Il tenore Paolo Nevi è riuscito a sfatare il luogo comune del “nemo propheta in patria“. Il suo, infatti, è stato un trionfale ritorno a casa, dopo la conclusione del percorso formativo all’Accademia di canto della Scala e l’inizio di una sfolgorante carriera. È stato proprio il tenore ternano il protagonista del concerto-recital ospitato nello scorso week end dal “Circolo Il Drago” di Terni. Ad accompagnarlo la pianista coreana Dahyun Kang, che ha proposto brani operistici con musiche di Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini, Leoncavallo.
Si è trattato del quarto concerto promosso e organizzato interamente dal Circolo il Drago, in piazza del Duomo, che ha donato alla città un cartellone di appuntamenti a ingresso gratuito. Grazie alla Direzione artistica del maestro Carlo Palleschi, direttore d’orchestra di fama internazionale, il Drago ha aperto le porte alla città e sta regalando degli spettacoli unici e di altissimo livello artistico.
Il tenore Nevi strappa una standing ovation e propone anche un viaggio nella musica leggera
Il tenore Paolo Antonio Nevi ha strappato una standing ovation al salone gremito dagli appassionati del bel canto. Una voglia di musica di qualità e di lirica, che è stata testimoniata dalla grande partecipazione cittadina all’evento. In uno scenario ideale per questo tipo di eventi, all’interno di Palazzo Bianchini Riccardi del XVI secolo, Paolo Nevi ha commosso tutti gli spettatori dimostrando di essere in grado di poter raggiungere la fama dei più grandi tenori. Per lui e per la pianista Dahyun Kang anche una lunga serie di bis, concessi alla platea. Tra questi una suggestiva versione de “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, che ha riportato la 27enne star emergente della lirica all’inizio del suo percorso musicale.
Nel mese di maggio altri quattro concerti per la stagione musicale del circolo ternano
Nel mese di maggio il “Circolo Il Drago” di Terni proporrà altri quattro concerti gratuiti per la sua stagione concertistica. Si comincia il prossimo 4 maggio con Alessandro Mennini al pianoforte alle 17.30. L’artista proporrà musiche di Beethoven, Chopin, Wagner/Liszt, Ravel, Skrjabin. Ancora pianoforte l’11 maggio, sempre alle 17.30, con Susanna Nucci, che eseguirà brani di Scarlatti, Chopin, Debussy, Skrjabin e Prokof’ev. Escursus storico nella canzone italiana dagli anni ’20 al secondo dopoguerra con il concerto del 18 maggio alla stessa ora. Ad esibirsi sarà il Quintetto Lola e lo swing italiano. Infine, il 25 maggio alle 17.30 i solisti e coro del Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia, diretti dal direttore artistico del festival Carlo Palleschi, proporranno lo Stabat Mater per soli, coro a 4 voci miste, pianoforte.
Per partecipare ai concerti è sufficiente prenotarsi inviando una email a [email protected].
Chi è Paolo Antonio Nevi, l’artista ternano che proviene dalla musica punk
Paolo Antonio Nevi è nato a Narni nel 1997. Si è diplomato al Liceo Musicale “F. Angeloni” di Terni, dove è stato promotore di una band punk i “Metropolis”. Successivamente, pur mantenendo la passione per la musica contemporanea, ha conseguito la laurea breve al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma con Nemi Bertagni. E, infine, ha completato i suoi studi all’Accademia del Teatro alla Scala con Luciana D’Intino.
Ha vinto i premi Fondazione “Luciano Pavarotti” e Giovane talento RTI Autunno del Campus maschile al concorso “Etta e Paolo Limiti”. Si è imposto nel concorso “Iva Pacetti” XV Edizione Associazione Pratolirica e ha conseguito il premio “Renata Tebaldi” nell’ambito del Concorso Tullio Serafin. È stato Best Under 25 nel CLIP (Concorso Lirico Internazionale Portofino) e secondo premio al Concorso internazionale Spazio Musica e al Teatro “Carlo Felice” di Genova.
Si è esibito per I concerti dell’Accademia e il concerto Alla Francese nel ridotto Arturo Toscanini del Teatro alla Scala. Tra le sue interpretazioni al Teatro alla Scala, il debutto nei ruoli di Don Ramiro nella Cenerentola per bambini di Rossini (2019/20). Poi quello di Benvolio in Roméo et Juliette di Gounod (2020) e di Don Curzio in Le nozze di Figaro di Mozart (2021), sotto la direzione musicale di Daniel Harding. Infine è stato Paolino in Il matrimonio segreto di Cimarosa sotto la direzione di Ottavio Dantone (2022).