È finita tra le lacrime, con l’amaro in bocca e l’incredulità dipinta sui volti dei giocatori. La Ternana dice addio al sogno Serie B dopo una battaglia lunga 210 minuti contro il Pescara, decisa soltanto dagli undici metri. Una finale playoff di Serie C tesa, drammatica, ricca di emozioni e contrasti, che ha visto gli uomini di Fabio Liverani lottare con il cuore fino alla fine, ma arrendersi a un Plizzari formato supereroe.
All’andata, all’Adriatico, era stato Letizia a firmare l’1-0 per il Pescara, sfruttando la superiorità numerica dovuta all’espulsione di Vallocchia. Al ritorno, al “Liberati”, la Ternana ha risposto colpo su colpo, trovando il meritato vantaggio nella ripresa con de Boer, anche in questo caso con un’espulsione che ha condizionato il match: questa volta è stato Dagasso a lasciare i suoi in dieci.
I rossoverdi hanno creato, spinto, sfiorato il colpo del ko in più occasioni. Ma il protagonista assoluto della serata è stato Alessandro Plizzari. L’estremo difensore biancazzurro ha compiuto almeno quattro interventi prodigiosi nei tempi regolamentari e supplementari, prima di blindare la promozione dal dischetto, neutralizzando i penalty di Ferrante, Casasola e Donnarumma. Proprio quest’ultimo ha calciato l’ultimo rigore, quello che ha sancito l’eliminazione. Una beffa per un attaccante esperto, ma reduce da una stagione sotto tono.
La Ternana esce così sconfitta nella maniera più crudele. I rigori, da sempre croce e delizia del calcio, questa volta hanno voltato le spalle alla squadra umbra. Un verdetto che fa male, anche perché nei 120 minuti la superiorità della squadra di Liverani era stata piuttosto evidente, almeno sul piano delle occasioni. Ma come spesso accade, chi sbaglia paga. E la Ternana ha sbagliato troppo.
Il destino ha premiato il coraggio e il carattere del Pescara di Silvio Baldini, che ha saputo resistere nei momenti più difficili e sfruttare al massimo le sue armi, a partire da un portiere in stato di grazia. Ai rossoverdi resta la consapevolezza di aver dato tutto, ma anche la responsabilità di costruire un futuro immediato più solido, per evitare un'altra stagione a rincorrere.
Il mercato estivo si preannuncia bollente. Il fallimento della promozione porterà inevitabilmente a riflessioni profonde e ad alcune separazioni dolorose. In attacco, lasceranno Cicerelli e Cianci, rientranti al Catania per fine prestito. I due avevano brillato: Cicerelli miglior marcatore stagionale, Cianci autore di 13 reti decisive. Ma senza la promozione, l’obbligo di riscatto non scatta, e il club siciliano vorrà monetizzare.
Addio scontato anche per Donnarumma, il cui contratto scadrà il 30 giugno. Dopo una stagione opaca, culminata con l’errore dal dischetto, il saluto appare inevitabile. Discorso simile per Ferrante, poco impiegato da Abate, rilanciato da Liverani ma senza exploit: il suo errore ai rigori pesa, ma il giudizio sul futuro sarà complessivo.
Via anche Carlos Mattheus, mai protagonista, escluso dalla lista nella seconda parte di stagione. Millico e Brignola, arrivati a gennaio, hanno deluso: il primo è nel mirino del Campobasso, il secondo ha vissuto una stagione tormentata dagli infortuni. Ciammaglichella tornerà al Torino, anche se la Ternana potrebbe tentare un nuovo prestito. Viviani, mai impiegato, sarà ceduto.
Nonostante la delusione, alcuni reparti verranno toccati marginalmente. In difesa e a centrocampo la base è solida, e con qualche innesto mirato si può costruire una rosa nuovamente competitiva. Il gruppo ha mostrato coesione, spirito di sacrificio e qualità, soprattutto nella fase finale del campionato. Sarà essenziale non disperdere questo patrimonio umano e tecnico.
Il nodo più importante resta quello della guida tecnica. Fabio Liverani, subentrato ad aprile, ha rivitalizzato un ambiente depresso e ha condotto la Ternana a un passo dalla B. Il contratto lo lega ai rossoverdi fino al 2027, e salvo sorprese dovrebbe essere lui l’allenatore anche per la prossima stagione.
Il tecnico romano ha dato identità, grinta e organizzazione a una squadra che sembrava in caduta libera. Ha rigenerato calciatori chiave e trasmesso mentalità vincente. Nei prossimi giorni incontrerà la società per definire il futuro, ma la sensazione è che da lui si debba ripartire.