La Ternana ha ufficializzato la sua nuova governance sotto la guida del neo Presidente e Amministratore Unico, Stefano D’Alessandro. Il comunicato diffuso dal club rossoverde ha delineato una struttura dirigenziale rinnovata, ma con una sorprendente assenza: il nome del direttore generale Diego Foresti. Il dirigente, ben visto dai tifosi per il suo operato in una fase complessa del club, non rientra nei piani della nuova proprietà. Nel comunicato, la società ha precisato che il ruolo di Direttore Generale è stato eliminato, affidando il coordinamento operativo e finanziario a Giuseppe D’Aniello, mentre Carlo Mammarella continuerà come direttore sportivo. “Si augurano al sig. Diego Foresti le migliori fortune a livello umano e professionale,” recita il testo ufficiale.

Questa scelta, pur motivata dall’intenzione di riorganizzare le cariche interne, ha già provocato un acceso dibattito tra i tifosi e l’ambiente rossoverde. Foresti, giunto lo scorso giugno con l’ormai ex presidente Nicola Guida, aveva guadagnato rapidamente la stima dell’ambiente per la gestione di una finestra di mercato particolarmente delicata, segnata dalle difficoltà derivanti dalla retrocessione. Nonostante la fase di transizione che ha coinvolto la squadra e la società, i risultati ottenuti in campo e l’equilibrio raggiunto sotto la sua gestione non sembrano aver influito sulla decisione della nuova proprietà.

Nuova governance della Ternana: clamorosa l’esclusione di Foresti

La decisione di escludere Diego Foresti dalla nuova governance della Ternana ha lasciato perplessi molti tifosi. Foresti era una figura apprezzata per aver gestito, insieme a Carlo Mammarella, un mercato estivo difficile, riuscendo a rafforzare la rosa nonostante le complesse condizioni societarie. Il club, infatti, si trovava in un momento delicato dopo la retrocessione, con diversi giocatori chiave che avevano scelto di abbandonare la nave. Nonostante ciò, Foresti è riuscito a costruire una squadra competitiva, ora seconda in classifica con 16 punti, a un solo punto dalla capolista Pescara.

La brevità del suo mandato, durato appena tre mesi, ha alimentato ulteriormente il malcontento tra i sostenitori. Foresti era stato scelto dal presidente uscente Nicola Guida il 27 giugno, e nonostante il poco tempo a disposizione, aveva portato stabilità e risultati tangibili alla squadra. La rosa messa a disposizione di mister Ignazio Abate sta raccogliendo i frutti di quel lavoro, con una serie di vittorie che hanno risollevato le sorti delle Fere. In sole sette giornate, la Ternana ha collezionato 5 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta, una striscia positiva che ha galvanizzato i tifosi, contribuendo a creare un clima di fiducia intorno alla squadra.

Ma non è stato solo il campo a testimoniare l’efficacia dell’operato di Foresti. Anche nella gestione del club a livello comunicativo e organizzativo, il suo contributo si è fatto sentire, come nel caso del rinnovamento delle strategie social media, affidate a un esperto del settore. Questo tipo di modernizzazione, seppur invisibile agli occhi del grande pubblico, ha contribuito a migliorare l’immagine della società.

La reazione dei tifosi

I tifosi non hanno tardato a esprimere il loro dissenso, soprattutto attraverso i social. Molti hanno manifestato la loro contrarietà verso una decisione considerata incomprensibile, temendo che l’allontanamento di una figura chiave come Foresti possa compromettere il clima positivo che si era venuto a creare. “Mandare via Foresti ora è un rischio”, scrive un tifoso “era riuscito a costruire una grande squadra nonostante tutto. Non capisco questa scelta”. Altri sottolineano la sua competenza a livello sportivo, attribuendogli il merito di aver creato una rosa solida e coesa, nonostante le difficoltà economiche e logistiche incontrate durante l’ultima finestra di mercato.

La rimozione di Foresti sembra essere stata decisa senza considerare appieno i risultati ottenuti sul campo, e per molti tifosi questa mossa risulta difficile da accettare. In effetti, con una squadra che viaggia spedita verso i vertici della classifica e un progetto sportivo finalmente consolidato, l’assenza di una figura che aveva contribuito al rilancio del club è vista come una battuta d’arresto.

Il futuro della Ternana senza Direttore Generale

Con l’uscita di Foresti, la Ternana ha deciso di non sostituire il ruolo di Direttore Generale, concentrando le responsabilità operative e finanziarie nelle mani di Giuseppe D’Aniello, che ricoprirà contemporaneamente i ruoli di COO (Chief Operating Officer) e CFO (Chief Financial Officer). Questa decisione, che rispecchia una razionalizzazione delle risorse, potrebbe indicare una volontà da parte della nuova proprietà di snellire la catena decisionale, affidando maggiori poteri direttamente al Presidente D’Alessandro.

Resta ora da vedere come questa nuova struttura influenzerà l’andamento del club sia sul piano sportivo che societario. La squadra, allenata da Ignazio Abate, dovrà mantenere alta la concentrazione per proseguire il suo cammino in campionato, mentre la nuova governance avrà il compito di consolidare il lavoro svolto finora, gestendo al contempo il malcontento di una tifoseria che si sente tradita.