In queste ore tanti Comuni in tutta Italia e in Umbria hanno esposto lenzuoli bianchi alle finestre. L'iniziativa si chiama '50.000 sudari per Gaza' ed è nata per rappresentare e ricordare simbolicamente le 50mila vittime cadute nella sola striscia di Gaza dall'inizio del conflitto in Medio oriente.
Un gesto che chiede la pace a gran forza e al quale oggi, lunedì 26 maggio, diversi amministratori fra cui la presidente della Regione, Stefania Proietti, hanno aderito anche con lo sciopero della fame.
Lo sciopero della fame per Gaza è partito su proposta degli amministratori locali della Rete di Trieste e dal Movimento europeo di azione non violenta. Durerà una settimana e prevede inoltre l'occupazione simbolica e pacifica delle aule consiliari.
Nella nostra regione, tra i primi amministratori ad aderire, la presidente dell'Assemblea legislativa umbra, Sarah Bistocchi, l'assessore regionale alla pace, Fabio Barcaioli, alcuni consiglieri regionali e la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi.
Nel pomeriggio di ieri anche la governatrice Proietti ha annunciato che per "almeno una settimana ed anche ad oltranza se si renderà necessario" farà lo sciopero della fame. "Non si può più rimanere indifferenti a ciò che sta accadendo a Gaza e alle immani sofferenze del popolo palestinese" ha sottolineato con l'Ansa regionale.
La presidente ha ribadito la necessità di una mobilitazione che condanni fermanente quanto sta accadendo in Medio Oriente. "Non ci sono più parole adatte per condannare l'uccisione e la morte di civili inermi e bambini innocenti, occorrono gesti nuovi, pietre d'inciampo, schiaffi alla coscienza, e per prima cosa occorre farsi prossimi a chi soffre".
Proietti ha parlato dello strazio che sta subendo la popolazione palestinese. "Le immagini dei bimbi stremati che lottano per avere un minimo di cibo, quando non muoiono carbonizzati o sotto le macerie, quando riescono a sopravvivere alle bombe e alle uccisioni e alla sofferenza di perdere tutto compresa la vita dei loro cari o la propria, non possono più passare di fronte ai nostri occhi lasciandoci indifferenti. Nell'impossibilità di correre lì a Gaza ad aiutarli, ci facciamo prossimi condividendo con loro la privazione del cibo. Nella speranza che quei bimbi sappiano che qualcuno non si è dimenticato di loro al mondo".
Con Proietti in queste ore si stanno unendo numerosi sindaci e amministratori da altre città umbre. "E nella speranza - ha concluso Proietti - che i governi, a partire dal nostro, condannino finalmente e fermino questo omicidio di massa, questa strage di innocenti, frutto di una guerra insensata".
L'assessore Barcaioli ha annunciato che a giugno a Perugia arriveranno cinque sindaci della Palestina mentre la sindaca Ferdinandi ha già dato la sua piena disponibilità ad ospitare anche la manifestazione nazionale per Gaza che da ogni parte, di fronte agli orrori del conflitto isaelo-palestine, viene invocata per lanciare un segnale da parte delle istituzioni e dei cittadini.
Il capoluogo umbro, va ricordato, è stato con Ferdinandi tra le prime città in Italia ad aver istituito una delega speciale alla Pace, un esempio seguito anche dalla Regione con Proietti e, più recentemente, da Spoleto con il sindaco Andrea Sisti.
"Come sindaca della città di Perugia, città che da decenni è impegnata sui temi della pace, dell'accoglienza e della cooperazione, sento il dovere di mettere a disposizione questo straordinario patrimonio civile: Perugia ci sarà e può ospitare il corteo se sarà considerato da tutti utile e fruttuoso. Serve l'impegno di ognuno e ognuna - ha dichiarato Ferdinandi - perché ogni ora che passa altri bambini, altri uomini e donne, perdono la vita. Tacciano le armi: il nostro grido di senta forte e unito oltre ogni confine".