Il Tavolo verde straordinario per la crisi dell’agricoltura umbra porta in dote i nuovi prestiti a breve scadenza. L’annuncio è arrivato dall’assessore regionale alle politiche agricole, Roberto Morroni, e Michele Michelini, dal direttore della Direzione sviluppo economico e agricoltura della Regione. Tramite Gepafin, l’ente attiverà un sistema di prestiti a breve scadenza. Si tratta dei cosiddetti “Prestiti di conduzione agevolata” per l’anticipazione delle spese per la gestione aziendale fino alla vendita dei prodotti. L’importo massimo per ogni domanda è di 35mila euro con tassi agevolati.

Un plafond da 1 milione e 150mila euro per quasi 1200 aziende regionali

I prestiti presentati durante il Tavolo Verde rendono disponibile un plafond di 1 milione e 150mila euro, con le previsioni della Regione parlano di 1.170 possibili aziende beneficiarie. Come ha spiegato durante la riunione del Tavolo verde Franco Garofalo, Autorità di gestione del PSR, l’iter per il varo di questo strumento è iniziato ed entro agosto.

La Regione – ha affermato – dovrebbe riuscire ad approvare gli schemi di convenzione per arrivare ai bandi entro ottobre e l’avvio delle concessioni di questi prestiti entro la fine dell’anno”. 

Dal Tavolo verde novità sugli strumenti finanziari a disposizione degli agricoltori dell’Umbria

Il Tavolo Verde allargato, presentato da Tag24 Umbria, si è tenuto all’Hotel Posta Donini di Perugia. E ha visto per la prima volta una partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo produttivo, ovvero Confindustria, Confartigianato e CNA.

Due le sessioni: una mattutina con l’analisi delle problematiche di settore; l’introduzione degli strumenti finanziari nel Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027 e il sostegno alla liquidità delle imprese agricole. Poi le modifiche finanziare al Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022 e l’utilizzo delle economie da saldo e le proroghe. Nella sessione pomeridiana si è lavorato sullo stato di avanzamento dei Cantieri (aggregazione – qualità – digitalizzazione – semplificazione) e sul calendario dei bandi CSR 2023-2027.

Abbiamo ragionato degli strumenti di supporto alle imprese agricole umbre – ha spiegato Morroni, andando oltre la questione prestiti – alla luce delle criticità emerse dopo il primo Tavolo Verde di gennaio e su cui la Regione si era già messa al lavoro. Il punto centrale, in questo momento, è l’accesso al credito e su questo, dopo gli impegni presi, possiamo ora cominciare a parlare di strumenti operativi per sostenere le aziende”. 

Il plafond dell’Umbria, ovvero la dotazione della programmazione comunitaria 2023-2027, è doppio rispetto al peso specifico regionale nel quadro nazionale

Accesso al credito: la questione più rilevante dopo le proteste degli agricoltori con i cortei dei trattori

L’accesso al credito rappresenta la vera criticità del mondo agricolo – ha detto Michele Michelini, direttore della Direzione Sviluppo economico e Agricoltura della Regione -. Ad oggi non ci sono strumenti finanziari specifici. E per questo ci siamo attivati per chiedere una modifica del CSR dell’Umbria che rientra all’interno del contenitore del PSR nazionale. Le singole Regioni hanno già avanzato oltre 2mila richieste di modifica al proprio CSR. La partita è lunga e anche per questo, grazie alla finanziaria regionale Gepafin, ci siamo mossi per degli interventi più rapidi”. 

Michelini ha spiegato che all’interno dell’interlocuzione nazionale sul CSR, la Regione Umbria chiederà l’attivazione di due strumenti specifici. Si tratta di un Fondo di rotazione e un Fondo di garanzia, che consentano di operare sulla riduzione dei tassi di interesse dei mutui. Obiettivo: permettere un accesso più rapido alle linee di credito con le banche. 

249 milioni di euro ancora da spendere sul vecchio PSR. In arrivo altri 194 milioni per il settore

La discussione del Tavolo Verde si è poi spostata sullo stato di avanzamento del PSR 2014-2022. Entro il 2025, l’Umbria deve chiudere la partita della vecchia programmazione europea, spendendo i 294 milioni di euro rimasti
Lo sforzo più importante – ha detto l’assessore Morroni – e su cui la Regione si è già messa in moto da tempo, sarà quello del 2025 quando andranno spesi 194 milioni. Serve adesso un sostegno di tutte le associazioni di categoria per evitare situazione che possano creare dei ritardi”. 
Venendo, infine, alle modifiche nella spesa per le misure del PSR, si è ragionato su 34 milioni di euro che provengono dalla riduzione della spesa per alcune misure e il loro spostamento su altre in un’ottica di ottimizzazione ed efficienza della spesa.