26 Mar, 2025 - 14:00

Teatro Mancinelli di Orvieto: Ermal Meta e Giacomo Ferrara sono i protagonisti del weekend

Teatro Mancinelli di Orvieto: Ermal Meta e Giacomo Ferrara sono i protagonisti del weekend

Il Teatro Mancinelli di Orvieto si prepara a vivere un fine settimana di grande intensità artistica, con due appuntamenti imperdibili per gli amanti della musica e della prosa. Da un lato il ritorno sulle scene di Ermal Meta, che sceglie proprio il palco umbro per lanciare il suo nuovo tour teatrale. Dall’altro l’interpretazione sorprendente di Giacomo Ferrara in uno spettacolo visionario tratto da Gogol. 

Ermal Meta, l’anima ribelle della musica italiana torna in teatro al Mancinelli di Orvieto

Venerdì 28 marzo il sipario del Teatro Mancinelli si apre su uno degli artisti più intensi del panorama italiano: Ermal Meta. Il cantautore albanese naturalizzato italiano sceglie proprio Orvieto per dare il via al suo nuovo tour teatrale: un percorso musicale intimo e potente, capace di raccontare emozioni profonde e universali. La data zero rappresenta un banco di prova ma anche un regalo per il pubblico umbro, che avrà il privilegio di ascoltare in anteprima i brani del recente album "Buona Fortuna" insieme ai successi che lo hanno consacrato tra i grandi della musica italiana.

Meta, vincitore del Festival di Sanremo nel 2018, torna a vestire i panni del narratore musicale con la forza che lo distingue. Il suo live promette un viaggio tra parole e suoni, un racconto fatto di inquietudini e speranze, in una cornice raccolta come quella del teatro, capace di esaltare ogni sfumatura della sua voce e della sua scrittura. L’evento fa parte della stagione Tourné, promossa da Aucma e Mea Concerti, mentre il tour è prodotto da Friends and Partners insieme a Vertigo.

Gli ultimi biglietti sono ancora disponibili su TicketOne: l’appuntamento si preannuncia tra i più attesi della primavera culturale orvietana.

Giacomo Ferrara, l’incubo del quotidiano in scena con "Diario di un pazzo"

Due giorni dopo, domenica 30 marzo alle ore 18.00, il Teatro Mancinelli cambia volto e si immerge in un universo visionario e disturbante con lo spettacolo "Diario di un pazzo". Sul palco, Giacomo Ferrara, noto al grande pubblico per il ruolo iconico di Spadino in "Suburra", abbandona i panni del gangster per calarsi in quelli tormentati di Aksentij Ivanovic Propiscin, protagonista del racconto di Gogol rielaborato per la scena da Mario Moretti.

Ferrara si muove tra le pieghe di una mente fragile, sospesa tra illusioni e deliri, sogni di grandezza e abissi di solitudine. Il suo diario non è solo un racconto, ma un viaggio dentro le pieghe più oscure dell’animo umano, dove la realtà si dissolve e lascia spazio a un labirinto mentale in cui tutto è possibile e nulla è certo. "Dove ci troviamo? Nella sua casa? Nel palazzo immaginario di Freddie Mercury? Al ministero? O in un luogo da cui si ha bisogno di evadere quotidianamente? Cosa vuol dire alienarsi dalla realtà? Cosa vuol dire credere veramente di essere quello che non si è?", ci si chiede.

La regia di Alessandro Prete sceglie una via volutamente distopica, costruendo un ambiente teatrale che non cerca risposte ma genera domande. Un teatro che non conforta, ma scuote. La messa in scena diventa così un atto di resistenza poetica contro una società che impone ruoli e identità, in cui la follia diventa paradossalmente un grido di libertà.

Inserito nella stagione "Protagonisti", lo spettacolo rappresenta un altro tassello prezioso nella proposta culturale del Mancinelli. I biglietti sono disponibili su TicketItalia e presso la biglietteria del teatro, aperta da giovedì 27 a domenica 30 marzo.

Un teatro che cambia pelle: tra musica, follia e risate

Il Teatro Mancinelli conferma la sua vocazione di casa dell’arte in tutte le sue forme. Dopo il viaggio musicale con Ermal Meta e l’immersione psicologica con Giacomo Ferrara, lo spazio orvietano continuerà a sorprendere con due appuntamenti all’insegna della comicità.

Mercoledì 2 aprile con "Le Filippiche" di Filippo Caccamo e venerdì 4 aprile con "Imbarazziamoci" di Giuseppe Ninno, in arte Mandrake. Un calendario eclettico, pensato per tutti i gusti, che rende il Mancinelli un punto di riferimento irrinunciabile per il pubblico umbro e non solo.

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Giorgia Sdei
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