Oggi Terence Hill festeggia 85 anni. Era il 1970 quando Mario Girotti, questo il vero nome dell’attore, produttore e sceneggiatore italiano, interpretato sul grande schermo “Lo chiamavano Trinità” e si trasformava nel pistolero più iconico del cinema italiano.
Terence Hill è stato uno dei personaggi che ha segnato la storia della nostra cultura cinematografica, regalando scene indimenticabili e incredibili scazzottate al fianco dell’inseparabile partner Bud Spencer, venuto a mancare nel 2016.
Terence Hill festeggia 85 anni. “Lo chiamavano Trinità” il film che lo rese celebre
Oggi Terence Hill festeggia 85 anni dopo 54 anni di distanza dal film che lo ha reso celebre. Attendiamo adesso l’uscita nelle sale del film “Trinità, la suora e la Pistola”, la cui produzione è stata annunciata l’anno scorso. Per tanti anni Mario Girotti, questo il suo vero nome, ha dato il volto a Don Matteo, il protagonista della serie omonima che racconta la vita e le avventure di questo sacerdote cattolico che, dopo aver trascorso molti anni all’estero come missionario, decide di tornare in Umbria e diventa parroco della chiesa di San Giovanni Battista di Gubbio.
L’indimenticabile interpretazione di Don Matteo, prima a Gubbio poi a Spoleto
Dopo 13 stagioni, Terence Hill nel 2022 ha deciso di lasciare la serie televisiva Rai e il suo posto è stato preso da Raul Bova, che inizialmente ha suscitato diverse polemiche. Però non c’è il pericolo di non vederlo più al cinema, perché proprio lo scorso anno ha annunciato la produzione del film “Trinità, la suora e la Pistola” ispirato a una storia vera in cui introduce anche un personaggio storico, Billy The Kid (la Pistola). Un progetto che ci porta indietro nel tempo e per cui l’attore ha avuto un grande coraggio per tornare a recitare un personaggio che ha interpretato quando aveva 31 anni. Non vi è l’annuncio della data di uscita del film ancora ma sappiamo che verrà girata in Abruzzo.
Mario Girotti nasce a Venezia il 29 marzo 1939 da Girolamo Girotti, originario di Amelia (in provincia di Terni), e Hildegard Thieme, tedesca, originaria di Dresda. Nel 1943, all’età di quattro anni, si trasferisce con la famiglia in Germania, presso Lommatzsch (in Sassonia), cittadina natia dei nonni materni, a causa del lavoro del padre, un chimico impiegato presso la Schering.
Terence Hill inizia la carriera come attore-bambino
Secondogenito di tre figli (i fratelli Odoardo e Piero hanno avuto piccole esperienze in ambito cinematografico in tenera età), trascorre la prima infanzia assieme ai nonni a Lommatzsch, durante i bombardamenti anglo-americani della Seconda guerra mondiale. Ritorna poi in Italia nel 1945, all’età di sei anni, e si stabilisce ad Amelia, il paese natio del padre.
L’esordio sul grande schermo avviene come attore bambino in maniera quasi casuale, quando dal regista Dino Risi lo nota durante una gara. Mario ottiene la scrittura per una piccola parte del film Vacanze col gangster (1951).
Le sue interpretazione con registi famosi
Da qui inizia la sua lunga carriera cinematografica che lo porta a lavorare anche con registi di valore quali Mauro Bolognini, Citto Maselli e Gillo Pontecorvo. Nel 1963 ricopre il ruolo del conte milanese Cavriaghi nel Gattopardo di Luchino Visconti, accanto a Lucilla Morlacchi.
Il 1967 fu l’anno nel quale si sposò con un a ragazza tedesco-americana e si cambiò anche il nome: Terence Hill. Da allora fu quello il nome fortunato che gli aprì una grande carriera, soprattutto quando interpretò con Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, due film iconici: “Lo chiamavano Trinità” e “…Continuavano a chiamarlo Trinità”, che presto diventarono dei cult-movie.
In coppia con Bud Spencer, un sodalizio vincente
Con Bud Spencer interpretò poi una serie lunghissima di film, non solo spaghetti-western, che diedero alla coppia notorietà internazionale.
Come abbiamo già ricordato, in Umbria la figura di Terence Hill è molto amata per l’interpretazione di Don Matteo, protagonista di 13 serie televisive, tra il 2000 e il 2022, prodotte dalla Lux-Vide delle quali le prime 8 girate a Gubbio e le restanti a Spoleto. A Gubbio la sua persona ha lasciato il segno e ormai certi luoghi ricordano il nome di Don Matteo.
Non è infatti raro incontrare dei turisti che cercano “la chiesa di Don Matteo”, nella realtà l’antica chiesa di San Giovanni Battista o che si fermano al bar di Piazza Grande e si siedono al tavolo dove Don Matteo e il maresciallo Cecchini (Nino Frassica) si sfidavano agli scacchi. Indossano chi il baschetto di Don Matteo chi invece il cappello da maresciallo dell’Arma.
Terence Hill ha avuto modo di ritornare a Gubbio di recente durante lo SpencerHill Festival che si è tenuto a Gubbio la scorsa estate.
Ha vissuto negli Stati Uniti d’America per più di 30 anni con la moglie Lori Zwicklbauer, statunitense di origini tedesche. Raggiunge infine l’Umbria dove si stabilisce e alla quale si è affezionato, dopo esservi rimasto per molto tempo in occasione delle riprese della serie Don Matteo.
Terence Hill festeggia 85 anni: l’Umbria nel cuore
Per l’attore si tratta peraltro di un ritorno nei luoghi di origine, visto che il padre era nativo di Amelia.
Ha praticato in gioventù, nuoto, pugilato e ginnastica artistica, ottenendo buoni risultati. È appassionato di calcio e tifoso della Roma, come da lui stesso dichiarato, nonostante in gioventù abbia gareggiato, insieme al fratello Odoardo, per la polisportiva della Lazio. Simpatizza anche per il Gubbio.
Auguriamo a Terence Hill una lunghissima vita e ancora tanti film…