Una delle tradizioni più sentite a Gubbio è quella del Campanone che svetta sulla Torre Campanaria del Palazzo dei Consoli. È una campana civile e non religiosa che viene sonata in base a un calendario preciso accompagnata da un concerto con le due altre campane presenti all’interno della cella campanaria: la Mezzana a la Piccola.
Nella ricorrenza della Festa dei Ceri e della Festa di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio, viene sonato con particolare frequenza dagli uomini della “Compagnia dei Campanari del Palazzo dei Consoli di Gubbio” specializzati nell’arte del sonare il Campanone.
Il Campanone, o meglio, l’ultima sua versione, svetta ormai da due secoli e mezzo sulla torretta del Palazzo dei Consoli. Fu fuso nel lontano 1769 da un abilissimo campanaro de L’Aquila, Giovanni Battista Donati e dall’apprendista Angelo Man, riutilizzando il bronzo del vecchio Campanone che si era spezzato qualche anno prima e aggiungendovi altro bronzo e altri metalli tra cui anche l’oro, il tutto in una lega segreta. È quasi certo che Donati fosse un alchimista d’alto rango sia per la simbologia lasciata sulla superficie della campana sia per aver seguito un preciso rituale anche legato all’astrologia, all’atto della fusione.
Il Campanone svetta sulla Torre Campanaria
Il Campanone è piazzato al centro della cella campanaria ed è sonabile a martello diretto e indiretto, a distesa e a bicchiere, oltre a essere la campana delle ore (200.000 rintocchi l’anno) dell’orologio civico e anche per la chiamata del Consiglio Comunale. L’iscrizione sulla campana in lingua latina si rivolge al Signore insieme ai Santi Giovanni e Ubaldo affinché “liberi questa città dal flagello del terremoto dal fulmine e dalla tempesta e da ogni male”.
Il diametro è di 143 cm, l’altezza 131 cm, con i capelli 152 cm, con il ceppo 254 cm; il peso: 1,966 ton + 0,114 ton, includendo il batocchio, lungo 155 cm. L’intonazione è DO crescente.
La Campana Mezzana cha fa parte sempre del concerto campanario risale invece al 1678. Ha un diametro di 88 cm mentre l’altezza misura 82 cm con i capelli 95 cm, con il ceppo 115 cm. L’intonazione SOL crescente.
La Campana Piccola è quella più antica ospitata sul Palazzo dei Consoli. L’anno di fusione fu il 1289, il diametro 58 cm, l’altezza 65 cm, con i capelli 76 cm, con il ceppo 100 cm; intonazione MI. Risalendo appunto al 1289 è più antica della torretta e forse apparteneva a qualche convento. L’iscrizione richiama una dedica a Sant’Agata prorettrice dei fonditori di campane.
Al di fuori della cella campanaria e posta al di sopra della torretta del Palazzo, vigila la Scoletta che non fa parte del concerto. L’anno di fusione fu il 1342, il diametro 84 cm, l’altezza 102 cm, con i capelli 118 cm; intonazione LA calante. È posta a un’altezza vertiginosa: oltre 60 metri dal suolo calcolata sul lato più alto del Palazzo. Era sonata a matello (indiretto monolaterale) per avvisare dell’inizio delle lezioni scolastiche, da questo infatti deriva il suo nomignolo. Oggi non la sonano più.
I Campanari non usano cintura di sicurezza pur operando ad altezze ragguardevoli
I Campanari si dispongono sulla torretta campanaria senza l’uso di cinture di sicurezza ma tenendosi a delle corde e manovrando la campana a forza di gambe per imprimere sul ceppo il movimento. È una prova di forza, oltre che di coraggio eccezionale e anche di perizia, perché, in un attimo di disattenzione, la mole della grossa campana potrebbe colpirli e scalzarli via come fuscelli.
La Compagnia dei Campanari del Palazzo dei Consoli della Città di Gubbio, fondata nel 1981 ma esistente di fatto da secoli, affonda le sue radici nell’antica tradizione artigiana della città, origine che traspare dall’organizzazione e dal lessico adottato. Conta oggi quattordici campanari in servizio effettivo.
Il gruppo che esegue la Sonata si chiama “squadra” e oltre ai campanari titolari esistono gli “apprendisti”, termini entrambi collegati con la tradizione eugubina dei Muratori e Scalpellini.
La maglia indossata dai Campanari è di colore rosso, un colore, come il bianco, a Gubbio
tradizionalmente neutrale; prima del 1979 le maglie erano infatti bianche.
La sede è la stupenda saletta dei Campanari del Palazzo dei Consoli situata subito al di sotto della torretta del Campanone che svetta sulla Torre Campanaria.