Dal 18 luglio al 17 agosto 2025, la 64ª Stagione Estiva del Teatro Romano si conferma un appuntamento irrinunciabile nell’estate eugubina, celebrando l’incontro tra storia millenaria e linguaggi contemporanei. Quattordici serate e generi diversi – dal teatro classico alla musica, dalla lirica alla narrazione – in uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, immersi nella pietra e nel fascino archeologico.
Ad inaugurare la stagione, venerdì 18 luglio, sarà “Oreste” di Euripide, diretto da Dario Battaglia, in una chiave drammaturgica decisamente contemporanea. L’opera sarà portata in scena da una giovane compagnia teatrale, composta da sette attori e attrici, tra cui Francesca Piccolo e Ivan Graziano, protagonisti nel ruolo di Oreste.
Lo spettacolo, intitolato Oreste data zero, reinterpreta la tragedia come un viaggio interiore in un “non-luogo” che riflette una dimensione psicologica, quasi un manicomio simbolico in cui Oreste, ultimo sopravvissuto, lotta con i suoi fantasmi interiori.
“Un uomo solo, in preda a una crisi psichica da cui sembra non potersi liberare”, spiega la sintesi drammaturgica, annunciando uno spettacolo intenso, minimalista e psychologic‑drama.
Il cast, formato da sette interpreti, porterà in scena un gruppo compatto e preparato, capace di restituire intensità e tensione emotiva. Sarà allestita una scenografia essenziale, dove ogni elemento – luci, gesti, suono – sarà pensato per “espandere” il significato tragico dentro la pietra del teatro romano.
“Chi era Oreste?”, chiede lo spettacolo. Una domanda rivolta al pubblico, non solo al personaggio.
Il Teatro Romano, costruito nel I sec. a.C., rappresenta un contesto perfetto per questa stagione: luogo vivo, memoria storica, cornice spettacolare. Sotto il cielo stellato d’estate, diventa scenario ideale per avvicinare il pubblico contemporaneo ai grandi temi dell’antichità, ponendo riflessioni sull’identità, il senso di colpa, la follia.
Dopo Oreste, il cartellone prosegue con eventi che spaziano tra generi e linguaggi:
19 luglio – Oblivion Collection, spettacolo comico‑musicale con la compagnia Oblivion
22 luglio – Non fui gentile fui Gentileschi, regia di Roberto D’Alessandro con Debora Caprioglio
29 luglio – Jesus Christ Superstar, con Manolo Rivaroli e Luisa Baiocco
2 agosto – Doppia coppia, spettacolo con Neri Marcorè
12–13 agosto – Teatro classico con Anfitrione e Agamennone a firma della Compagnia Kerkìs
16 agosto – Il viaggio di Ulisse con Tony Esposito
17 agosto – Talk con Paolo Crepet: Il reato di pensare
La proposta include inoltre recital, musica rock, monologhi e approfondimenti culturali, disegnando un percorso ricco e inclusivo.
I biglietti sono disponibili presso l’Ufficio IAT (via della Repubblica) e al Caffè del Teatro Romano, il giorno precedente ogni spettacolo. Prezzi: intero 15 €, ridotto 12 € (under 25, over 65).
La stagione è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gubbio, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria, a conferma di una visione condivisa andata consolidandosi nel tempo.
Contesto unico – Il Teatro Romano come palcoscenico vivente
Qualità e varietà – Dal teatro classico al contemporaneo, dalla musica al talk
Volti noti – Francesca Piccolo, Ivan Graziano, Neri Marcorè, Paolo Crepet, Tony Esposito
Riflessione e intrattenimento – Spettacoli che coinvolgono l’emozione e la mente
Storia e comunità – Un rito collettivo che unisce cittadini e visitatori sotto le stelle
La 64ª Stagione Estiva al Teatro Romano non è solo una rassegna, ma un momento di comunità, un’esperienza culturale che attraversa le epoche, intreccia memoria e contemporaneità e rinnova ogni anno la magia di un luogo millenario.
“Ogni sera, al calar del sole, il Teatro Romano si accende di nuove storie … creando un ponte tra passato e futuro.” Così recita il programma, in cui il mito rivive, si interroga e torna a parlare al nostro presente.
Quando: dal 18 luglio al 17 agosto 2025
Dove: Teatro Romano, Gubbio
Biglietti: online o presso il Caffè del Teatro Romano / Ufficio IAT
Promosso da: Comune di Gubbio – Assessorato alla Cultura, Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria