Grande attesa per l’edizione 2024 di Suoni Controvento, la kermesse musicale che anima la regione Umbria da giugno a settembre. Il già ricchissimo cartellone che prevede, tra gli altri, Daniele Silvestri in concerto a Gualdo Tadino l’11 agosto, amplia la sua proposta con altri tre appuntamenti d’eccezione: Tullio De Piscopo, Alessandro “Asso” Stefana e Ginevra Di Marco insieme al poeta Franco Arminio.
La musica popolare di Ginevra Di Marco e la poesia di Franco Arminio a Suoni Controvento 2024
Il prossimo 10 luglio, all’interno dell’edizione 2024 del festival estivo di arti performative Suoni Controvento, Ginevra Di Marco e Franco Arminio saranno i protagonisti di una serata unica e suggestiva che fonde musica e poesia. Con il titolo “È stato un tempo il mondo”, ispirato ad una canzone dei CSI, l’evento promette di offrire un’esperienza coinvolgente e riflessiva sul passato e il presente attraverso canzoni popolari, folk ma anche poesie e momenti di festa.
Ginevra Di Marco è una delle interpreti più raffinate del panorama italiano, che ha arricchito il suo percorso artistico attraverso incontri, suoni e memorie. La sua musica spazia tra lingue diverse e abbraccia temi sociali e civili e in questa occasione si unirà alle poesie di Franco Arminio per creare uno spettacolo avvincente che esplora le profondità dell’animo umano. Franco Arminio, nato e cresciuto a Bisaccia, in Irpinia, ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale italiano con le sue opere letterarie e le sue iniziative contro lo spopolamento delle aree interne del paese. Il suo contributo alla cultura popolare e alla difesa dei territori abbandonati trova eco nelle sue poesie, che si intrecceranno con la musica di Ginevra Di Marco in questa straordinaria performance.
L’esibizione di Alessandro “Asso” Stefana a Scheggia e Pascelupo
Il 21 luglio alle 19, presso l’Abbazia di Sant’Emiliano a Congiuntoli di Scheggia e Pascelupo, si terrà un evento straordinario per Suoni Controvento: la presentazione del nuovo album da solista di Alessandro “Asso” Stefana. Questo disco rappresenta non solo un momento importante nella carriera di Stefana, ma anche un’opportunità per il pubblico di immergersi nelle profondità della sua musica e nella sua visione artistica. L’album rappresenta un vero e proprio punto di incontro tra il rurale e l’etereo, tra la concretezza della terra e la trascendenza del cielo. È un viaggio che porta l’ascoltatore in un luogo sospeso tra tempo e spazio, invitandolo a esplorare le emozioni e le sensazioni evocate dalle note e dalle parole.
Stefana condividerà con il pubblico il lungo percorso che ha portato alla creazione di questo album. Non si tratta solo del tempo trascorso nel processo creativo, ma soprattutto gli anni di dedizione e di un costante affinamento delle sue capacità musicali. L’influenza cruciale di PJ Harvey che ha giocato un ruolo fondamentale in questo processo: è grazie alla cantautrice infatti che Stefana ha esplorato nuove direzioni e scavato a fondo nella sua arte.
Il disco è stato trattato con estrema cura e rispetto da parte di Stefana, quasi come un tesoro da proteggere. Questo atteggiamento riflette la sua percezione dell’album come qualcosa di autentico e vulnerabile, un lavoro nel quale si è nascosto per permettere alle sue abilità musicali di fondersi con una visione d’insieme più ampia. Una delle parti più emozionanti dell’album è l’inclusione della voce di Roscoe Holcomb, proveniente dagli archivi di Smithsonian Folkways. Stefana rivela come il processo di integrazione di questa voce abbia trasformato le sue composizioni e creato un nuovo mondo sonoro. Un’aggiunta così potente e commovente che innalza il livello di profondità e significato all’intero lavoro.
Tullio De Piscopo in concerto l’8 settembre a Montefalco
Per Suoni Controvento l’8 settembre, ai Vigneti Arnaldo Caprai di Montefalco, Tullio De Piscopo porterà in scena uno spettacolo imperdibile per celebrare i 40 anni dalla pubblicazione di “Stop Bajon”, un brano che ha segnato un’epoca nella musica italiana e internazionale. Registrato nel 1984 negli studi Bagaria di Pino Daniele a Formia, “Stop Bajon” ha visto la collaborazione di un mix straordinario di talenti musicali. Tra questi spiccano il grande jazzista Don Cherry al “Pocket Trumpet”, la voce e le percussioni dello stesso Tullio De Piscopo insieme alla ritmica possente di Pino Daniele alla chitarra. Questa composizione, con le sue ritmiche innovative, è stata un precursore dei tempi, anticipando persino il rap napoletano.
Negli anni successivi alla sua pubblicazione “Stop Bajon” ha conquistato il mondo della musica, raggiungendo la vetta delle classifiche in Inghilterra e in tutta Europa. È diventato un inno dell’Italo Disco, mantenendo sempre un’alta attenzione di pubblico e venendo utilizzato da numerosi DJ di fama internazionale. Ma Tullio De Piscopo è molto più di un singolo successo. Sin da giovane ha coltivato il suo talento con determinazione, diventando una figura di spicco nella scena musicale italiana e internazionale.
La sua influenza sulla musica va oltre i confini nazionali, arrivando fino in America e in Africa. È diventato interprete del sound mediterraneo, trasferendo con passione e amore la musica del suo grande amico e blues brother Pino Daniele. Ma ha condiviso il palco e registrato anche con leggende della musica come John Lewis, Wayne Shorter, Quincy Jones e molti altri, contribuendo a definire il panorama musicale internazionale.