Riportare il prima possibile la Ternana in serie B, ma con un’idea di calcio sostenibile: è questa la mission di Diego Foresti, il nuovo DG rossoverde, che è stato presentato oggi al Liberati. Obiettivi chiari, per l’ex dirigente di Como, Viterbese e Catanzaro che appena entrato in via della Bardesca ha aperto il dossier dei costi fissi. Squadra retrocessa, contratti pesantissimi, organizzazione societaria da rifondare dopo il “redde rationem” con l’ex ds Capozucca e – soprattutto – un destino societario tutto da decifrare.
“Con tutte le cose che ho da fare, non ho la priorità di portare nuovi soci – ha detto Diego Foresti, nuovo DG della Ternana -. Certo, se capitasse l’occasione di aiutare la società a rinforzarsi, non mi tirerei indietro. Ma non è questo il mio lavoro principale. Su quello c’è il presidente Guida che sta lavorando per potenziare la catena di controllo del club“.
Poi un ragionamento su obiettivi e costruzione della squadra. “Sono qui per provare a vincere – ha scandito -. Ma dovete essere pronti a recepire questa verità, scolpita nella pietra: è più facile salvarsi in B che vincere la Legapro. Ne sale solo una. E ne sanno qualcosa a Catanzaro, dove ho vinto, perché ci hanno provato per 20 anni“.
Sgrombrato il campo dall’ingombrante equivoco di essere stato catapultato a Terni con un ruolo da advisor, Foresti ha chiarito in maniera diretta e nel merito le questioni più spinose della calda estate rossoverde. A cominciare dalla rottura con Stefano Capozucca, fino all’addio di Luperini passando per la collaborazione con Carlo Mammarella, nuovo uomo-mercato di via della Bardesca.
“Avevamo litigato quando era calciatore – ha raccontato il DG della Ternana – ma io sono un tipo che apprezza schiettezza e sincerità. E adesso siamo buoni amici, collaboriamo perfettamente. È un grande lavoratore, l’uomo giusto col DNA rossoverde, ci sentiamo 50 volte al giorno, lavoriamo insieme. È già inserito nel mondo del calcio, è riconoscibile e affidabile per gli altri DS. Ci diviamo il lavoro: lui più sui giovani, io più sui profili già formati. Siamo una coppia che funziona“.
Il DG Foresti fissa gli obiettivi della Ternana: “Puntiamo alla B, ma senza follie, contenendo i costi e facendo felice Abate”
“Sono arrivato a Terni perché è una piazza importantissima – ha spiegato Foresti -. La 52esima del ranking nazionale de calcio professionistico. E voglio lasciare un’impronta, cercare di risalire prima possibile. Ma con un calcio sostenibile, che metta insieme competitività della rosa e attenzione ai costi e agli investimenti. Dobbiamo dare ad Abate giocatori funzionali al suo modo di stare in campo. Senza distruggere i conti e senza appesantire i bilanci. Questo è il lavoro più duro“.
Ingaggi pesanti, rosa da sfoltire (a partire da Donnarumma, che pesa come un macigno alla voce costi fissi), giocatori da scegliere tra quelli abituati al campionato o che vogliono una rivincita in LegaPro. Operazioni per niente facili, ma che Foresti vuole gestire con un lavoro di squadra. Non come un uomo solo al comando.
“Capozucca se n’è andato per questo. Era abituato a lavorare da solo – spiega – a chiudersi nel suo fortino. Non è il nostro modus operandi. Non è vero che gli ho bocciato tutti gli acquisti: ho detto no a un paio di operazioni che ritenevo non corrette economicamente. Ad esempio Silipo, appena retrocesso in serei D, lo avremmo comprato per 150mila euro di cartellino. Una cifra che non reputavo giusta. Se mi danno 150 mila euro per Luperini e ne devo spendere 250 mila per Zoia, secondo me c’è qualcosa che non va. Abbiamo esaonerato Capozucca perché non abbiamo trovato accordo economico per la risoluzione consensuale, ma è stato lui a chieere di andarsene. E aveva un contratto oneroso. In più, per sua stessa ammissione, non si sentiva particolarmente esperto per il mercato di C. Per me la questione è chiusa“.
Nessun fuggi-fuggi, confermati tutti i big. Lo spagnolo Carlos Mattheus sarà tesserato
Per Foresti non c’è alcun fuggi-fuggi dei big. Anzi, ha rimarcato la volontà di trattenere Casasola e gli altri giocatori che scendono dalla B. Unica deroga a questa situazione quella di Luperini.
“Non si voleva allenare – ha raccontato il DG della Ternana, Foresti -. Abate lo ha detto in conferenza stampa e io la penso come lui: chi ha dubbi o tentennamenti può fare le valigie. Sono salito in macchina, ho raggiunto il ritiro del catania e ho ceduto Luperini. A una cifra più alta di quella che aveva contrattato Capozucca. Sono già arrivati due rinforzi, un altro si aggiungerà a breve. La campagna acquisti è oculata e mirata“.
Per lo spagnolo Carlos Mattheus mancava una liberatoria del Baskonia, che arrivata in sede consentirà il tesseramento. Ora l’attenzione si sposta sulle cessioni di quei calciatori considerati non strategici. Abate e Foresti vigliono una rosa di 23 giocatori e cominceranno a razionalizzare.
“Sarà un mercato lungo – ha chiarito il DG -. Molte situazioni si risolveranno nella seconda quindicina di agosto come spesso succede nel nel mercato estivo. E soprattutto per colpi importanti nei ruoli importanti non si è mosso ancora nulla. Guardiamo gli attaccanti: appena ne gira uno di quelli che fanno la differenza, poi si innesca il domino. Noi siamo coperti davanti, ma qualcosa lo vogliamo ancora fare. Abate giocherà con 4-2-3-1, che diventerà un 4-3-3 in alcune fasi dinamiche della partita. Cerchiamo giocatori funzionali a questo tipo di impostazione. Il mister ha in testa una squadra propositiva, che vuole controllare il gioco. L’identikit del mercato è questo“.