Sono stati gli studenti ternani i veri protagonisti di “Storie, passione, lavoro“, l’incontro organizzato dall’assessore alla scuola del Comune di Terni, Viviana Altamura, sul lavoro artigiano. A gremire il salone dei convegni della BCT diverse classi degli istituti tecnici e professionali di Terni. Che sono stati coinvolti proprio dall’assessorato all’istruzione alla formazione perché più direttamente interessati a un futuro impegno nelle imprese manifatturiere e dei servizi del territorio.
Per loro, è stato coinvolto dal Comune un vero e proprio parterre de roi del mondo artigiano ternano. A cominciare dal professor Antonio Fresa, autore del libro “Le opere, i giorni. Storie quotidiane di passione“. Per proseguire con Mauro Franceschini, presidente della Confartigianato Imprese di Terni, che ha presentato il libro “Storie di valore artigiano“, realizzato con il giornalista Giuseppe Magroni.
A moderare l’evento la giornalista Maria Luce Schillaci, che ha fatto da padrona di casa e da guida attraverso i racconti e le testimonianze provenienti dal mondo degli artigiani.
Studenti ternani avvicinati al mondo del lavoro e della produzione dall’assessore Altamura
“Abbiamo fatto la scelta di rivolgerci alle classi quinte degli istituti tecnici e professionali, perché sono quelle più prossime al mondo del lavoro. Alcuni di loro – spiega Viviana Altamura, assessore alla scuola – faranno la scelta di proseguire gli studi. Ma coloro che vorranno entrare nel mondo del lavoro dopo la maturità avranno bisogno di un bagaglio più completo di informazioni. Oggi abbiamo cercato di fornire loro questa cassetta degli attrezzi: si tratta degli strumenti utili per capire i valori della realtà produttiva artigiana. Le storie raccontate nei due libri, infatti, disegnano un mondo fatto di passione e impegno. Di capacità creativa e di tensione verso la realizzazione di servizi utili a livello anche sociale. Saranno proprio queste imprese il primo contatto dei giovani col mondo del lavoro e della produzione. Ed è importante realizzare il portato e la storie che ci sono dietro una bottega artigiana, una piccola azienda, o un’impresa di dimensione locale“.
Al tavolo dei relatori anche l’assessore al commercio Stefania Renzi. Che ha sottolineato come la produzione artigiana abbia una ricaduta importante sul versante della vendita e commercializzazione di beni e servizi. “Spesso gli artigiani sono sia produttori, sia venditori – afferma -. Basti pensare alle produzioni tipiche nell’agroalimentare, oppure ai mestieri più antichi e oggi ricercati: falegnami, pittori, operatori della moda. E ancora gestori di pubblici esercizi o impiantisti e PMI manifatturiere. Le loro sono storie di tenacia che hanno aiutato, con i loro servizi e operando nell’indotto, a fare grande anche l’industria“.
I libri presentati hanno aperto uno squarcio sul mondo eroico del lavoro artigiano
“Nella nostra epoca, per tanti e complessi motivi, abbiamo assistito ad una sorta di svalutazione del lavoro manuale“, ha detto Antonio Fresa. L’autore di “Le opere, i giorni. Storie quotidiane di passione” ha ricordato come, invece, sia arrivato il momento di rivalutare la particolarità di prodotti non seriali e ripetitivi. “La chiave dei miei racconti – ha sottolineato – è quella dell’esperienza diretta e della relazione con gli altri esseri umani. Atmosfere, impressioni in una serie di spazi urbani in cui prende vita l’incontro, lo scambio e il rapporto. Intorno ad attività che assumono un valore centrale per definire le esistenze di chi si immerge nella propria attività lavorativa“.
Mauro Franceschini, che ha presentato “Storie di valore artigiano” di Giuseppe Magroni, ha evidenziato come nel libro si parli “di imprese, delle nostre imprese. Un orgoglio rappresentarle. C’è la contaminazione della nostra passione e del saper fare: un grande lavoro da parte di chi le ha scritte. C’è l’identità più profonda ed autentica di un territorio scandagliata attraverso le biografie di venti artigiani. Un viaggio condotto spesso sul filo della memoria che ci consente di entrare dentro botteghe, negozi e laboratori in cui si respirano passioni. Spesso tramandate da padre in figlio. Ma anche i profumi di un mondo fatto di tenacia, creatività, dedizione, fantasia, intuizioni illuminanti e tanta perseveranza. Un grande omaggio alla provincia di Terni che lavora e produce. Ma anche un modo per conoscere da vicino una realtà di uomini e donne che rappresenta una pietra miliare nella vita sociale, economica e culturale di questa terra“.