Sta finalmente trovando una soluzione la vicenda dello svincolo di Scopoli sulla nuova Foligno-Civitanova. La Regione ha ricordato, in una nota, che l’odissea dello svincolo di Scopoli ha avuto inizio vari anni fa, quando il progetto fu bocciato dal Ministero dei Beni Culturali per il suo presunto impatto eccessivo sulla valle del Menotre. Nonostante la presenza della nuova statale 77, realizzata con l’intento di mitigare l’impatto ambientale, il progetto dello svincolo era stato considerato troppo invasivo.
Soluzione allo svincolo di Scopoli, un progetto che viene da lontano
Dall’insediamento della Giunta Tesei, la realizzazione dello svincolo di Scopoli è diventata una delle priorità. In una nota, infatti, scrivono: “Nonostante la bocciatura iniziale sembrasse definitiva, Melasecche, in collaborazione con Anas – si legge ancora nella nota della Regione – ha trovato una soluzione ragionevole, trasformando il progetto in un semisvincolo verso Foligno”. Il percorso non è stato privo di ostacoli. La burocrazia difensiva ha dilatato i tempi e incrementato i costi da 8 a 22 milioni di euro. Tuttavia, le difficoltà sono state superate grazie all’impegno dell’assessore e alla collaborazione con il sindaco di Foligno e il Comitato di Scopoli.
L’assessore regionale Enrico Melasecche ha deciso di riprendere in mano la situazione quattro anni fa, mosso dalla convinzione che i cittadini di Scopoli, Rasiglia e dei borghi limitrofi avessero il diritto di raggiungere l’ospedale di Foligno in tempi rapidi. La vecchia SS 77, con il suo tracciato tortuoso, non garantiva infatti un accesso tempestivo in caso di emergenza.
Via libera del progetto
La settimana scorsa il progetto definitivo è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Quadrilatero ed inviato sia al Provveditorato dei lavori pubblici interregionale, la cui direzione è a Firenze, la dirigente responsabile ad Ancona, la sede umbra nell’edificio della Regione di Piazza Partigiani per il parere di rito, e alla Soprintendenza dell’Umbria per chiudere formalmente la procedura di Valutazione preventiva dell’interesse archeologico.
Si apre quindi la richiesta di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) al Ministero dell’Ambiente e della Sostenibilità Ecologica ed infine, entro il 2024, ci sarà la conferenza di servizi davanti al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile, riferendosi l’intera procedura alla cosiddetta Legge Obiettivo.
La voce del comitato per lo svincolo
Dal Comitato per lo svincolo di Scopoli dicono: “Oltre alla riconfermata fiducia per quanto fatto in questi quattro lunghissimi anni, giungono anche segnali di comprensibile impazienza perché, nel caso di rispetto da parte di tutti dei tempi previsti, occorreranno altri sei mesi fra la redazione del progetto esecutivo e l’approvazione con verifica ex art 26 del dlgs 50/16, per poi procedere entro la seconda metà del prossimo anno alla gara d’appalto con l’auspicabile apertura del cantiere entro il 2025”.
Le parole di Melasecche
L’assessore Regionale, Enrico Melasecche, ha dichiarato che “Si impegna a seguire il progetto fino alla fine della legislatura, vedendolo come simbolo della lotta di un comitato di cittadini sostenuto dalla buona politica”. Poi ha concluso concluso invitando la Umbria Film Commission a considerare questa storia per un possibile film: “Ci sono tutti i presupposti per un copione di successonperché, incredibile ma vero, proprio quella parte politica che ha causato questo mostro della burocrazia oggi, nel tentativo di far dimenticare le proprie responsabilità, attacca in modo ridicolo chi il problema sta risolvendo”.