Per il consigliere regionale, nonché capogruppo del Partito democratico a Palazzo Cesaroni, Simona Meloni, il Governo nazionale si sarebbe dimenticato anche del territorio di Spina di Marsciano, frazione periferica del Comune di Perugia, nel provvedimento di allargamento del Superbonus 110% riguardo alle zone colpite dal sisma in Umbria.

Superbonus, l’attacco da Meloni a Meloni

“Governo sbadato e pasticcione sulla questione terremoto e Superbonus” è quanto dichiara il capogruppo del Partito democratico all’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Simona Meloni. “Dopo aver tagliato il Bonus 110 per cento anche per le zone colpite dal sisma del 2016, per poi tornare indietro, certifica la dimenticanza per gli altri terremoti, il cui processo di ricostruzione non è ancora concluso. In primo luogo per quello di Perugia e Umbertide dello scorso anno, ma anche per quello di Spina di Marsciano di dicembre 2009”.

“È fuori discussione che il Superbonus – spiega Simona Meloni – sarebbe stato utile per una più celere conclusione delle procedure di ricostruzione. Il taglio netto, con tanto di errori grossolani, del provvedimento certifica la furia ideologica del Governo nazionale, che non studia e non valuta gli esiti sui territori di quello che viene deciso nel chiuso delle loro stanze”.

Il capogruppo del Partito democratico del Consiglio regionale dell’Umbria ricorda, a tal proposito, che “Solo qualche mese fa la sindaca di Marsciano parlava di 16 milioni di euro ancora necessari per recuperare i danni che il terremoto ha inflitto al patrimonio, tra prime e seconde case e attività produttive”. 

“Il terremoto di Spina – puntualizza, ancora, il consigliere Meloni – si aggiunge all’incertezza per la ricostruzione della Valnerina e del cratere del 2016. La prosecuzione assicurata dopo le proteste è valsa 46 milioni in Umbria per il 2024 e circa 110 nel prossimo quadriennio. Una cifra largamente insufficiente rispetto alla necessità. Senza dimenticare che un simile taglio, per le imprese e gli addetti ai lavori, potrebbe provocare una perdita di oltre duemila posti di lavoro”.

Anche il M5S Umbria contro il Governo Meloni

Ad avanzare una polemica al Governo di Giorgia Meloni è anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Umbria, Thomas De Luca: “Il governo Meloni, con un colpo di coda notturno, ha distrutto definitivamente la possibilità per la maggior parte dei cittadini di accedere a tutti i bonus edilizi. Un dramma doppio per la nostra regione considerando che tale provvedimento potrebbe riguardare anche le aree terremotate, qualora le parole del ministro Giorgetti venissero confermate“.

“Bloccando il meccanismo – dice De Luca – della cessione del credito e dello sconto in fattura, gli unici a poter ristrutturare la propria abitazione a spese dello Stato saranno i ricchi e coloro che possono recuperare dalle tasse i propri investimenti”. Il capogruppo pentastellato del Consiglio regionale dell’Umbria ci tiene a precisare che questo provvedimento “riguarderà anche le onlus che si erano impegnate in interventi di recupero strutturale per progetti dedicati a minori, anziani, persone con disabilità e fasce deboli“.

Colpisce che tale mannaia si sia abbattuta su cittadini e imprese sulla base di dati puramente inventati – aggiunge Thomas De Luca – lasciando intravedere il collasso dei conti pubblici quando invece nei tre anni di massima produzione degli effetti del Superbonus, 2021-2023, il debito pubblico in rapporto al PIL è sceso di oltre 17 punti e il PIL è cresciuto del 12%. Anche i dati sul record sull’occupazione che ama tanto sbandierare Giorgia Meloni derivano in gran parte dal Superbonus oltreché dalla spinta del Pnrr”.

De Luca (M5S) sul Superbonus: “Una boccata d’ossigeno per l’edilizia umbra”

“In Umbria l’impatto del Superbonus sul settore edilizio è stato un fattore di crescita importantissimo – sottolinea, inoltre, il capogruppo dei 5 Stelle umbri, Thomas De Luca – E’ notizia non secondaria che in questa fase, anche grazie all’interesse di alcuni fondi di investimento, è possibile recuperare con il Superbonus gli immobili con scheda AEDES dichiarati inagibili oltre a quelli dell’area del cratere. Possibilità che avrebbe intercettato interventi per centinaia di milioni di euro, consentendo di recuperare interi borghi. Una vera boccata di ossigeno per la filiera edilizia regionale“.

“Come M5S – conclude De Luca – faremo tutto il possibile per difendere una misura il cui valore è stato riconosciuto anche da testate internazionali, non ultimo il Financial Times. Dispiace per tutti quegli imprenditori e cittadini che avevano creduto alla promessa fatta da Giorgia Meloni in campagna elettorale di difendere il Superbonus. Ci auguriamo solo che qualcuno non pensi di risolvere i problemi dei conti pubblici passando dallo sconto in fattura allo sconto senza fattura”.