È stato presentato oggi a Perugia, a Palazzo Donini sede della Regione Umbria, il rapporto dal titolo ‘L’innovazione come volano di sviluppo per il settore tabacchicolo italiano’ realizzato dal Centro studi Divulga che tratta l’accordo tra Philip Morris Italia e Coldiretti.
Il rapporto spiega come l’innovazione rappresenti un fattore cruciale per lo sviluppo del comparto agroalimentare al fine di supportare la transizione digitale ed eco-energetica, con particolare riguardo al mondo della tabacchicoltura.
Tabacco, l’accordo Philip Morris – Coldiretti
Il modello di filiera verticalmente integrata tra Philip Morris Italia e Coldiretti, che riguarda anche i produttori di tabacco Virginia Bright – che in Umbria e Veneto sono associati nell’Organizzazione produttori italiani tabacco (Opit) – costituisce in quest’ottica un modello di riferimento per la capacità di innovare in agricoltura.
Gli ultimi approfondimenti realizzati da Divulga sul comparto tabacchicolo, infatti, confermano che l’accordo di filiera Coldiretti-Philip Morris Italia, avviato nel 2011 e recentemente rinnovato per i prossimi cinque anni, abbia rinvigorito tra i produttori agricoli un maggiore ottimismo nel futuro.
Non a caso, dai dati emerge che le aziende che guardano al futuro in chiave positiva e che aderiscono all’accordo sono il doppio delle non aderenti, vale a dire 28,9% contro 12,5%.
Inoltre, il 92% delle aziende parte dell’accordo Coldiretti-Philip Morris Italia ritengono che sia possibile mettere in atto percorsi legati alla sostenibilità, contro il 38% di quelle non aderenti. Ciò dimostra come l’accordo di filiera sia uno strumento in grado di facilitare la programmazione di lungo periodo e generare investimenti anche per la sostenibilità ambientale.
Coldiretti, pres. Agabiti: “Opportunità di lavoro e sviluppo”
Per il presidente di Coldiretti Umbria, Albano Agabiti, il primo valore dell’accordo dell’associazione agricola da lui rappresentata con Philip Morris Italia sarebbe “quello di aver dato continuità al settore, il secondo di aver levato intermediazioni improprie che poi non facevano arrivare il giusto valore della produzione agli agricoltori”.
“Il terzo aspetto – ha dichiarato, poi, il presidente Agabiti – è che con una multinazionale come la Philip Morris stiamo costruendo un rapporto per l’innovazione, la ricerca, per il miglioramento continuo delle aziende e soprattutto stiamo lavorando per una prospettiva di futuro che assicurerà non solo continuità alla coltura del tabacco ma crescita“.
“Già quest’anno – ha aggiunto il presidente regionale di Coldiretti – c’è una previsione di trapianti molto più alta di quella degli anni precedenti; quindi, per la prima volta si inverte la tendenza e speriamo che sia un processo che possa continuare nel tempo perché crediamo che il tabacco sia una risorsa importante per dare opportunità di lavoro e sviluppo”.
Philip Morris, Trippella: “Con Coldiretti coinvolgiamo le startup”
“Da oltre 20 anni – è intervenuto Cesare Trippella, Head of Leaf EU di Philip Morris Italia – Philip Morris sostiene più di 1000 imprese tabacchicole italiane nello sviluppo di un modello innovativo di coltivazione del tabacco privo di intermediazioni”.
“Con investimenti complessivi che nel 2027 arriveranno a circa 2 miliardi e mezzo di euro – ha raccontato – questo modello di filiera, sviluppato grazie agli accordi con il ministero dell’Agricoltura e con Coldiretti, ha garantito prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e competitività alla filiera, salvaguardando l’occupazione di oltre 22 mila persone nel comparto”.
“Per valorizzare ulteriormente la nostra filiera integrata – ha continuato l’esperto – attraverso la call for innovation Be Leaf abbiamo coinvolto start-up italiane e internazionali per trovare soluzioni con l’obiettivo di accrescere efficienza e sostenibilità della filiera del tabacco”.
Durante la premiazione, che si è tenuta nei giorni scorsi, sono state presentate le quattro startup finaliste della ‘call for innovation’: Plantvoice e Hyle Roveri in ambito Smart farming e transizione digitale; Bioplasmar (la vincitrice in assoluto) e Reset in materia di economia circolare per la produzione e lavorazione del tabacco.