C’è voluto qualche mese in più rispetto ai programmi, ma alla fine l’amministrazione Bandecchi – che ha trovato largo consenso in consiglio comunale – può manifestare la sua piena soddisfazione per il via libera al project financing del tempio crematorio. Si completeranno così, con una servizio richiesto da anni dai cittadini ternani, i servizi cimiteriali territoriali. Con un plus: l’abbassamento delle tariffe, che saranno le più economiche dell’area vasta.

Il disco verde è arrivato in consiglio comunale dopo che il progetto era stato rinviato un paio di volte in commissione. La prima per poter valutare alcune modifiche operative al progetto. È stato rivisto, per esempio, il piano tariffario con un aggiustamento delle royalties comunali. Ed è stato inserito un nuovo impianto comprendente la camera settoria con le celle frigorifere. Il che consentirà al Comune di evitare il trasporto delle salme a Perugia per autopsie o quando è richiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria. Poi una seconda volta per aggiornare l’iter procedurale ed evitare di incorrere in rischi di contenzioso nella successiva fase di gara.

Tecnicamente il consiglio comunale ha adottato la modifica al programma triennale delle esigenze pubbliche idonee ad esser soddisfatte attraverso forme di partenariato pubblico-privato. E quindi ha dato via libera alla valutazione preliminare di convenienza e al progetto di fattibilità tecnica-economica della proposta di project financing.

Astenuti i consiglieri del PD e il gruppo Misto, il tempio crematorio mette d’accordo l’intero centrodestra

Hanno votato a favore 22 consiglieri, 7 gli astenuti. Sull’opera, insomma, si è ricompattato tutto il centrodestra con il gruppo di Fratelli d’Italia che ha annunciato il proprio favorevole col capogruppo Marco Cecconi. E a favore si erano espressi già in commissione i consiglieri Francesco Ferranti di Forza Italia e Valdimiro Orsini (Lista Masselli Sindaco). Fatti i conti in aula, sono rimasti fuori i 4 consiglieri del PD e i 3 del gruppo Misto. La proposta di partnerariato pubblico-privato è stata presentata dall’operatore economico Altair funeral Srl di Brescia. Si tratta di un player tra i più conosciuti e solidi in Italia. Ora, dopo la fase preliminare si passerà al bando di gara per la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto di cremazione nel Comune di Terni.

Abbiamo ottenuto un largo consenso – dice il vicesindaco Riccardo Corridore, che si è speso in prima persona per la realizzazione del tempio crematorio a Terni -. Abbiamo raccolto anche proposte e indicazioni migliorative dall’opposizione, lavorando in sinergia per l’interesse della città. Spaice che il Partito Democratico abbia deciso di non votare a favore di un atto che va in direzione dell’ampliamento dei servizi per i ternani. Che avranno le tariffe migliori del centro Italia. Come Alternativa Popolare siamo soddisfatti di aver centrato questo obiettivo, con il contributo degli altri partiti di centrodestra. Lo abbiamo fatto col nostro metodo: analisi, studio e soluzione per i cittadini“.

Il progetto della Altair Funeral prevede interventi per 4 milioni di euro e la conclusione dei lavori nel 2026

Il progetto di fattibilità della Altair Funeral verrà, dunque, posto a base di gara. Un bando che premierà l’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo. Possibili dunque ulteriori miglioramenti. Sia per le royalties del Comune sia per l’eventuale inserimento di una linea per la cremazione degli animali d’affezione.

La proposta di affidamento in concessione prevede l’inizio dei lavori nel 2025 e la conclusione nel 2026. La durata della concessione è pari a 25 anni dalla consegna delle aree. E il progetto prevede un investimento complessivo di 4,1 milioni di euro. La stima del canone medio annuo a favore del Comune è di 126 mila euro circa. I ricavi totali dell’operazione economica sono quantificati in 28,6 milioni e i costi totali in 17,7 milioni di euro.

Il nuovo Tempio crematorio di Terni sarà realizzato senza oneri per il Comune. Prevista la gestione complessiva e una serie di servizi. Tra questi attività organizzative di front office, gestione funzionale e manutenzione dell’impianto. E poi gestione dei rifiuti, analisi ambientali, attività informatiche per lo sviluppo del sistema di prenotazione on line e sito internet. Infine, il sistema di tracciabilità delle operazioni di cremazion e servizi aggiuntivi a favore dell’utenza per l’organizzazione del commiato.

Il privato assume per intero il rischio di gestione. La proprietà delle opere è in capo al Comune di Terni al quale non spetta nessun onere. Ma andrà una royalty annuale pari al 6,5% dei ricavi relativi alle cremazioni effettuate, per un totale stimato di 1,7 miloni di euro circa.