La Ternana comincia a fare sul serio e la roboante vittoria di ieri sera contro il Legnago Salus per 8-0 conferma che i ragazzi di mister Abate hanno imboccato la giusta direzione. I tifosi rossoverdi, già entusiasti per la terza vittoria consecutiva, sembrano aver individuato un nuovo segno distintivo della loro squadra: la maglia utilizzata nelle recenti partite. Dopo un avvio di stagione altalenante, culminato nella sconfitta all’esordio contro il Pescara, la Ternana ha inanellato una serie di risultati positivi che la portano momentaneamente in testa alla classifica di Serie C. Nonostante le buone prestazioni, però, è l’assenza della storica maglia rossoverde a destare curiosità tra i sostenitori della Ternana.

La Ternana e il fenomeno della terza maglia: i numeri parlano chiaro

Dopo sei giornate di campionato, la Ternana ha indossato la prima maglia rossoverde una sola volta, proprio durante il debutto amaro contro il Pescara, in cui ha subito una sconfitta per 2-1. Da quel momento, i rossoverdi hanno optato per la seconda e terza maglia, con risultati sorprendenti: quattro clean sheet, tre vittorie e un pareggio. Le prestazioni in campo sembrano quindi legate a una particolare “scaramanzia” che si sta diffondendo tra i tifosi e lo staff tecnico della Ternana. La decisione di puntare su un’altra divisa, soprattutto quella grigia, è stata una scelta dettata non solo dal caso, ma anche da una precisa volontà di rompere il ciclo negativo inaugurato con la prima maglia.

Il direttore generale della Ternana, Diego Foresti, ha spiegato chiaramente la scelta al termine del match contro il Legnago: “Con la maglia rossoverde non abbiamo ancora vinto. Giochiamo con un’altra maglia e vinciamo, quindi intanto che va usiamo la terza. Poi sono tutte bellissime, quindi vanno usate. Non penso che il tifoso della Ternana si possa lamentare di non vedere in campo la prima maglia, dato che stiamo ottenendo vittorie”. Parole che lasciano intendere quanto, al momento, i risultati sul campo contino di più rispetto alle tradizioni e ai legami emotivi con la storica divisa.

Il nuovo corso della Ternana: Stefano D’Alessandro è il nuovo proprietario

La giornata di ieri non è stata importante solo per il risultato sul campo, ma anche per un altro evento di grande rilevanza: il passaggio di proprietà della Ternana. Stefano D’Alessandro, co-fondatore della Rabona Mobile, è il nuovo proprietario della società, portando con sé nuove ambizioni e una visione per il futuro. L’acquisizione è stata improvvisa e ha colto di sorpresa molti, incluso il direttore generale Diego Foresti, che ha commentato la notizia con un misto di sorpresa e ottimismo.

“Sono e resto il dg della Ternana. È stato un fulmine a ciel sereno perché nessuno di noi ne era a conoscenza: Guida mi ha chiamato in mattinata e ha detto che avrebbe concluso in giornata, mentre noi eravamo al campo. Ci siamo conosciuti a fine partita, ho avuto una impressione positiva”, ha dichiarato Foresti. Il cambio di proprietà segna un nuovo capitolo per la Ternana, una società che, dopo un mercato estivo complicato, sta finalmente trovando la propria identità in campo.

Secondo alcune voci, Stefano D’Alessandro potrebbe non essere l’unico investitore. Si parla, infatti, di possibili soci, tra cui Alessandro Di Paolo, già noto nella gestione precedente. Questo scenario potrebbe portare a clamorosi ribaltoni anche a livello dirigenziale, con il possibile ritorno di figure legate al recente passato del club.

Per ora, la priorità della nuova proprietà è risolvere gli adempimenti federali in sospeso e organizzare una conferenza stampa per presentare i piani per il futuro. I tifosi della Ternana possono guardare al futuro con ottimismo, sperando che la nuova gestione possa consolidare i successi in campo e riportare il club nelle categorie superiori. Il progetto sembra ambizioso e, come dichiarato da Foresti, “Se lo hanno fatto, non credo siano sprovveduti”.