Perugia torna a far parlare di sé grazie al Superenalotto, confermando la regione come una delle più fortunate d’Italia. Negli ultimi anni, l’Umbria si è distinta per una serie di vincite significative che hanno premiato sia giocatori occasionali sia affezionati ai giochi d’azzardo. Dai Gratta e Vinci al Superenalotto, i punti vendita umbri sembrano spesso essere toccati dalla fortuna, tanto da alimentare storie di successi che si intrecciano con le speranze dei giocatori.
Vincita al Superenalotto: la dea bendata premia Perugia
La protagonista dell’ultima estrazione è Perugia, dove un fortunato giocatore ha centrato un “5” da 42.688,40 euro. La giocata vincente è stata effettuata presso la Tabaccheria Ghigo, situata in Strada Tiberina Sud 13A. Il fortunato ha saputo intercettare parte della combinazione vincente estratta nell’ultimo concorso, regalando a sé stesso una somma che, pur non essendo paragonabile ai jackpot milionari, rappresenta comunque un colpo di fortuna degno di nota.
Parlando di jackpot, l’ultima vincita record al Superenalotto si è registrata lo scorso 15 ottobre a Riva del Garda, in provincia di Trento. Qui un anonimo giocatore ha sbancato con un “6” straordinario, portandosi a casa la bellezza di 89,2 milioni di euro. Un bottino da sogno che ha scosso l’intera nazione.
Tornando all’Umbria, questa estate è stata particolarmente generosa per i giocatori della regione. A Gubbio, presso il Bar Del Ceraiolo in Via Leonardo Da Vinci 8, un altro “5” ha fruttato ben 61.961,13 euro. La combinazione vincente di quella giocata è stata 34, 42, 69, 76, 81, 85 con i numeri Jolly 36 e SuperStar 49.
Anche Perugia ha avuto il suo momento d’oro a luglio, quando un altro “5” da 56.000 euro è stato centrato presso la Tabaccheria 179 di Giappichini Mirko in Via Giuliano Borgioni, 4B. Con questa nuova vincita, l’Umbria si conferma una vera e propria terra della fortuna, attirando scommettitori da tutta Italia.
La prossima estrazione, prevista per giovedì 28 novembre, mette in palio un jackpot di 37,2 milioni di euro. Non resta che sperare che la dea bendata continui a prediligere l’Umbria.
Storia, regole e meccanismo del gioco più amato dagli italiani
Il Superenalotto, nato ufficialmente il 3 dicembre 1997, è uno dei giochi a premi più iconici in Italia. Ideato da Sisal, ha progressivamente conquistato milioni di appassionati, attratti dalla possibilità di vincere jackpot multimilionari con una semplice schedina.
L’idea di base è semplice ma avvincente: i partecipanti devono scegliere sei numeri compresi tra 1 e 90. Durante ogni estrazione, viene selezionata una combinazione vincente di sei numeri, a cui si aggiungono il numero Jolly e il SuperStar, che incrementano ulteriormente le possibilità di vincita o aumentano il valore dei premi.
Le estrazioni si tengono tre volte a settimana – il martedì, il giovedì e il sabato – e ogni settimana si rinnova la speranza per milioni di giocatori. Il jackpot, che si accumula quando nessuno centra il fatidico “6”, è il vero obiettivo, spesso capace di raggiungere cifre da capogiro. Tra i record storici, spicca la vincita di 209 milioni di euro registrata a Lodi il 13 agosto 2019, il premio più alto mai assegnato nella storia del gioco.
Il successo del Superenalotto risiede anche nella sua accessibilità: con pochi euro è possibile tentare la sorte, sia presso i punti vendita fisici sia online. Questo aspetto ha permesso al gioco di resistere alla prova del tempo, rimanendo tra i preferiti degli italiani.
E’ importante ricordare che il Superenalotto è anche un gioco d’azzardo, e come tale deve essere affrontato con consapevolezza. La fortuna non garantisce certezze, ma il fascino del sogno di una vita trasformata in un istante continua a rendere ogni estrazione un evento imperdibile per milioni di persone.
Con un jackpot in costante crescita e l’entusiasmo che non accenna a diminuire, l’Umbria guarda con ottimismo alle prossime estrazioni, sognando nuovi colpi di fortuna. E chissà che il prossimo “6” milionario non decida ancora una volta di fare tappa in questa regione, consacrandola definitivamente come la culla della fortuna italiana.