Per Leonardo Varasano, la riapertura del Teatro Pavone a Perugia è “un risultato che viene da lontano”.
“Quando le amministrazioni comunali si avvicendano, è nelle cose che chi subentra erediti il risultato dell’esecuzione di progetti di medio o di lungo corso, gestendone l’ultimo tratto, quello delle apparenze che tutto riassumono. È fisiologico che questo accada e chi arriva ne celebri la chiusura. Questa è l’alternanza“: così esordisce, in una nota, il consigliere comunale di Progetto Perugia ed ex assessore alla Cultura nella precedente Giunta di Andrea Romizi.
A seguito delle elezioni amministrative nel capoluogo umbro di giugno scorso, con l’insediamento a Palazzo dei Priori della sindaca Vittoria Ferdinandi, oggi l’assessorato fa capo a Marco Pierini: vicesindaco e assessore con delega alle politiche culturali, gestione beni culturali, musei civici, biblioteche, rapporti con le istituzioni culturali e fondazioni, grandi eventi.
“Ma questo – spiega – non ha nulla a che fare con l’appropriazione dell’immagine di tutta la faticosa realizzazione: che verità e lealtà vorrebbero riconosciuta, anche e specie in questo momento, a chi nel tempo se ne è fatto carico per l’interesse generale”.
Leonardo Varasano: “No agli annunci trionfali”
Secondo il consigliere comunale d’opposizione Leonardo Varasano, esponente di Progetto Perugia, “non è opportuno, ed è deformante, impossessarsi dell’impegno e dei meriti altrui: magari anche dimenticando i demeriti di chi, della propria parte, c’era prima ancora di chi ha poi impresso la svolta positiva. Si finisce allora nell’artificio puro e nella patologia della comunicazione”.
“Di questa ingannevole patologia – afferma – si stanno avendo continui esempi all’esordio dell’amministrazione Ferdinandi. Vale per gli interventi sulla frana di Pretola, vale per il piano-strade, vale per i prossimi lavori nella Biblioteca di Villa Urbani. Vale, in maniera esemplare, per il teatro del Pavone”.
“Leggiamo di annunci trionfali per una prossima conclusione dei lavori e per la riapertura – prosegue il consigliere – Si vuol dimenticare, però, da dove si è partiti e quale percorso si è fatto“.
Varasano: “Ecco il percorso del Teatro Pavone”
“Si è partiti dall’accantonamento di un progetto caldeggiato dall’Amministrazione Boccali che stravolgeva il teatro per farne l’ennesimo ristorante del centro storico, con un dehors fisso che avrebbe inciso irreparabilmente su piazza della Repubblica. Le notevoli resistenze a quel progetto fecero naufragare quella inopportuna prospettiva”: Leonardo Varasano ripercorre, dunque, le tappe principali del percorso amministrativo verso la riapertura del Teatro Pavone.
“L’Amministrazione Romizi – illustra Varasano – si pose dinnanzi alle necessità del Pavone con una ben diversa consapevolezza, consegnata dalla storia: il Pavone è il più antico e prestigioso dei grandi teatri della città, realizzato all’inizio del Settecento nel cuore del centro storico ad opera generosa di un gruppo volontario di cittadini e con il supporto del Comune a sottolinearne il valore per la Città tutta”.
“Il 1° aprile 2016 si giunse così all’accordo di base tra il Comune di Perugia e la Pavone s.r.l.: si ebbe così la cessione al Comune in usufrutto gratuito e l’esecuzione comunale dei lavori, la cui gran parte è stata, a più riprese, supportata dalla Fondazione Perugia – racconta – Sono seguiti otto anni di faticosi lavori, inframmezzati, dalle difficoltà e dai rallentamenti della pandemia, con la volontà di restituire intatto nella struttura e nella funzione un bene culturale che è una primizia del centro storico e di tutto il nostro patrimonio storico-artistico e un luogo caro ai ricordi di tutti i perugini”.
“Ora – conclude il consigliere Varasano – con l’anno a venire, si avvicina la conclusione dei lavori, e già da adesso, nel periodo tecnico tra due stralci di lavori, sarà possibile una prima riapertura e la restituzione alla fruizione della cittadinanza. Si tratterà di un momento lieto e positivo per tutti e va bene sottolinearlo. E allora, al di sopra e al di fuori delle convenienze di immagine (e di una continua campagna elettorale) sarà il caso di ricordare lealmente questo percorso per tutto e per l’intero, senza dimenticarsi di ringraziare la Pavone s.r.l. e l’amministrazione Romizi. Evitando, così, scorrette distorsioni”.