Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, aveva fatto capire che la novità fosse in arrivo: la tariffa rifiuti a Terni diminuirà in media dell’1,2%. E il taglio riguarderà sia le utenze domestiche sia quelle non domestiche (commerciali, industriali, produttive). Un ribaltone completo rispetto agli aumenti attesi per il 2024 dopo la delibera dell’AURI che aveva dato il via libera al PEF (il piano economico e finanziario). Per Terni, in quel documento, si parlava di aumenti mediamente previsti nell’ordine del +2,39%. Certo più contenuti rispetto alla media dell’8-9% che ha riguardato altri sub-ambiti regionali. Ma comunque peggiorativa per le tasche dei cittadini.
E invece il Comune di Terni è riuscito nell’impresa di far fare marcia indietro all’ASM di Terni rispetto alla precedente proposta, basata proprio sulla delibera AURI. Il gestore ha preso atto dell’accordo che il sindaco bandecchi ha sottoscritto con Arvedi AST. Un’intesa che porta in cassa fondi per 1,1 milioni per il Comune e per 5,8 milioni per la multiutility di Maratta.
Circostanza riconosciuta nella lettera che la CEO di ASM, Tiziana Buonfiglio, e il dirigente responsabile della tariffa, Alessandro Catalani, hanno inviato a Palazzo Spada per predisporre la delibera che domani approda in Terza commissione consiliare (presidente Claudio Batini, di AP).
“L’articolazione tariffaria per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per le utenze ubicate nel Comune di Terni, in applicazione del vigente Regolamento comunale TARIC – scrive l’ASM di Terni nella missiva – fa seguito alle recenti interlocuzioni e in ragione delle positive evoluzioni di recupero di alcuni crediti pregressi di difficile esigibilità, di cui una parte anche oggetto di contenziosi, intervenute
successivamente all’approvazione del PEF e della previa proposta“.
Tariffa rifiuti a Terni, approvazione in consiglio comunale entro il 20 luglio dopo lo slittamento
Nelle proposte di ASM che Tag24 Umbria è in grado di anticipare, rispetto all’atto che sarà portato domani alla commissione, sono riportate le tariffe TARIC anno 2024 relative alle utenze
domestiche e non domestiche. La spesa annua per utenze-tipo, rispetto all’anno 2023 (applicando le
componenti di quota fissa e quota variabile) è mediamente in diminuzione del -1,2% per entrambe le tipologie. Il tutto in completa invarianza, rispetto al 2023, dei conferimenti minimi fatturati con la componente variabile.
In pratica, a parità di servizio, non si avranno aumenti di quasi due punti e mezzo, ma una riduzione superiore all’uno per cento.
Ecco l’articolazione tariffaria:
- La tariffa euro/litro della QVa (quota variabile aggiuntiva) è ridotta rispetto alla tariffa euro/litro della QVb (quota variabile base) del 6,8%;
- Per le utenze non domestiche, la % di riduzione per avvio a riciclo prevista dal Regolamento TARIC (art. 22 comma 9) sarà parametrata alla produzione media di RD nel Comune nell’anno precedente;
- Ai fini della determinazione delle tariffe sono rilevanti i seguenti parametri:
· Invarianza, rispetto al 2023, dei coefficienti K utilizzati per il calcolo della QF e per la ripartizione dei conferimenti delle utenze condominiali;
· Attribuzione convenzionale di un contenitore per il rifiuto indifferenziato pari a 40 litri, per le utenze non domesiche presenti in utenze aggregate o condomini, e quindi non dotate di contenitori propri;
· Stima produzione dei rifiuti indifferenziati nel Comune di Terni pari a quella prevista per l’anno 2023 (ultimo dato ufficiale disponibile);
· Fattore di conversione/riempimento Kg/lt determinato sulla base dei dati statistici a disposizione del Gestore;
· riduzione del 50% della QVb (quota variabile base) per le utenze non domestiche ubicate in area vasta.- Per la determinazione della componente Quota fissa (QF) è stato:
· conteggiato il valore delle riduzioni previste dal Regolamento comunale (es: utenze stagionali, avvio a riciclo, immobile con unico occupante) che vengono ripartite sulla totalità delle utenze;
· detratto il valore del contributo MIUR (Ministero dell’Istruzione e del Merito) per il servizio svolto alle scuole statali- Per la determinazione dei costi da coprire con la quota variabile base (QVb) sono inoltre portati in
detrazione euro 100.000 come “contributo cascata” coperto dal Comune di Terni.
La delibera deve arrivare in consiglio comunale per l’approvazione entro il 20 luglio, dopo il decreto che ha consentito lo slittamento rispetto alla precedente scadenza del 30 aprile.
Il fatturato complessivo previsto per la gestione del servizio, le riduzioni medie per nuclei famigliari
La stima del fatturato su cui calcolare la Tariffa puntuale è stata elaborata dalla stessa ASM e trasmessa all’assessorato ai Tributi (Michela Bordoni) con due voci principali. Il fatturato verso gli utenti, pari a 21,2 milioni di Euro, che si aggiunge al fatturato verso il Comune di Terni di 212,5 mila Euro, determinando un totale fatturato pari a 21,4 milioni circa.
Le varie simulazioni consentono, comunque, al gestore di emettere ulteriore fatturato rispetto a quanto preventivato per recupero evasori totale e/o parziali e per eventuali superamenti dei conferimenti minimi contrattuali. In ogni caso il totale fatturato non potrà superare il limite massimo, per il 2024, fissato dall’AURI a 23,7 milioni di Euro.
Rimangono invariate le riduzioni per le utenze disagiate nel limite massimo previsto di 250 mila euro. Si tratta di 28 mila euro per i disabili (11%), 200 mila euro per il reddito minimo (80%) e, infine, di 21 mila euro (95) per le famiglie numerose.
Le simulazioni portano a un risparmio di quasi due euro per un utente single, di tre euro per un nucleo familiare di due persone, di quattro euro e mezzo per la famiglia tipo di 4 persone, fino ai cinque euro di un nucleo di 6 o più persone. Per gli uffici il taglio medio è superiore agli otto euro annui, per i negozi appena inferiore agli otto euro.
“Abbiamo un sindaco che sa leggere bilanci e contabilità oltre agli atti amministrativi – dice un consigliere comunale che apprezza l’impegno che Bandecchi ha messo nella riduzione delle tariffe -. Su questo atto si può registrare anche una convergenza dell’opposizione, perché si riducono le tariffe ai cittadini“.
Domani in commissione si vedrà se la previsione è stata azzeccata o troppo ottimistica.