Il Telescopio Einstein prenderà il via da Perugia. Il primo prototipo, alla scala di dieci metri, di uno dei bracci del rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione (Einstein Telescope) sarà, infatti, realizzato in Umbria. A costruirlo sarà il futuro Laboratorio Internazionale CAOS (Centro per Applicazioni sulle Onde gravitazionali e la Sismologia), del quale stamane si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra.
Il nuovo laboratorio dell’Università di Perugia, che sarà realizzato con l’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) e grazie ai fondi PNRR-MUR del progetto ETIC, sarà un centro internazionale per attività di ricerca e sviluppo sulle tecnologie delle sospensioni e dei sistemi di controllo.
Telescopio Einstein: uno strumento per scoprire il mistero delle fusioni dei buchi neri e delle stelle di neutroni
“Per riuscire a rivelare tutte le fusioni di buchi neri e di stelle di neutroni avvenute nel nostro universo, oltre a nuovi fenomeni astrofisici ancora mai osservati come le esplosioni di supernovae, – spiega Helios Vocca, ricercatore all’INFN e professore all’Università di Perugia, responsabile del laboratorio CAOS – Einstein Telescope eseguirà misure di precisione estrema per le quali dovranno essere sviluppate tecnologie oltre lo stato dell’arte”.
Alla cerimonia di posa della prima pietra, che ha visto l’intervento da remoto del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, hanno preso parte Maurizio Oliviero, rettore dell’Università di Perugia, Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN, Cristina Bertinelli, assessore alle Finanze e Bilancio in rappresentanza del Sindaco di Perugia. Intervenuti, tra gli altri, e sono intervenuti Marco Pallavicini, vicepresidente dell’INFN, che ha presentato la candidatura italiana a ospitare Einstein Telescope in Sardegna, e proprio Helios Vocca, responsabile del laboratorio CAOS, che ha presentato caratteristiche e obiettivi del nuovo laboratorio internazionale.
Oltre 6 milioni di finanziamenti per la nuova struttura di ricerca perugina che realizzerà il braccio del Telescopio Einstein
Il nuovo laboratorio dell’Università di Perugia sarà realizzato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Fisica e Geologia e la Sezione di Perugia dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. In arrivo un investimento del valore complessivo di oltre 6 milioni di euro, di cui 5,7 sui fondi PNRR del progetto ETIC (Einstein Telescope Infrastructure Consortium), finanziato nell’ambito della Missione 4 coordinata dal MUR Ministero dell’Università e della Ricerca, e circa 500 mila euro su fondi MUR Dipartimenti di Eccellenza dell’Università di Perugia e su fondi dell’Ateneo stesso.
“Caos è il presente che crea le prospettive per il suo stesso futuro, Einstein Telescope. Tutto è profondamente collegato. Ciò che noi vogliamo fare insieme con la comunità scientifica, l’Università e gli Enti di Ricerca è creare i presupposti per la stabilizzazione delle infrastrutture strategiche”, ha spiegato il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Gli interventi delle istituzioni: dal ministro Bernini, al presidente di INFN Zoccoli, fino al rettore Oliviero
“Un centro internazionale di innovazione tecnologica nel cuore d’Italia, – ha commentato Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN – questo sarà CAOS: un laboratorio di ricerca e sviluppo per le tecnologie di frontiera necessarie a Einstein Telescope, uno dei principali progetti al mondo di fisica fondamentale del prossimo futuro”.
“La posa della prima pietra del laboratorio CAOS rappresenta un passo importante verso Einstein Telescope, uno dei più affascinanti progetti che mira ad ampliare la nostra conoscenza dell’universo – ha sottolineato Maurizio Oliviero, rettore dell’Università degli Studi di Perugia -. Ospitare a Perugia, nel polo ingegneristico questa infrastruttura di ricerca e sviluppo di tecnologie d’avanguardia è motivo di grande orgoglio. CAOS avrà importanti ricadute sul piano scientifico e tecnologico, offrendosi come un punto di riferimento per la ricerca sperimentale sulle onde gravitazionali, e ponendo ancora una volta, grazie alla nostra Università, l’Umbria al centro dei più importanti processi di ricerca internazionali”.
Il laboratorio CAOS: la ricerca sulle onde gravitazionali e oltre
Il nuovo Laboratorio Internazionale di ricerca CAOS sarà dedicato allo sviluppo delle tecnologie delle sospensioni delle ottiche e dei relativi sistemi di controllo per gli interferometri gravitazionali di terza generazione, in particolare proprio per il telescopio Einstein.
Contando sull’esperienza maturata dalla comunità scientifica italiana con l’esperimento Virgo, il principale obiettivo di CAOS sarà la progettazione di componenti essenziali per un interferometro laser gravitazionale. Si tratta dei sistemi di sospensione delle ottiche e i loro sistemi di controllo, che saranno poi testati realizzando il primo prototipo di braccio di Einstein Telescope, seppur nella scala di qualche metro (mentre i bracci del Telescopio Einstein saranno lunghi almeno una decina di chilometri).
Queste tecnologie potranno rivelarsi utili anche in altri settori, in primis in geofisica e sismologia, per sfruttarle nell’ambito delle ricerche sull’early warning per i terremoti. L’idea è quella di rivelare le piccolissime variazioni gravitazionali (che si propagano alla velocità della luce) causate dallo spostamento delle placche geologiche che determinano, con il loro sfregamento, le onde sismiche dei terremoti (che, invece, si propagano alle velocità ben più basse di qualche chilometro al secondo).
Inoltre, il laboratorio CAOS avrà anche un ruolo importante nella formazione dei giovani e delle giovani che vorranno specializzarsi in questo settore tecnologico ai fini della loro carriera professionale, sia essa nella ricerca o nell’industria.