06 May, 2025 - 21:19

Umbria, stop ai motori sui sentieri: approvata la nuova legge regionale

Umbria, stop ai motori sui sentieri: approvata la nuova legge regionale

Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato un disegno di legge che ripristina il divieto generale di transito dei mezzi a motore sui sentieri e mulattiere. L’iniziativa, voluta dalla giunta guidata da Simona Meloni, interviene dopo la liberalizzazione parziale introdotta nel bilancio regionale del 2024, giudicata dalla stessa Meloni "un errore normativo" da correggere. 

La legge ripristina di fatto la regola precedente, rimettendo ordine sul territorio montano umbro. L’assessora alle Politiche agricole e al Turismo Simona Meloni ha accolto il provvedimento con "grande soddisfazione", definendolo "una norma di civiltà" che riafferma come "le nostre montagne non sono piste, sono patrimonio".

Cosa prevede il disegno di legge: divieti e deroghe

Il nuovo provvedimento modifica il Testo unico regionale per le foreste (l.r. 28/2001) e stabilisce il divieto di circolazione motorizzata sui sentieri dell’Umbria, salvo casi di comprovata pubblica utilità. In particolare, la legge prevede un aggiornamento annuale, a cura dell’Agenzia Forestale Regionale (Afor), delle aree e dei percorsi in cui sono autorizzati eventi, manifestazioni o gare con veicoli a motore. Viene inoltre introdotta la possibilità – previo intesa con i Comuni interessati e con i proprietari dei fondi – di autorizzare percorsi temporanei dedicati ad attività ludiche e sportive con mezzi motorizzati.

I tracciati individuati devono essere chiaramente segnalati in loco con appositi avvisi di pericolo, garantendo così la sicurezza di escursionisti e ciclisti. 

Il disegno di legge reintroduce il divieto generale per i motori sui sentieri umbri, prevedendo contemporaneamente regole chiare per gestire in modo equilibrato le occasioni di uso sportivo o ludico.

Turismo lento e tutela ambientale al centro della norma

La Regione Umbria motiva il provvedimento con ragioni di tutela ambientale e di rilancio del “turismo lento”. Meloni ha sottolineato che la modifica "restituisce coerenza alla nostra visione di sviluppo sostenibile e di promozione del turismo lento".

Secondo la giunta, la nuova norma contrasta una disposizione precedente che consentiva ai mezzi a motore di circolare in montagna senza vincoli espliciti. Come evidenziato dalla presidente della II Commissione consiliare (Letizia Michelini), la normativa antecedente era "non coerente con il contesto paesaggistico e naturalistico dell’Umbria" e in contrasto con le direttive europee per la conservazione della biodiversità. Anche il Ministero dell’Ambiente aveva segnalato, lo scorso novembre, la necessità di intervenire sulla normativa regionale. 

Del resto, prima dell’approvazione molti amministratori locali e ambientalisti avevano protestato contro il precedente emendamento: Meloni stessa ha ricordato che avevano sollevato la "protesta di 23 sindaci" e l’indignazione di numerose associazioni escursionistiche e ambientaliste. La nuova legge, perciò, viene presentata come risposta alle esigenze dei territori montani, difendendo il paesaggio, la biodiversità e il patrimonio culturale dell’Umbria.

Sentieri e motori: le reazioni di associazioni e istituzioni

L’iter legislativo ha suscitato commenti positivi soprattutto da parte dei sostenitori del provvedimento. L’associazione AVS – Ambientalisti Volontari per la Sostenibilità ha ringraziato la giunta regionale per la "celerità" con cui ha affrontato quella che aveva definito una contraddizione normativa, arrivando a parlare di un "pasticcio" ormai risolto rapidamente. Fabrizio Ricci (AVS) ha sottolineato la "rivolta" di centinaia di cittadini, associazioni ambientaliste e appassionati della montagna che aveva sollecitato l’intervento legislativo.

Anche il consigliere regionale Thomas De Luca (vicepresidente della Giunta) ha espresso soddisfazione. De Luca ha ricordato che la legge ripristina la situazione precedente, garantendo "la tutela ambientale dei nostri pascoli [e] dei nostri sentieri, che sono un asset imprescindibile […] per l’identità culturale, il paesaggio, la promozione turistica e lo sviluppo economico".

Ha poi evidenziato che il provvedimento conferma gli impegni assunti dall’amministrazione regionale verso le comunità locali e le associazioni, e prevede che i Comuni possano individuare aree attrezzate per attività motoristiche all’interno di percorsi autorizzati, compatibilmente con le norme europee sulla tutela ambientale. 

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Francesca Secci
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