01 Aug, 2025 - 22:00

Ternana, penalizzazione certa e niente amichevole col Benevento. E Bandecchi tuona contro i costi fissi insostenibili: "Necessario tagliare"

Ternana, penalizzazione certa e niente amichevole col Benevento. E Bandecchi tuona contro i costi fissi insostenibili: "Necessario tagliare"

Quello che oggi si prospettava come un pericolo, questa sera è diventato una certezza: la Ternana dovrà scontare all'inizio della prossima stagione di Serie C una penalizzazione compresa tra i due e i quattro punti.

Come aveva spiegato in conferenza stampa il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, l'iniezione di liquidità sotto forma di anticipazioni del canone per la realizzazione della struttura sanitaria prevista dal progetto Stadio-Clinica è stata sufficiente per saldare tutte le scadenze federali relative alle materie tributarie e fiscali e a quelle previdenziali (Inps, Irpef, Enpals e Fondo fine carriera). Sono rimasti fuori, per indisponibilità monetaria, i ratei degli stipendi e incentivi al 30 giugno e gli oneri relativi a un'altra voce presente nella piattaforma di stoccaggio documentale della Covisoc. Si tratta della casella altri compensi, probabilmente riferita alle figure che - pur non essendo sottoposte a contratto federale - sono determinanti ai fini regolamentari per garantire un'organizzazione societaria adeguata agli standard della Lega.

I dirigenti della Ternana che si occupano con encomiabile impegno di gestire questa difficile e critica fase di transizione, il direttore operativo Mangiarano e quello sportivo Mammarella, non hanno però ricevuto una informativa chiara dagli ispettori Covisoc che ricevono la documentazione. Pertanto c'è la speranza che questa inadempienza possa avere un valore residuale rispetto a quelle cogenti e perentorie relative alle voci più consistenti. Ma questa sarà materia di eventuali ricorsi futuri, che l'anno scorso con i D'Alessandro al timone, nonostante l'ottimismo dispiegato a piene mani, non ebbero successo.

Dunque, tra due e quattro punti in meno. Sarà questo il destino a cui andrà incontro il club di via della Bardesca, con una tempistica che richiederà qualche settimana. Analizzata la documentazione, infatti, la Covisoc segnalerà le inadempienze alla Procura federale, che fatte le sue autonome verifiche, procederà al deferimento al Tribunale Federale Nazionale. Solo a quel punto la squalifica sarà quantificata e sarà eventualmente impugnabile da chi avrà le redini del club di via della Bardesca.

Annullata l'amichevole col Benevento in programma a porte chiuse al Liberati: ufficialmente per rimodulare gli allenamenti alla fine del ritiro

Intanto a sorpresa, nella tarda serata, la Ternana Calcio ha deciso di annullare l'amichevole contro il Benevento programmata a porte chiuse al Liberati per sabato 2 agosto alle 18. Laconico il comunicato del club: si comunica che la gara amichevole con il Benevento, programmata per domani al Liberati, è stata annullata. La decisione è stata assunta internamente per riprogrammare l’attività al termine del ritiro, che si concluderà domani.

Dalle voci raccolte e dalle indiscrezioni trapelate, alla base della decisione potrebbe esserci la volontà di preservare il gruppo rossoverde dal rischio che possano nascere problemi e contestazioni da parte della tifoseria. Una precauzione di massima intensità, quella di blindare la squadra, perché in realtà nella sonnacchiosa estate ternana non ci sono stati particolari problemi di ordine pubblico né tensioni.

Piuttosto hanno fatto molto rumore le parole molto dirette indirizzate dal sindaco ed ex presidente rossoverde Stefano Bandecchi ai procuratori e ai calciatori che stanno rallentando l'operazione di ristrutturazione dei costi fissi della società. Bandecchi è stato chiaro: l'obiettivo è arrivare a un budget per gli stipendi di 4-4,5 milioni di euro annui. Un target ancora lontano da raggiungere anche per via di alcuni rifiuti di possibili destinazioni, tentennamenti su soluzioni alternative e situazioni di stallo che stanno bloccando il mercato in uscita e creando problemi a Carlo Mammarella.

Bandecchi: "Dall'anno prossimo ci sarà il salary cap e certi stipendi non saranno più possibili, che calciatori e procuratori si adeguino"

Il sindaco, nella conferenza sulla firma della convenzione su Stadio-Clinica, ha urlato a Terni e al gruppo rossoverde che il re è nudo. Come già aveva fatto più di un mese fa, ha usato la schiettezza e anche una certa dose di ruvido realismo per delineare quello che molti non vogliono sentirsi dire.

"Non ci ho dormito quando ho saputo che la Ternana sarebbe stata penalizzata - ha scandito Stefano Bandecchi - però questa penalità può essere benedetta, perché farà capire a molte persone che è arrivato il momento di cambiare squadra e di cambiare mentalità. Dall'anno prossimo ci sarà il salary cap introdotto dalla Lega di Serie C. Non sarà possibile sforare una certa percentuale di spese per emolumenti in rapporto al fatturato. Già da quest'anno il provvedimento sarà introdotto in via sperimentale. Non ci sarà più spazio per i miliardari in campo in Serie C, ma solo per gli atleti e per chi darà il massimo per la maglia. I pensionati se ne andranno a casa e ci sarà meritocrazia: quelli più forti giocheranno in A e in B e i giovani in crescita o i giocatori con caratteristiche meno performanti giocheranno in Serie C. Ma attenzione, guadagneranno sempre il triplo di quanto guadagna un operaio che sta in fabbrica".

Insomma, un attacco in piena regola a un sistema stipendiale diventato insostenibile per i club di città di provincia come Terni. Ma anche un messaggio diretto e senza fronzoli o arzigogoli verbali a procuratori e calciatori. Anzi, Bandecchi si è anche messo nel mucchio di chi ha contribuito negli ultimi anni ad alimentare la bestia.

"Volevo vincere e ho speso nella Ternana decine di milioni. Per andare in B, solo di stipendi, ho investito oltre 10 milioni. Non è più possibile andare avanti così. Ad esempio, sono tutti preoccupati per gli stipendi dei calciatori, ma nessuno pensa a quelli di coloro che lavorano in società e che non sono retribuiti da due mesi, solo perché non danno calci a un pallone".

Concetto ribadito quando gli chiedono della disponibilità della squadra di posticipare i premi e i bonus: "A chiacchiere siamo tutti bravi - ha concluso il primo cittadino - poi nei fatti non c'è stato alcun seguito formale a questa disponibilità. Potevano pensarci anche prima, non svegliarsi l'ultimo giorno utile. Una situazione paradossale, con i procuratori che mettono il veto su tutto. La Ternana deve tagliare le spese: spero che adesso lo abbiano compreso".

AUTORE
foto autore
Federico Zacaglioni
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE