Il calendario non perdona e le lancette dell'orologio scandiscono un tempo che per la Ternana diventa sempre più prezioso. Il 16 settembre 2025 è una data segnata con il circoletto rosso: una data che pesa come un macigno. Un mese e mezzo per accumulare la documentazione attestante il pagamento dei contributi al Fondo Fine Carriera per la mensilità di giugno 2025, da depositare alla Lega di C. E per arrivare con le carte in regola al deposito presso la COVISOC della documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei contributi Inps riguardanti gli emolumenti dovuti per la mensilità di giugno 2025 e delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti, gli incentivi all’esodo ed altri compensi dovute per le mensilità di maggio e giugno 2025.
La matematica del pallone non ammette approssimazioni: due punti di penalizzazione per ogni inadempimento da scontare nel campionato 2025/2026. Ma per la Ternana la prospettiva sarebbe drammatica: la recidiva relativa alle violazioni della normativa finanziaria potrebbe portare automaticamente all'esclusione dal prossimo campionato. Una prospettiva che fa tremare le fondamenta del club umbro, già provato da una stagione tra alti e bassi, tra sogni di gloria e incubi burocratici.
Bandecchi aveva parlato del 16 ottobre, come già in passato aveva parlato del 16 luglio e non del 1 agosto, perché in quella data scadono i periodi trimestrali relativi al pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera che rappresentano un ostacolo molto rilevante dal punto di vista economico-finanziario. E perché evidentemente è confidente che nel frattempo qualcosa possa succedere o che la Ternana riesca a saldare autonomamente i propri conti.
Questa volta non ci sono lettere di intenti o contratti preliminari di cessione a complicare il quadro, come accaduto il 25 luglio scorso.
Bandecchi ha chiarito la situazione a precisa domanda: "Non ci sono deadline derivanti da scadenze di lettere di intenti come nel caso della trattativa saltata, ma ci sono trattative che vanno avanti quotidianamente con diversi soggetti. La data del 16 ottobre è riferita agli adempimenti non alle trattative".
Trattative che coinvolgono anche il direttore operativo Mangiarano che sta supportando il sindaco nella ricerca di un nuovo acquirente. Un vero e proprio roadshow, che avrebbe portato a determinare l'interesse di un fondo di stanza nella penisola arabica, di un paio di società operanti nel settore del management di strutture sanitarie e di società del settore real estate.
Dalla stanza dei bottoni di via della Bardesca trapela la possibilità di una soluzione-ponte fino alle scadenze federali: l'attuale società si farebbe carico dell'ordinaria amministrazione fino alla cessione del club. I D'Alessandro avrebbero ancora a disposizione una cifra superiore ai 100mila euro, residuo delle anticipazioni di Ternana Women, un tesoretto che potrebbe rivelarsi decisivo nelle prossime settimane.
Il movimento attorno al club non si ferma. La dirigenza che ieri ha firmato la convenzione per il progetto Stadio-Clinica (nella foto del vicesindaco Riccardo Corridore) sta battendo ogni strada possibile per cercare sponsor e supporti finanziari, con l'obiettivo dichiarato di evitare la seconda penalizzazione che suonerebbe come una campana a morto per le ambizioni professionistiche della Ternana. Il rischio è concreto e ha un nome preciso: Eccellenza, categoria dalla quale il club dovrebbe ripartire qualora dovesse sparire dai campionati professionistici.
Giuseppe Mangiarano, direttore operativo della Ternana, però cerca di guardare oltre la tempesta: "Il progetto Stadio-Clinica darà la patrimonializzazione al club e rappresenta un asset determinante per il futuro - afferma -. C'è un ambito sportivo che ha un suo percorso ed è veloce. E poi c'è un ambito storico che è quello di questa giornata culminata con la firma della convenzione. Io mi rendo conto che a volte il calcio deve regalare emozioni del momento, ma oggi la città di Terni vive una giornata storica".
Le parole di Mangiarano disegnano un orizzonte che va oltre il rettangolo verde: "Su questa città cadranno 50 milioni di euro di investimenti privati che spostano l'economia. Il progetto ridisegna oggi l'aspetto urbanistico di una zona importante di Terni. Io credo che oggi bisognerebbe guardare più il bicchiere mezzo pieno che non la parte negativa".
Riccardo Corridore, vicesindaco di Terni, non usa mezzi termini quando interviene nello speciale TG di Am Terni Television. Il suo intervento fotografa una situazione complessa, dove i soldi destinati al nuovo stadio non possono finire nel buco nero dei debiti accumulati. Oppure essere usati per pagare gli stipendi dei calciatori. Una prospettiva che si vuole evitare trovando un acquirente per la Ternana.
"Si è creata una situazione particolare - ha spiegato Corridore -: una parte consistente dei ritorni economici per la costruzione del nuovo stadio passa per l'erogazione delle 10 rate da 1 milione e 400 mila euro da parte della struttura sanitaria che si farà sul terreno di Ternana Women. Di questi canoni, Bandecchi ha anticipato finora quasi due milioni. Che si sommano anche alle somme che deve ancora ricevere dalle precedenti proprietà della Ternana".
I numeri parlano chiaro: 1 milione e 980mila euro già anticipati si sommano al milione e mezzo che l'ex presidente della Ternana e Ad di Unicusano deve ancora ricevere dalla cessione a Guida, con obbligazione dei D'Alessandro.
"È evidente che però questi soldi servono alla realizzazione dello stadio - ha confermato il vicesindaco Corridore -, non a coprire i debiti fatti da altri. Purtroppo si è creato un'illusione anche da parte di alcuni giocatori... Siccome si pensa che Bandecchi continuerà a mettere i soldi, allora non si fanno le transazioni, tutti alzano i prezzi, tutti non se ne vogliono andare in altre società se non hanno la liquidazione".
L'appello di Corridore suona come un ultimatum: "Adesso anche quei calciatori che non rientrano più nei piani della società sanno che ci sarà una penalizzazione. Voi sapete quello che succede alla seconda, quindi facessero i conti. Perché, o accettano quello che è giusto in una situazione del genere, oppure il rischio più che concreto è quello di perdere tutto".
Poi Corridore si rivolge direttamente ai tifosi: "Andrebbe compreso che tutti gli sforzi fatti da Stefano Bandecchi sono stati animati e sono serviti finora a salvare la Ternana. Vorrei che tutti i tifosi ternani comprendano che se oggi la Ternana è iscritta al campionato di C è grazie a Stefano Bandecchi, perché altrimenti il giorno seguente allo spareggio col Pescara la società non si sarebbe iscritta. Noi saremmo già spariti".
Il sindaco Bandecchi, secondo quanto riferisce il vicesindaco, non sta con le mani in mano: "Posso dire che ogni giorno fa incontri per cercare di trovare società acquirenti. Ieri l'altro ne ha fatti due, ieri uno prima di venire a Terni per la conferenza stampa e un altro nel pomeriggio per cercare società solide che portino avanti questo discorso e che realizzino pure il nuovo stadio".
Il calendario sportivo incalza con la sua inesorabile progressione. Sabato 9 agosto alle 20.30, la Ternana scenderà in campo contro l'Entella per la Coppa Italia Frecciarossa, quella riservata alle squadre di Serie A, B e alle big di Serie C. Un appuntamento che sa di esame di maturità per un club che ha dovuto cancellare l'amichevole con il Benevento, alimentando ulteriori interrogativi sulla situazione che regna all'internod el gruppo rossoverde e della squadra.
Intanto, il Gruppo Umbro dell'Ussi ha preso posizione sulla situazione comunicativa del club, evidenziando due episodi significativi: l'allenamento congiunto contro l'Ostia Mare disputato senza alcuna comunicazione alla stampa e gli allenamenti del 31 luglio annunciati a porte aperte ma poi risultati chiusi ai cronisti.
La richiesta degli operatori dell'informazione è chiara: serve una figura giornalistica che funga da quotidiano riferimento, una necessità che diventa ancora più urgente in questo periodo di transizione. Come sottolinea l'Ussi Umbria: "La figura di un giornalista responsabile della comunicazione rimane necessaria, anche per costruire un clima di maggiore serenità".
La partita più importante, quella che si gioca lontano dai riflettori del campo, è invece iniziata da tempo. E il fischio finale dipenderà dalla capacità di trovare soluzioni concrete prima che il calendario segni nuovamente quella data del 16 settembre che tutti sperano di affrontare con la squadra ancora in C.