Il Gubbio di mister Taurino sembra aver perso la brillantezza iniziale, non riuscendo più a trovare la vittoria. Nell’ultima sfida, disputata ieri sera contro l’Arezzo nel turno infrasettimanale di Serie C, i rossoblù hanno subito una sconfitta pesante per 2-0. L’errore dal dischetto di Tommasini si è rivelato fondamentale: sul punteggio di 0-0, il suo tiro è stato parato dal portiere Trombini, facendo sfumare un’importante opportunità per gli eugubini di prendere il comando. Poco dopo, i toscani hanno punito con Guccione, trovando il vantaggio nel primo tempo. Nella ripresa, nonostante gli sforzi del Gubbio per ribaltare il risultato, la squadra ha continuato a faticare nella fase offensiva, e un contropiede finale ha permesso a Gaddini di chiudere la partita con un diagonale che ha trafitto un non impeccabile Venturi. Con questa sconfitta, il Gubbio continua il suo periodo nero, senza vittorie da quattro partite.
Gubbio che succede? I ragazzi di Taurino non sanno più vincere
Dopo un inizio di stagione molto promettente, con due vittorie consecutive per 1-0, il Gubbio ha rallentato bruscamente, collezionando tre pareggi e una sconfitta nelle ultime quattro partite. Se i pareggi senza reti contro Ternana e Perugia potevano ancora essere accettati, lo 0 a 0 contro il Campobasso, e la recente sconfitta contro l’Arezzo hanno evidenziato le problematiche della squadra.
Il punto debole al momento è l’attacco, che fatica a trovare la via del gol. Tommasini, su cui mister Taurino ha puntato molto, non sta rendendo secondo le aspettative. Il rigore sbagliato contro l’Arezzo è solo uno degli episodi che ne hanno caratterizzato una stagione finora deludente. Anche se sbagliare dal dischetto può capitare a chiunque, l’ex Pescara non sta dimostrando la grinta e il killer instinct necessari per un campionato impegnativo come quello di Serie C. Spesso anticipato dai difensori avversari e poco incisivo sotto porta, Tommasini fatica a reggere il peso dell’attacco rossoblù.
In sei giornate, i rossoblù hanno segnato solo tre gol, una statistica preoccupante che evidenzia una carenza di concretezza negli ultimi venti metri. Le uniche due vittorie ottenute finora sono arrivate entrambe per 1-0, a testimonianza di quanto il reparto offensivo stia soffrendo.
Un centrocampo solido e una difesa che regge: il Gubbio costruisce bene ma non finalizza
Se l’attacco è il tallone d’Achille del Gubbio, il centrocampo e la difesa sono i reparti che stanno funzionando meglio. Il gioco della squadra di Taurino è fluido, grazie a un giro palla rapido e preciso. La coppia di centrocampisti formata da Iaccarino e Proietti fornisce qualità, palleggio e intensità, riuscendo a gestire il possesso palla e a supportare sia la fase difensiva che quella offensiva. In difesa, i due braccetti spesso si spingono in avanti, cercando di creare superiorità numerica in fase d’attacco.
I terzini David e Corsinelli danno corsa e qualità sulle fasce, riuscendo spesso a raggiungere il fondo e a mettere palloni interessanti in mezzo. E’ proprio negli ultimi venti metri che il Gubbio fatica di più. Troppo spesso, i cross dei terzini non trovano destinatari, con gli attaccanti e i centrocampisti rossoblù che occupano poco l’area di rigore avversaria. La mancanza di un vero bomber si fa sentire: un centravanti capace di sfruttare le occasioni create dai compagni è ciò che manca per fare il salto di qualità.
La squadra di Taurino ha dimostrato di saper costruire bene il gioco, ma senza un attaccante che finalizzi, il Gubbio rischia di restare a corto di risultati. La difesa solida non basta se non si segna, e questo è il nodo che il tecnico umbro dovrà sciogliere nelle prossime giornate. Il campionato è ancora lungo, e mister Taurino conosce bene Tommasini, avendolo già allenato al Monopoli. La speranza è che l’attaccante possa presto trovare la forma migliore e dare il contributo decisivo che il Gubbio attende.