Ad Assisi, culla del dialogo interreligioso e patrimonio mondiale dell’umanità, si è concluso il 27 novembre l’hackathon internazionale “Tech for SHRINEs”, un evento che ha riunito oltre 150 esperti da tutto il mondo per sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate dedicate alla protezione e valorizzazione dei luoghi di culto. L’iniziativa rappresenta un punto di svolta per coniugare tradizione e innovazione, dimostrando come la tecnologia possa giocare un ruolo fondamentale nella tutela del patrimonio culturale e spirituale.
Dal 25 al 27 novembre, quattro location simboliche di Assisi – la Basilica di San Francesco, l’Eremo delle Carceri, Piazza del Comune e la Pinacoteca Palazzo Vallemani – hanno ospitato i team di innovatori e le loro presentazioni. Questi luoghi, iconici per la loro bellezza e rilevanza storica, sono stati digitalizzati per creare dei “digital twin” (gemelli digitali). Questa tecnologia consente di monitorare e analizzare in tempo reale le strutture e i flussi di visitatori, rendendo possibile una gestione ottimale, soprattutto in vista di eventi di grande richiamo come il Giubileo e l’Ottocentenario francescano.
L’evento non si è limitato alla competizione: ha incluso workshop di alto livello, incontri con investitori europei e discussioni sull’etica delle tecnologie innovative, affrontando temi centrali per il futuro della protezione e gestione del patrimonio culturale.
Tech for SHRINEs: i quattro team che hanno sviluppato le migliori soluzioni innovative
Quattro team si sono distinti per le loro soluzioni innovative, ricevendo il plauso di esperti e investitori:
- Ascanio Technology: per l’Eremo delle Carceri, ha sviluppato un sistema di monitoraggio strutturale basato su fibre ottiche. Questo sistema integrato nei restauri garantisce una sorveglianza duratura e non invasiva, proteggendo le delicate strutture storiche.
- Etra POP-ART Platform: per Piazza del Comune, ha creato una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare immagini e audio in tempo reale. Il sistema rileva comportamenti anomali, come episodi di violenza, inviando avvisi immediati alle autorità.
- AiVu: per la Basilica di San Francesco, ha proposto un sistema di videosorveglianza intelligente. Utilizzando l’intelligenza artificiale, AiVu è in grado di prevenire atti di vandalismo e furti, migliorando la sicurezza del sito e la protezione delle opere d’arte.
- AI-CROWD-DEEP: per la Pinacoteca Palazzo Vallemani, ha implementato un sistema di analisi video in tempo reale. Questo strumento monitora i flussi di persone, identificando sovraffollamenti o comportamenti anomali, migliorando la gestione e l’esperienza dei visitatori.
Uno dei momenti più significativi dell’evento è stato il workshop “Ethics of Innovative Technologies”, al quale ha partecipato il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, insieme a padre Paolo Benanti, esperto di etica delle tecnologie e consulente di Papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale. Durante il dibattito, è emersa la necessità di bilanciare innovazione e rispetto dei valori umani fondamentali, garantendo che le tecnologie non solo proteggano i luoghi di culto, ma ne preservino anche il significato spirituale.
Proietti: “Trasformare Assisi in un hub per l’innovazione digitale”
Il sindaco Proietti ha sottolineato l’importanza di trasformare Assisi in un hub per l’innovazione digitale, promuovendo un ambiente che attragga giovani talenti e contribuisca allo sviluppo sostenibile. “San Francesco – ha affermato – è stato un innovatore del suo tempo, e oggi Assisi continua questa tradizione, abbracciando la tecnologia per proteggere e valorizzare il nostro patrimonio culturale.”
L’idea di creare gemelli digitali dei luoghi di culto rappresenta una delle innovazioni più promettenti presentate durante l’hackathon. I “digital twin” non sono solo modelli virtuali delle strutture fisiche, ma sistemi dinamici che integrano dati in tempo reale, consentendo una comprensione approfondita delle condizioni strutturali, dei flussi di persone e delle dinamiche ambientali.
Questa tecnologia può essere utilizzata per prevenire danni strutturali, ottimizzare la gestione degli spazi durante eventi ad alta affluenza e migliorare l’esperienza dei visitatori. Inoltre, i “digital twin” possono fungere da strumento educativo, offrendo tour virtuali interattivi e accessibili a un pubblico globale.
Uno degli obiettivi principali dell’hackathon è stato quello di proporre soluzioni che coniughino tecnologia e sostenibilità. I sistemi presentati non solo mirano a proteggere i luoghi di culto, ma anche a promuovere una gestione sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando il territorio.
Approccio integrato di Assisi combina innovazione tecnologica con collaborazione internazionale ed etica
Ad esempio, i sistemi di monitoraggio strutturale basati su fibre ottiche e intelligenza artificiale riducono la necessità di interventi invasivi, minimizzando l’uso di materiali e risorse. Allo stesso tempo, le soluzioni di gestione dei flussi di persone aiutano a prevenire il degrado delle strutture, prolungandone la vita utile.
L’hackathon “Tech for SHRINEs” rappresenta un modello replicabile non solo in Italia, ma anche a livello globale. Molti dei luoghi di culto e dei siti storici nel mondo affrontano sfide simili, dalla gestione dei flussi turistici alla prevenzione dei rischi ambientali e umani. L’approccio integrato di Assisi, che combina innovazione tecnologica, collaborazione internazionale ed etica, potrebbe ispirare iniziative analoghe in altri Paesi.
La speranza, come sottolineato dal presidente della Fondazione Safe Andrea D’Angelo, è che le soluzioni presentate durante l’hackathon trovino applicazione concreta ad Assisi e oltre. L’incontro con investitori europei rappresenta un’importante opportunità per trasformare queste idee innovative in progetti reali, contribuendo a proteggere e valorizzare il patrimonio culturale.
L’hackathon “Tech for SHRINEs” ha dimostrato come la tecnologia possa essere un potente alleato nella salvaguardia dei luoghi di culto, offrendo soluzioni innovative per affrontare sfide complesse.