Con la presentazione di questa mattina, venerdì 20 settembre, ha preso il via ufficialmente il progetto artistico 2024-2025 dedicato al Teatro Bertolt Brecht di Perugia e curato da Fontemaggiore.
Oggi infatti c’è stata l’inaugurazione dei Percorsi di Stagione. Tali percorsi consisteranno in due giornate dal ricco palinsesto – fatto di spettacoli, tavole rotonde e attività di formazione – e rappresenteranno una importante occasione d’incontro tra istituzioni, artisti, insegnanti, associazioni, attori culturali e sociali. Lo scopo dell’iniziativa sarà quello di stabilire sinergie e mettere a punto un’azione coordinata e sistemica capace di misurarsi con significative esperienze nazionali. Oltre agli artisti coinvolti, alle due giornate parteciperanno: Festival Oriente Occidente di Rovereto, Teatro Stabile dell’Umbria, Cooperativa Sociale ASAD, Associazione Italiana Persone Down sezione di Perugia, Comunità Capodarco, Consorzio Abn, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Sempre nella mattinata odierna, al teatro Bertold Brecht di Perugia, sono state poi illustrate le stagioni teatrali per le giovani generazioni Uno Spettacolo di Famiglia e Teatro di Classe curate da Fontemaggiore rivolte alle famiglie e alle scuole di ogni ordine e grado. Non solo; al centro dell’attenzione c’è stato altresì il corso di formazione di Stagione dedicato ai docenti e inserito nella piattaforma S.O.F.I.A, a cura della Casa dello Spettatore di Roma: ente specializzato nella didattica della visione dello spettacolo dal vivo attivo sin dal 1995 che sperimenta in tutta Italia modelli per la formazione dello spettatore teatrale.
Assessore Croce: “Teatro Brecht come centro socioculturale 2.0”
Fabrizio Croce – l’assessore comunale con delega a turismo, spettacolo dal vivo e creatività urbana– ci ha tenuto a ringraziare Fontemaggiore per aver dato a questo luogo una funzione non scontata. “Il foyer di un teatro – ha affermato Croce – si è trasformato in spazio di comunità e di connessione, uno di quei luoghi che definirei necessari. Qui, anche grazie alla concezione dello spazio teatrale in senso non canonico, si abbattono barriere e si può fare rete”.
“Il Brecht – ha commentato, ancora, l’assessore – può diventare qualcosa di più di un luogo teatrale, separato dalla biblioteca e dal luogo delle associazioni: una sorta di centro socioculturale 2.0 che ospita attività culturali di tipo importante con la funzione di allargare la conoscenza. Proprio il tema della divulgazione attraverso determinate forme di spettacolo rende particolarmente rilevante la programmazione ospitata in questi ambienti”. Un’attività, secondo Croce, necessaria tanto più perché collocata nel secondo quartiere di Perugia, cioè San Sisto, “che non può definirsi periferico, ma anzi centrale vista la complessiva estensione del nostro comune”.
Polo teatro-biblioteca per la riqualificazione di San Sisto
All’evento di presentazione del progetto artistico di Fontemaggiore per il Teatro Brevht, questa mattina, è intervenuta anche l’assessora all’Istruzione del Comune di Perugia, Francesca Tizi. “In un periodo storico in cui le sfide educative si fanno sempre più complesse – ha spiegato – la cultura e il teatro offrono strumenti straordinari per la crescita personale e collettiva. I progetti presentati oggi, in particolare quelli rivolti alle giovani generazioni, sono fondamentali per portare i ragazzi a scoprire e amare il linguaggio teatrale, integrandolo nei percorsi didattici”.
“La possibilità di coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado in queste iniziative – ha proseguito Tizi – permette ai nostri studenti di ampliare i propri orizzonti culturali, sviluppando allo stesso tempo competenze fondamentali come l’empatia, la creatività e il pensiero critico”.
“Ci troviamo di fronte a un programma straordinario a partire dal Teatro di classe – ha esordito, infine, il vicesindaco Marco Pierini con delega alle politiche culturali – e straordinario è il fatto che il programma in sé sia in grado di interessare quattro assessorati, incluso quello alle politiche sociali. È nostra intenzione aderire e sostenere i modelli di successo presenti sul territorio e metterli in condizione di operare al meglio. Questo è un quartiere che non può che crescere attorno al polo teatro-biblioteca, due luoghi di crescita e formazione soprattutto per i giovani, senza dimenticare, tuttavia, i genitori che, accompagnando i figli, si immergono in questa realtà per la prima volta”.