Gli uffici comunali della direzione lavori pubblici hanno messo il piede sull’acceleratore: comincia il conto alla rovescia per la demolizione del teatro Verdi a Terni. L’intervento, atteso da anni dalla città, comincia a muovere i passi più importanti dopo gli stop and go degli ultimi mesi.
Stamane il gruppo di lavoro che segue l’andamento dei lavori ha fatto il punto con l’assessore Maggi, dopo aver ricevuto gli ultimi aggiornamenti dalla ditta appaltatrice dei lavori, la Krea Costruzioni. Intorno al tavolo di Palazzo Spada è stato stilato il cronoprogramma dell’intervento pià delicato prima della ricostruzione con il nuovo progetto. Quello della demolizione del vecchio stabile posizionato tra corso Vecchio, vico Sant’Agape e via dell’Ospedale.
Sono stati praticamente completati i basamenti in cemento, interni al cantieri della struttura, che dovranno ospitare la maxi-gru. Entro il 7 luglio le piattaforme saranno utilizzabili per il posizionamento delle strutture portanti del mezzo edile. Che entro la prossima settimana comincerà ad essere trasportata a Terni per essere montata entro il 14 luglio.
L’assessore Maggi: “Anticipato lo spostamento dei servizi del teatro Verdi, entro il mese via alla demolizione”
“Stiamo operando in una situazione particolarmente delicata – spiega l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi -. Il cantiere è attivo in un’area molto complessa. Ci troviamo all’interno del centro storico e, ogni giorno che si scava, ogni giorno che si fa qualche lavoro, si trova una sorpresa. L’ultima è stata il rinvenimento di un’ulteriore presenza di amianto, che ha costretto a smaltire i materiali. Però non abbiamo mai interrotto le operazioni. Il responsabile del procedimento, l’ingegner Matteo Bongarzone, ha cercato di ottimizzare i lavori. Portando già avanti durante il primo stralcio alcuni interventi previsti nell secondo“.
È il caso delle opere di sistemazione in un’unica area dei sostegni per la maxi-gru e dello spostamento dei sottoservizi (acqua, energia elettrica, linee telefoni che e cablaggi) all’esterno delle aree di lavoro nel cantiere. In corso di approvazione, inoltre, c’è una variante al progetto e ai lavori per il completamento complessivo dell’intervento. Il posizionamento della gru, invece, è stato riprogrammato rispetto alle previsioni, per via del rinvenimento durante gli scavi di alcuni cunicoli di collegamento tra i rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale. Le gallerie sono state bonificate e si è deciso di utilizzare un unico sito per il montaggio della struttura che dominerà corso Vecchio nel periodo di cantiere.
“Entro il 22 luglio contiamo di avere la gru montata dalla ditta – continua Maggi – e con il puntamento del mezzo inizieremo i lavori di demolizione. Abbiamo detto più volte che il progetto approvato e finanziato non ci convince. Avremmo operato diversamente, con una diversa impostazione. Ma ora la volontà dell’amministrazione comunale è quella di imprimere un’accelerazione all’intervento e di portare a conclusione questi lavori. Non possiamo più permettere alla città di non avere un teatro, un centro aggregativo e culturale fondamentale per la vita sociale del territorio. Stiamo cercando di realizzare il miglior compromesso possibile per realizzare la struttura nei temnpi previsti“.
Fine lavori prevista nel 2026: necessario rispettare i tempi del progetto finanziato col PNRR
Il progetto, approvato dalla precedente goiunta comunale nel 2022, è considerato dall’amministrazione Bandecchi come uno dei problemi più spinosi tra quelli ereditati. Non è un mistero che al sindaco e ai suoi amministratori l’intervento non piaccia. Tanto che l’architetto Leonelli, tra i più fieri oppositori del progetto, era stato nominato dallo stesso Bandecchi come suo consigliere per la rivisitazione dell’intervento.
La fine dei lavori, in linea coi tempi ipotizzati dal piano del PNRR che ha finanziato la costruzione, è prevista per il 2026. Il prossimo stato di avanzamento dei lavori, invece, è programmato per il mese di settembre. Quando si farà il punto sull’andamento delle opere. Con la demolizione, che prenderòà il via questo mese, si chiuderà una fase rilevante dell’intervento. Quella propedeutica alla nuova costruzione del teatro secondo il progetto approvato, che prevede il restauro della facciata neoclassica di Poletti e la realizzazione delle nuove strutture.
Prevista una nuova articolazione degli spazi della sala spettatori e dei palchi. La realizzazione di un “ridotto” per 220 posti di uso indipendente e una nuova torre scenica. Sarà costruita anche nuova copertura. Il costo dell’intervento cuba circa 19 milioni di euro.