La commemorazione della strage di Bologna del 2 agosto 1980, una delle pagine più dolorose della storia italiana, ha fatto nascere una polemica spinosa. La discussione si è innestata tra Simona Meloni, capogruppo del Partito Democratico in Assemblea legislativa, ed Eleonora Pace, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Al centro del dibattito, l’assenza del gonfalone della Regione Umbria alla cerimonia in ricordo della strage di Bologna. Un simbolo ritenuto da Meloni fondamentale per mostrare rispetto e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie.

Non tarda ad arrivare la risposta di Eleonora Pace che precisa che le motivazioni alla base della mancata esposizione dello stemma regionale sono esclusivamente di natura burocratica e non politica.

Il contesto della polemica sull’assenza del gonfalone dell’Umbria alla commemorazione della strage di Bologna

Nella giornata di ieri, la capogruppo PD in Assemblea Legislativa Simona Meloni ha espresso pubblicamente la sua delusione per l’assenza del gonfalone dell’Umbria alla cerimonia per la strage di Bologna. “Questa mancanza di rispetto nei confronti di una ferita ancora aperta nella memoria collettiva del nostro Paese non può passare inosservata“, ha dichiarato. Per Meloni si tratta quindi di un chiaro segnale di disinteresse e mancanza di rispetto verso le vittime della strage e le loro famiglie.

La strage di Bologna rappresenta una delle pagine più buie della nostra storia recente“, ricorda Meloni. “Un momento in cui la violenza e il terrore hanno colpito innocenti, portando dolore e sofferenza in tutta Italia. È fondamentale che le Istituzioni, in particolare quelle regionali, si facciano portavoce della memoria e della lotta contro l’odio e la violenza“. Con queste parole Meloni ha sottolineato l’importanza di onorare la memoria delle vittime con azioni concrete e simboliche. Chiedendo chiarimenti sulle ragioni dell’assenza e auspicando che simili episodi non si ripetano in futuro.

In una nota la capogruppo PD rimarca: “È inaccettabile che un evento di tale importanza venga trascurato da chi ha il dovere di rappresentare e difendere la memoria storica della nostra comunità“. Concludendo infine con una richiesta, ovvero “che si lavori affinché simili episodi non si ripetano in futuro“. Poiché “la memoria è un patrimonio da custodire e da proteggere e la Regione Umbria ha il compito di essere sempre in prima linea nel ricordare e onorare le vittime di tutte le stragi“.

La replica di Eleonora Pace: “Questione puramente burocratica”

Di fronte alle critiche mosse da Simona Meloni, Eleonora Pace risponde oggi fornendo una spiegazione dettagliata delle ragioni che hanno portato all’assenza del gonfalone. La presidente dell’Assemblea legislativa ha chiarito, infatti, che la normativa vigente, stabilita con la delibera dell’Ufficio di presidenza n. 422/2014, non prevede l’obbligo di esposizione del gonfalone durante la commemorazione della strage di Bologna. Pace ha spiegato che, al di fuori delle ricorrenze specificate dalla normativa, è necessaria la presentazione di un’istanza ufficiale per richiedere la presenza del gonfalone.

Al di fuori delle ricorrenze indicate nell’articolo 4 della suddetta normativa”, spiega, “la presenza del gonfalone è subordinata alla presentazione di un’istanza“. Istanza che quest’anno, diversamente dai precedenti, “non è mai pervenuta all’Assemblea legislativa né alla Giunta regionale. Motivo per il quale le strutture amministrative competenti non avrebbero potuto autorizzare neanche le spese di missione per il personale addetto ad accompagnare il Gonfalone“.

Eleonora Pace ha voluto sottolineare che le ragioni dell’assenza del gonfalone sono esclusivamente burocratiche e non politiche. “Dispiace ancora di più che il consigliere Meloni, che negli anni ha sempre dimostrato grande serietà e correttezza nell’approccio istituzionale, sia caduta anche lei nel tentativo di strumentalizzare questa vicenda legata esclusivamente a procedimenti burocratici e non a volontà politiche“. La presidente ha inoltre aggiunto che Meloni era già stata informata dell’anomalia tramite il vicepresidente Michele Bettarelli, il quale ha seguito con gli uffici tutto l’iter autorizzativo.

L’importanza della memoria al di là delle scaramucce politiche

Nel corso della sua replica, Pace ha ribadito l’importanza di rispettare e onorare la memoria delle vittime delle stragi. Ma ha anche evidenziato la necessità di seguire le procedure burocratiche stabilite. La presidente ha anche auspicato che in futuro tali commemorazioni possano svolgersi senza intoppi e senza polemiche, ricordando però che le istituzioni regionali devono sempre operare nel rispetto delle normative vigenti.

Ciò che conta è che il ricordo non svanisca. Specialmente per quanto riguarda quelle ferite ancora aperte nella popolazione come la strage di Bologna che ha portato via a Terni uno dei suoi cittadini più amati e apprezzati: Sergio Secci. Al di là delle polemiche e delle scaramucce politiche, quindi, si dovrebbe porre l’attenzione sull’importanza della memoria e delle commemorazioni. Trovando il modo, se possibile, di assottigliare le questioni burocratiche per rendere più partecipativa tutta la Regione Umbria.

La polemica tra Meloni e Pace evidenzia infatti come la gestione dei simboli e delle cerimonie commemorative possa diventare terreno di scontro politico. Ma anche come sia fondamentale per le istituzioni dimostrare unità e coesione nel ricordo delle tragedie che hanno segnato la storia del nostro Paese. La speranza è che in futuro si possano evitare polemiche simili, lavorando insieme per mantenere viva la memoria e promuovere i valori di democrazia, giustizia e pace.