Nel corso della Cena Grande di sabato a palazzo Trinci, è stato svelato il palio della Giostra della Quintana. Lo ha realizzato l’artista Diego Miguel Mirabella con la collaborazione tecnica del sarto Massimo Fiordiponti.

“Diego Miguel Mirabella – scrive di lui Marta Silvi – è un artista insolito, il suo processo artistico non rappresenta mai un percorso isolato ma nasce e si sviluppa nello scambio, nel dialogo, nella considerazione e accoglienza dell’immaginario culturale di altri artisti o artigiani locali”.

Lo stesso artista afferma: “Viaggio in giro per il mondo per confrontarmi con gli artigiani locali e concentrarmi sulle decorazioni impiegate dalle comunità e su come assorbirle nella mia ricerca, elaborandole come linguaggio per comunicare con loro: il mio obiettivo è quello di scrivere un’odissea visiva attraverso i manufatti”.

“Con questo stesso approccio Mirabella – aggiunge Silvi – giunge a Foligno e si cala in una realtà per lui nuova e stimolante, che lo conduce alla scoperta di una solida tradizione storica particolarmente nutrita, quella della Quintana e dei suoi simboli, portandolo a dialogare con le persone coinvolte nella Manifestazione e ad assorbirne lo spirito attraverso i loro occhi e i loro racconti. In particolare, con Massimo Fiordiponti, stilista nonché membro della Commissione Artistica dell’Ente, che ha messo a disposizione la sua cultura quintanara e la sua maestranza attraverso una collaborazione accogliente e intuitiva, nel compone il palio presentato per la Sfida, Senza titolo”.

La Giostra della Quintana e l’artista Diego Miguel Mirabella

Diego Miguel Mirabella, 36 anni, in molti dei suoi progetti si avvale dell’immaginario, degli usi e della cultura di altri artisti o artigiani, allo scopo di indagare il confine di comunicazione e di scambio tra sé stesso e “l’altro”, creando lavori che scaturiscono da questo dialogo. Massimo Fiordiponti folignate e quintanaro doc, 54 anni di Quintana, consigliere e priore del Rione Ammanniti, vicepresidente e presidente della Commissione Artistica dell’Ente Giostra, attualmente componente dell’attuale. Per 2 anni stilista di Miss Europe Continental, realizza abiti da sposa, da sera e storici. Nel 2016 ha co-fondato a Londra l’artist run space Limone.

Nella stessa occasione è stata effettuata l’estrazione dell’ordine di partenza delle prove ufficiali del 2 giugno a seguito delle quali verrà definito l’ordine di parte della Giostra della Quintana de La Sfida del 15 giugno. Ecco, quindi, l’ordine di partenza col quale scenderanno in pista i rioni: La Mora, Contrastanga, Badia, Giotti, Morlupo, Pugilli, Cassero, Ammanniti, Croce Bianca, Spada.

La Quintana è tratta dalla rievocazione storica della Giostra del 10 febbraio 1613 disputata in occasione del Carnevale per risolvere il dubbio su “quale cosa sia di maggior contento a cavalier d’honore: mantenere la grazia del principe o il continuato favore di bellissima et gentilissima dama”.

Le origini della Giostra e il ricorso alle armi gentili

Per sciogliere questo dubbio si dovette ricorrere alle armi gentili e così cinque rampolli di altrettante famiglie nobili della città si sfidarono in Piazza Grande.

La gara al Campo è esaltante e scatena l’entusiasmo di migliaia di spettatori. È il momento della sfida tra i cavalieri dei 10 rioni, in cui è divisa Foligno, che si contendono il Palio. La Giostra della Quintana, senza tema di smentita, è la gara più avvincente e difficile svolta in Italia e per questol’hanno definita l’Olimpiade dei Giochi di Antico Regime.

Il binomio cavallo-cavaliere deve percorrere l’insidioso tracciato ad otto di 754 metri, delimitato dalle bandierine. All’intersezione delle due diagonali si trova la statua che rappresenta il Dio Marte con il braccio destro disteso. Sul gancio, sotto al pugno serrato, vengono appesi gli anelli da infilare. Tre sono le tornate con gli anelli che progressivamente rimpiccoliscono. Quelli della prima tornata sono di 8 centimetri, 6 per quelli della seconda e addirittura 5 per la terza. Vince il cavaliere che termina il percorso senza penalità e nel minor tempo possibile.

Ma la Quintana non è solo gara. La sera prima della Giostra per le strade del centro cittadino si snoda il Corteo con 800 personaggi in abiti barocchi, fedeli ai dettami della moda e all’iconografia d’epoca. Nelle due settimane che precedono la Giostra, la città si anima con l’apertura delle 10 taverne rionali dove si possono gustare i piatti tipici della gastronomia secentesca.