Giornalisti mobilitati al Liberati, in una domenica che ha visto taccuini e telecamere puntati sulla tribuna autorità, in febbrile attesa di un volto della nuova proprietà della Ternana Calcio. Si aspettava l’arrivo di un membro della famiglia Rizzo, nuovi acquirenti del club rossoverde, o magari quello di Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, che da settimane si muove a fianco dei potenziali nuovi proprietari con l’ambizione di ritagliarsi un ruolo di consulente. Nessuno dei due, però, si è visto.
I Rizzo, imprenditori estranei al mondo del calcio, non hanno mai nascosto di voler legare l’acquisizione del club al progetto di project financing dello stadio-clinica. Un’operazione complessa e intrecciata, che tiene insieme futuro sportivo e prospettive immobiliari. Nessuna traccia di Gian Luigi Rizzo, tanto che qualcuno ha persino scambiato per lui Emiliano Strinati, presidente della Fondazione Carit: un dettaglio curioso, ma solo un malinteso che ha strappato qualche sorriso. Nessuna traccia anche di Ferrero, "Er Viperetta” del calcio italiano, nonostante lo sciame di cronisti radunati sperasse in una sua comparsa a sorpresa e in qualche show da titolo a effetto.
A confermare il passaggio di proprietà è arrivata solo in serata la voce del sindaco Stefano Bandecchi, che via Instagram ha tolto ogni dubbio sul futuro del club: “In settimana ho parlato con la Ternana femminile e ho parlato con la Ternana maschile. Oggi la Ternana femminile mi ha fatto molto incazzare, non ha seguito esattamente i suggerimenti che gli avevo dato. La Ternana maschile è andata un po’ meglio, è l’ultima volta che parlerò con la Ternana maschile perché domani finalmente si farà un closing, la Ternana passerà di mano, il Sindaco avrà finito il suo lavoro istituzionale e quindi non ci parlerò più”.
Bandecchi ha voluto poi ringraziare i giocatori scesi in campo: “Colgo l’occasione per salutare questi ragazzi che oggi hanno giocato, dandomi soddisfazione, due volte, due vittorie. Le cose cambiano in fretta”. Non sono mancati i toni polemici rivolti alla squadra femminile: “Sulle femmine invece avrei qualcosa da dire, sono particolarmente incazzato per tutto l’atteggiamento che hanno avuto, vabbè, però ora non ne voglio parlare. Bravi ragazzi, bravi maschietti, meno brave le femminucce”.
Con il suo stile diretto e provocatorio, il sindaco ha poi aggiunto: “Ai maschietti devo dire che comunque devono continuare ad andare avanti pensando che il loro Sindaco vuole vincere. Oggi è il video per la Ternana”.
Le tensioni extracalcistiche hanno fatto passare in secondo piano le prestazioni sul campo. Se i rossoverdi hanno strappato due vittorie e meritato gli elogi del sindaco, la Ternana Women ha incassato una pesante sconfitta a Milano nella Women’s Cup contro le rossonere, attirandosi critiche severe. Una domenica dal sapore agrodolce, che si chiude con l’annuncio tanto atteso: la Ternana cambia pelle, e lo fa con la promessa di un closing che segnerà il futuro non solo sportivo ma anche infrastrutturale della città.
A suggellare la giornata è arrivato un secondo reel pubblicato da Bandecchi, nel quale la squadra rossoverde viene ripresa negli spogliatoi mentre festeggia la vittoria. Il video è stato montato utilizzando l’audio del film “300” di Zack Snyder, lanciato da Bruno Martella, con il celebre passaggio in cui gli spartani guidati dal re Leonida innalzano lance e spade al cielo prima della battaglia delle Termopili, accompagnando la dichiarazione di guerra con urla ritmate.
I giocatori rossoverdi hanno replicato la scena in chiave motivazionale, trasformando gli spogliatoi in un set cinematografico e rispondendo così alle sollecitazioni del sindaco. La chiusura del video non ha lasciato spazio a interpretazioni: “Io il vostro Leonida, grazie ragazzi buona notte!”, ha scritto Bandecchi, suggellando con un tono teatrale e simbolico un legame che va oltre il campo e che accompagna la Ternana verso un passaggio societario che potrebbe rappresentare una nuova era.