Il tentato furto avvenuto nella serata di venerdì 31 gennaio in un’abitazione situata lungo la strada regionale 298 Eugubina, che collega Gubbio a Perugia, ha acceso i riflettori su un caso ancora avvolto nel mistero. I Carabinieri di Gubbio stanno vagliando la posizione di una persona mentre proseguono le indagini per fare chiarezza sull’accaduto.

Erano circa le 18 quando la proprietaria dell’abitazione, una donna di 30 anni, è rientrata a casa e ha immediatamente notato qualcosa di strano. Sul pavimento c’erano impronte sospette e, con crescente preoccupazione, ha scoperto una finestra aperta. Ma il vero colpo di scena si è verificato pochi istanti dopo: la donna ha sentito distintamente il rumore di una persona in fuga, che si dirigeva all’esterno della casa, inoltrandosi in un’area impervia.

L’abitazione si trova in una zona con caratteristiche morfologiche particolari: a monte della casa si estende un campo incolto, delimitato da una recinzione e disseminato di rovi e dirupi, fino a uno strapiombo pericoloso. Un’area difficile da attraversare, se non addirittura impossibile, soprattutto per qualcuno in fuga e con il rischio di rimanere bloccato.

Il tentato furto è avvenuto senza forzare né finestre né serrature

Uno degli elementi più particolari di questo tentato furto è il modo in cui i malintenzionati sono riusciti a entrare nell’abitazione. Nessuna finestra forzata, nessuna serratura scassinata. Gli intrusi sono riusciti ad accedere sollevando abilmente la maniglia della finestra, un’azione che lascia intendere una certa esperienza e destrezza nel superare gli ostacoli senza destare sospetti.

Il piano, però, non è andato come previsto. Forse disturbati dal rientro della proprietaria o resisi conto delle difficoltà nella fuga, i ladri si sono dileguati rapidamente, abbandonando però dietro di sé un elemento chiave per le indagini: uno zaino con attrezzi sospetti.

Tra i rovi che circondano l’abitazione, gli inquirenti hanno rinvenuto uno zaino contenente oggetti che fanno pensare a un tentativo di effrazione ben pianificato. Al suo interno sono stati trovati:

  • una mazza, probabilmente destinata a sfondare eventuali barriere;
  • una torcia, utile per muoversi nel buio;
  • una walkie talkie, forse per mantenere il contatto con un complice;
  • una bomboletta di spray al peperoncino, che potrebbe essere stata pensata come strumento di difesa o per neutralizzare eventuali testimoni.

Il contenuto dello zaino abbandonato, lascia pensare a ladri professionisti

Il contenuto dello zaino rafforza l’ipotesi che i responsabili del tentato furto non fossero semplici improvvisatori, ma persone con un piano preciso e strumenti adeguati a portarlo a termine.

Subito dopo la segnalazione della proprietaria, sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Gubbio, che hanno effettuato i primi rilievi già nella serata di venerdì. Il giorno successivo, sabato 1 febbraio, gli agenti sono tornati per un ulteriore sopralluogo, con l’obiettivo di raccogliere più dettagli possibili sull’accaduto.

L’area in cui i ladri si sono dati alla fuga è stata ispezionata attentamente, nel tentativo di individuare eventuali tracce che possano portare alla loro identificazione. Inoltre, la posizione di una persona è attualmente al vaglio delle forze dell’ordine, sebbene al momento non siano stati forniti ulteriori dettagli sull’identità o sul ruolo che potrebbe aver avuto nel tentato furto.

Questo episodio ha suscitato preoccupazione tra i residenti della zona, già in passato teatro di episodi simili. La facilità con cui i malintenzionati sono riusciti a entrare nell’abitazione solleva interrogativi sulla sicurezza delle abitazioni in aree più isolate, spesso bersaglio privilegiato per i ladri.

Gli abitanti chiedono un potenziamento delle misure di sorveglianza e un maggiore controllo del territorio per scongiurare il ripetersi di episodi simili. L’uso di telecamere di sicurezza e sistemi di allarme avanzati potrebbe rappresentare un deterrente efficace per proteggere le abitazioni.

Alla ribalta ancora una volta il tema della sicurezza urbana

Al momento, gli investigatori stanno esaminando tutte le piste possibili per individuare i responsabili. Lo zaino ritrovato rappresenta un elemento chiave che potrebbe fornire indizi utili: impronte digitali, eventuali tracce biologiche o persino collegamenti con altri episodi simili.

Le forze dell’ordine invitano chiunque abbia notato movimenti sospetti in zona a fornire informazioni utili. La collaborazione della cittadinanza può rivelarsi determinante per risolvere il caso e prevenire futuri tentativi di furto.

La vicenda del tentato furto al Belvedere si inserisce in un quadro più ampio di episodi che sollevano il dibattito sulla sicurezza urbana e sulla necessità di misure più incisive per tutelare i cittadini. Le indagini proseguono e non si escludono sviluppi nei prossimi giorni.