Il direttore sportivo rossoverde Carlo Mammarella, presentando due nuovi giocatori rossoverdi, ha chiarito in conferenza stampa che l'unica fonte affidabile sul futuro della Ternana, in questo momento, è il sindaco di Terni Bandecchi.
"La garanzia è il sindaco che mi ha detto di andare avanti, di continuare e che la Ternana avrà sicuramente un futuro - ha scandito il DS rossoverde -. E quindi anche questo aspetto ha velocizzato l'ingresso dei due nuovi acquisti. Viviamo la situazione con serenità e sicuramente poi il tempo ci aiuterà a capire come si evolveranno le situazioni che in questo momento sono in ballo. Però c'è fiducia".
Tutti appesi a Bandecchi e alle sue dichiarazioni, quindi. Sarà lui, ancora una volta, come sempre è acceduto dall'inizio della crisi societaria della Ternana, a chiarire il destino del club di via della Bardesca. Sarà closing con il gruppo quotato che aveva presentato una manifestazione di interesse per rilevare la società? Oppure ci sarà in corsa la sostituzione con uno dei soggetti che in questi giorni si sono affacciati dalle parti di Palazzo Spada per subentare nella corsa al controllo della Ternana?
Sarà il sindaco di Terni e presidente della Provincia, Stefano Bandecchi, a chiarire domani 25 luglio lo stato dell'arte sulle trattative per la cessione della Ternana. Quello che si profila è un altro giorno della verità, in questa lunga telenovela estiva iniziata esattamente un mese fa, con il discorso dell'ascensore di Palazzo Bazzani. Quello con il quale proprio Bandecchi spiegò che la Ternana, senza un intervento esterno, avrebbe rischiato il fallimento. Poi il 2 luglio ci fu il secondo round. Un monologo in cui il sindaco di Terni chiese riservatezza fino proprio al 25 luglio, dead-line fissata nella lettera di intenti che i vecchi proprietari della Ternana, i fratelli D'Alessandro, e gli aspiranti nuovi acquirenti avevano sottoscritto davanti a un notaio romano.
Il terzo discorso che tutti - città, tifosi, ma anche il gruppo squadra - si attendono dovrà chiarire se quella operazione, abbozzata con la "letter of intent" e subordinata al raggiungimento di una serie di condizioni sospensive, andrà a buon fine oppure no. La prospettiva si sarebbe molto raffreddata a inizio settimana, quando - secondo indiscrezioni non confermate - era in programma un CDA della società che avrebbe dovuto deliberare sul via libera all'acquisizione. Le voci che sono rimbalzate parlavano di possibili richieste di rinvio del closing o, addirittura, di un cambio di ruolo in corsa. Da possibili acquirente, la società potrebbe trasformarsi in sponsor del club per la prossima stagione. Ipotesi tutte da verificare, visto che chi è impegnato direttamente nel dossier tiene la bocca più che cucita.
Nel week end scorso avrebbero bussato alla porta del sindaco e della Ternana anche altri potenziali acquirenti, supportati da intermediari e advisor. Tra questi un fondo di private equity con capitale straniero, che avrebbe rafforzato i contatti anche in ragione del salto di qualità impresso al progetto stadio-clinica dalla firma del RUP Piero Giorgini avvenuta nei giorni scorsi.
E' evidente che proprio la realizzazione del nuovo stadio, della galleria commerciale e della struttura sanitaria collegata, rappresenta l'opportunità di patrimonializzare il club di via della Bardesca da un lato e un'opportunità di business dall'altro. Un elemento nodale, dunque, in attesa che nei prossimi giorni la segretaria comunale Iole Tommasini, una volta elaborata la convenzione per la cessione in diritto di superficie per 44 anni dell'area del Liberati, convochi Ternana e Amministrazione per la sottoscrizione dell'atto.
Ssrà, quindi, un mezzogiorno di fuoco, quello di domani. In cui Stefano Bandecchi, terminato il consiglio provinciale deciderà se rilasciare le sue proverbiali dichiarazioni-fiume alla stampa o mantenere ancora riserbo sul destino del club. Un appuntamento comunque imperdibile.