Che prima o poi quello del termovalorizzatore e della chiusura del ciclo dei rifiuti sarebbe diventato un tema caldo della campagna elettorale per le Regionali e ora, oltre al tema ci sono anche le protagoniste del duello: Stefania Proietti e Roberta Tardani.

La candidata del centrosinistra, appena concluso un tour nell’orvietano in cui ha parlato solo di sanità, ha aspettato di sconfinare nel tuderte prima di parlare di rifiuti. Nel territorio di Antonino Ruggiano, ex presidente di AURI, che ha emesso il bando per l’inceneritore unico umbro, lei è andata all’attacco. Da Orvieto, però, dove sta rintuzzando attacchi continui da sinistra proprio sulla sanità, la sindaca Tardani ha deciso di non lasciar cadere. E dopo aver disertato il dibattito sulla salute (considerato un trappolone) tra i candidati presidenti, ha sparato a zero sulle dichiarazioni della sindaca di Assisi.

Proietti dice no all’inceneritore unico regionale. E ribatte sulla ricetta del riciclo e riutiizzo. Una ricetta che il centrosinistra non applica a Roma, dove Gualtieri vuol fare l’inceneritore, ma che in Umbria è il leit motiv della campagna elettorale. E la Capitale non è citata a caso, perché è proprio quella che Proietti evoca dicendo che l’Umbria è più piccola di un quartiere romano. Invece nel centrodestra la decisione l’hanno presa. Hanno messo il termovalorizzatore nel piano regionale dei rifiuti e hanno bandito la gara. Perche – dicono – le discariche si stanno esaurendo. E nessuno le vuole più. E Tardani da Orvieto difende la scelta.

Proietti-Tardani: scontro a distanza tra sindache sul temovalorizzatore e i rifiuti umbri

La candidata alla presidenza della regione del centrosinistra è sbarcata nella Media Valle del Tevere. Il tour della sua campagna elettorale “In Cammino per l’Umbria” ha toccato i comuni di Massa Martana, Todi, Monte Castello di Vibio, Fratta Todina, San Venanzo e Marsciano. Ed è lì che ha sferrato il suo attacco.

Un territorio in gran parte definito idoneo per la realizzazione del nuovo inceneritore fortemente voluto dalla Destra – ha sparato a palle incatenate Proietti -. La percezione dei cittadini è però opposta. Abbiamo ascoltato gli abitanti della zona. E il presidente del comitato “Non bruciamo il futuro”, Alfio Fiacca, oltre alle comunità dell’Umbria incontrate durante il nostro cammino. Per tutti, l’inceneritore è un impianto dannoso per una regione che ha una popolazione inferiore a quella di un municipio di Roma“.

Tempo un’ora dalal diffusione della nota e la sindaca di Orvieto Roberta Tardani ha preso lo smartphone. E sulla sua pagina Facebook ha subito risposto al fuoco avversario.

La candidata presidente della “coalizione del no”, Stefania Proietti, si è detta contraria alla realizzazione del termovalorizzatore in Umbria – risponde Tardani -. La soluzione individuata dal nuovo piano regionale dei rifiuti per chiudere il ciclo. E mettere finalmente fine ad un sistema che per decenni si è incentrato esclusivamente sulle discariche. Il nostro territorio, come gli altri sedi di impianto, hanno già pagato un prezzo fin troppo alto per le scellerate – quelle sì – scelte della sinistra che ha governato per 50 anni la regione“.

Il centrosinistra: “Raccolta differenziata e riciclo”. La sindaca di Orvieto: “Vogliono ampliare le discariche, non lo permetteremo”

Lo scontro tra le due ladies di ferro continua nel merito dei progetti. Da una parte Proietti rilancia sul recupero, riciclo e riuso. Con una raccolta differenziata ancora più spinta. Dall’altra la sindaca orvietana, che sta gestendo la fase di esaurimento della discarica sul suo territorio, chiude la porta in faccia a questa opzione. Forte dell’esperienza fatta dalla città della Rupe con l’impiantistica ambientale in questi anni. In cui il ciclo, nonostante una differenziata spinta, non lo si riesce a chiudere.

Come candidata presidente e insieme a tutte le forze politiche della coalizione che mi sostiene – chiarisce Proietti -, riteniamo che con l’inceneritore avremo solo più rifiuti provenienti anche da altre regioni e più traffico pesante. L’alleanza ‘In Cammino per l’Umbria’ si schiera contro una scelta scellerata, che nulla ha a che fare con la nosta Regione. Dove ci sono invece punte di eccellenza nella raccolta differenziata anche nelle città con più alto afflusso turistico. Dobbiamo continuare sulla stada delle tre R. Ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti. Non certo incenerirli, perché vogliamo essere il cuore verde d’Italia non solo a parole, ma nei fatti“.

Oltre a dire “no” a qualsiasi cosa – ribatte Tardani -, Proietti ci dica una volta per tutte, con modalità e tempi precisi, come vuole concretamente gestire il sistema dei rifiuti nella nostra regione. Dove intende smaltirli. E soprattutto dove intende realizzare una nuova discarica. Perché Orvieto non consentirà più alcun ampliamento. L’abbiamo detto e lo ribadiamo: chiunque frenerà e metterà in discussione il nuovo piano regionale dei rifiuti, si renderà responsabile di ogni eventuale ulteriore ampliamento della discarica. Noi non lo permetteremo“.

Al prossimo round sul termovalorizzatore, anche se Proietti e Tardani non si fermeranno al suono del gong.