Al contrario il DS dovrà cercare di liberare risorse attraverso operazioni di player trading e di razionalizzazione. Ci sono diversi calciatori che, pur avendo disputato un buon campionato, hanno ingaggi non sostenibili per la categoria. Altri che hanno fallito l'appuntamento con un campionato che strada facendo aveva dato alla Ternana la chance di tornare in B. Poi c'è Liverani con il suo staff, arrivato a sostituire Abate quando D'Alessandro aveva deciso di non limitarsi al ruolo di presidente ma aveva sempre di più accentuato la sua presenza nel gruppo rossoverde, fino a cacciare Ignazio Abate e proprio Carlo Mammarella. A lui fu fatto firmare un triennale che oggi appare come l'ultimo paradosso della gestione dei fratelli romani.
Ora, con Stefano Bandecchi che - evidentemente - è sempre più ingaggiato nella ricerca di una soluzione, va messa in campo una strategia che consenta ai nuovi proprietari di avere le mani libere nella scelta di allenatore, quadri dirigenziali, giocatori ritenuti strategici e organizzazione generale. Da domani Mammarella - che oggi era nella sua Pescara con la famiglia - sarà in sede per iniziare il lavoro. Un lavoro determinante per la Ternana del futuro.