Antonio Tajani entra in una sala gremita all’Hotel Garden di Terni, per sostenere i candidati di Forza Italia e Donatella Tesei. Lo fa nel territorio del suo delfino designato, il parlamentare ternano Raffaele Nevi, che è anche portavoce del partito nazionale. E lo fa con la convinzione di chi sta vedendo Forza Italia recuperare consensi, nonostante in tanti la dessero per finita dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Invece il partito azzurro sta delineando una identità diversa. È diventato il partito della semplificazione amministrativa. Il punto di riferimento del Partito Popolare Europeo, insieme agli altri partiti ex democristiani, in Italia. Ha acquisito credibilità e seguito tra le imprese. Ha trovato consensi nell’area liberale e democratica centrista, con battaglie come lo Ius Scholae, il fisco amico e la libertà d’impresa.
Tajani dribbla la troupe di Report. Che vuole scavare sul caso già finito del tartufo. E sale subito sul palco evitando le trappole della trasmissione che, a urne aperte, ha cercato il blitz anche in Liguria. Lo stesso fa Donatella Tesei, che siede accanto al leader forzista e a Nevi. Con loro il capogruppo in Comune Francesco Ferranti, il coordinatore ternano Stefano Fatale, la commissaria regionale Fiammetta Modena.
“Servono altri cinque anni per portare a termine un cambiamento di cui questa regione aveva bisogno. Non possiamo tornare indietro“. Scandisce il leader di Forza Italia e ministro agli Esteri Antonio Tajani a Terni. Raccogliendo applausi e un’ovazione della sala.
Tajani lancia l’azione di Forza Italia per Tesei: “Puntiamo ad aumentare i consensi e a vincere”
Secondo Tajani “serve una Regione che sia governata da persone moderate e di buon senso“. “Dobbiamo mandare un messaggio – ha aggiunto – anche agli elettori ex democristiani e socialisti che c’è un partito come Forza Italia che è rassicurante e rispettosa. Quando vedo scene come quella del candidato che si oppone al centrodestra che strappa in pubblico con disprezzo il programma di forze politiche che governano questa Regione e il Paese o sei in difficoltà o non si rispettano gli avversari. Io credo che tutti i programmi debbano essere rispettati anche se si possono contestare ma disprezzare con la violenza verbale chi la pensa in maniera diversa non mi sembra sia un bel messaggio. E’ una sinistra – ha continuato Tajani – che si sta estremizzando e non può parlare agli elettori moderati“.
Alle prossime elezioni regionali in Umbria Forza Italia si aspetta “un aumento dei voti rispetto alle politiche, alle europee e alle regionali di cinque anni fa“.
“Siamo in crescita e abbiamo una lista molto competitiva” ha aggiunto. “Abbiamo una presenza molto radicata sul territorio – ha sostenuto il leader di FI – e quindi sono convinto che gli elettori premieranno la nostra forza politica che parla anche ai moderati, a chi votava a sinistra e non si riconosce nella violenza verbale e in atteggiamenti ostili e violenti verso chi non la pensa come loro“.
Forza Italia insisterà per la riapertura del concordato fiscale, ridurre l’Irpef e aumentare le pensioni minime
Poi una seconda parte di intervento dedicata alla linea di Forza Italia su fisco e pensioni.
Il partito azzurro è “favorevole alla riapertura dei termini” del concordato, sulla quale intende “insistere“. “Attraverso questo strumento – ha ribadito il ministro Tajani – possiamo permettere di avere più soldi nelle casse dello Stato. E allo stesso tempo avere le risorse per poter ridurre ancora le aliquote Irpef e allargare la base fino a 60 mila euro di reddito ma anche per cercare di aumentare le pensioni minime“.
“Avere tempo come chiedono tutti i commercialisti d’Italia significa poter aiutare i cittadini” ha aggiunto.
“Significa – ha detto ancora Tajani – ridurre la pressione fiscale e aiutare il ceto medio. Noi guardiamo a questo che rappresenta veramente la colonna vertebrale del Paese. Il ceto medio deve essere tutelato con una forte riduzione della pressione fiscale. Soltanto diminuendo le tasse può crescere la nostra economia“.
Prima della convention di Terni, la visita del ministro alla fabbrica della birra Flea di Matteo Minelli
In mattinata il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, aveva visitato il birrificio Flea, di Gualdo Tadino. Durante la visita, al ministro, che è stato accolto da Matteo Minelli, CEO di Birra Flea, Ecosuntek e di tutte le aziende del gruppo, è stato illustrato il percorso di crescita dell’azienda, fondata su valori di qualità, sostenibilità e innovazione.
Birra Flea, che utilizza materie prime da filiera corta e tecniche di produzione rispettose delle tradizioni italiane, si è affermata come uno dei principali produttori di birra artigianale in Italia e vanta un’ampia gamma di prodotti apprezzati sia a livello nazionale che internazionale.
“È fondamentale – ha dichiarato il ministro Tajani, in visita in Umbria per Forza Italia e la presidente Tesei – aiutare chi intraprende imprese come quella di Birra Flea ed Ecosuntek. Nel panorama globale, le aziende italiane per essere più competitive devono puntare di più sull’internazionalizzazione e il ministero è sempre a disposizione per aiutarle“.
Matteo Minelli, ha espresso grande soddisfazione per la visita del ministro Tajani, definendola “un segnale di incoraggiamento per tutto il settore. Siamo orgogliosi di poter rappresentare il made in Italy nel settore della birra artigianale e di ricevere il supporto delle istituzioni per proseguire nella nostra missione di eccellenza“.
La visita si è conclusa con una degustazione delle birre artigianali prodotte da Birra Flea e olio evo, sempre di produzione dell’azienda agricola Flea.