È stato un vero e proprio show per la macchina tappabuche entrata in funzione a Terni. O meglio, più che di una dimostrazione si è trattato di uno “roadshow“, la prova su strada del nuovo macchinario acquistato dal Comune di Terni. Obiettivo, come aveva detto il sindaco Bandecchi, far sentire ai ternani dal prossimo autunno “l’odore del catrame”. E arrivare a tappare 72 mila buche e avvallamenti, sull’asfalto delle strade e sui marciapiedi della città.
L’assessorato alle manutenzioni e al decoro urbano, guidato da Marco Iapadre, ha avuto in dotazione da stamane la prima macchina. Si tratta di un camion “sostitutivo” nell’attesa della consegna di quello originale comprato dal Comune e che verrà utilizzato dalla nuova squadra di pronto intervento. Servirà per fare la formazione “on-the-job”, direttamente sulla strada, ai nuovi operai assunti dal Comune. Un processo che durerà 85 giorni, durante i quali però la macchina tappabuche sarà pienamente funzionante e comincerà a sistemare le strade municipali selezionate dall’ente.
La partenza stamane in via Ponte Le Cave, nell’agglomerato urbano de “La Castellina”, quartiere residenziale semi-periferico a ridosso di borgo Rivo e della variante di Campitello. Luogo scelto appositamente per non creare intralci e problemi alla circolazione e per testare il macchinario in tutta sicurezza.
Macchina tappabuche, primo show dove i residenti attendevano interventi da quasi 30 anni
I residenti de La Castellina attendevano l’asfaltatura da quasi 30 anni. La strada di ponte Le Cave, particolarmente dissestata, presentava stamane buche alte anche 30-40 cm. Una specie di gruviera che gli operai della ditta che ha fornito il macchinario, insieme ai tecnici comunali e ai nuovi operai assunti, hanno cominciato a riparare.
Al ritmo di pochi minuti a buca (i video che abbiamo girato mostrano che gli interventi richiedono tra i 5 e 10 minuti al massimo, a seconda della grandezza dell’avvallamento), in poche ore gli addetti comunali erano riusciti a rappezzare qualche centinaio di metri di strada.
Gongola sui social il sindaco Bandecchi, insieme al suo vice Riccardo Corridore. Gli assessori Maggi e Iapadre, presenti sulla scena, li hanno tempestati di foto e video. E i due hanno riempito le proprie bacheche Instagram e Facebook, per celebrare l’inaugurazione della nuova squadra di pronto intervento.
“Innovazione e futuro sono la cosa giusta – esulta il sindaco Stefano Bandecchi -. Io sono stato capace di fare cose che altri non sono stati in grado di fare. Nel primo anno abbiamo impostato il lavoro e ora, nel secondo della mia sindacatura, andiamo in goal. Terni diventerà meglio di Dubai e ci sarà pure più lavoro“.
Altri 6 operai assunti nei giorni scorsi, squadra di pronto intervento pronta a partire su strade e marciapiedi
Più understatement l’assessore Marco Iapadre, tecnico presto alla politica con Alternativa Popolare, che annuncia l’assunzione di altri 6 operai da parte del Comune.
“Si aggiungono a quelli già assunti in precedenza da Palazzo Spada – spiega – e altri ne arriveranno. Con questa operazione riportiamo a casa un servizio fondamentale per la sicurezza e la qualità della circolazione viaria. Il Comune da oggi riuscirà a fare tutto in autonomia con tempi più veloci e con notevole risparmio economico, operando sia sulle strade sia sui marciapiedi“.
La vera novità della machina tappabuche è data dal procedimento di riparazione. Si opera infatti con asfalto a caldo che è garantito per un tempo superiore rispetto ai trattamenti a freddo tradizionali.
“Si può arrivare fino a un massimo di quattro-cinque anni per un intervento ideale – spiega Iapadre insieme ai tecnici del Comune – ma anche se la durata fosse inferiore, ora riusciamo a intervenire molto più velocemente. La macchina funziona con quattro fasi in sequenza, estremamente veloci. Prima la pulizia ad aria compressa della buca per massimizzare l’aggrappaggio. Poi la stesa del conglomerato bituminoso a caldo, con temperature superiori ai 50/60 gradi. Quindi l’asfalto viene steso, spalmato e fermato con sabbia asciutta per favorire l’aggregazione del materiale. E infine si procede con il compattatore meccanico a chiudere definitivamente la buche ed eliminare eventuali disallineamenti col manto stradale“.
Gli operai comunali faranno, come detto, formazione sul campo per 85 giorni. Poi saranno autonomi. Ora imparano l’utilizzo del macchinario seguiti e guidati ovviamente dagli operai esperti che sono stati mandati dalla ditta che commercializza la tappabuche. Quattro operai saranno sufficienti per gestire la macchina per tutto il turno di lavoro.